Tram in città e Santa Trinita in senso unico
Per l'ospedale invece è stato ribadito il concetto di riqualificare quello di viale Alfieri
di letizia
Pensare al ponte di Santa Trinita attraversato solo a senso unico, in direzione nord, con una rotatoria per chi viene da via della Cinta Esterna che consenta di far tornare indietro i mezzi da piazza del Luogo Pio e convogliando così parte del traffico che oggi quel tratto di strada subisce sull’Aurelia? Non solo: una tramvia su gomma a tre linee in altrettanti quartieri? Fantaviabilità? Vedremo.
Sono alcune delle idee presentate l’8 ottobre durante la quarta commissione consiliare (Assetto del territorio) da Antonio Pratelli, docente di ingegneria dei trasporti all’Università di Pisa e consulente di Augusto Cagnardi per la revisione del piano strutturale. “Non sarebbe possibile, infatti, chiudere in alcun modo il ponte, tuttavia se uno degli obiettivi prefissati dal piano strutturale è il minore traffico sui viali a mare, bisognerebbe trasferire la circolazione sull’Aurelia, cercando di rafforzare quell’arteria, non aggiungendo corsie, ma aumentando la capacità, togliendo magari limitazioni oggi esistenti”.
L’assessore Alessandro Aurigi ha fatto presente che per il potenziamento dell’Aurelia, visto che l’infrastruttura non è diretta competenza dell’amministrazione, “sarà necessario avviare tavoli di confronto con altri enti”. Perplesso sui cambiamenti nel quartiere Venezia è il consigliere di maggioranza Edoardo Marchetti che ha ricordato a Cagnardi e al suo consulente l’intenzione dell’amministrazione di istituire in quell’area la zona a traffico limitato.
Tram su gomma – L’idea portata in commissione da Pratelli (attualmente infatti non esistono progetti definitivi ma siamo per tutto ciò che è stato discusso ieri alla fase delle idee) che riguarda il trasporto pubblico prevede la creazione di tre linee per il collegamento tra i vari quartieri cittadini. Il tram su gomma ha costi sensibilmente inferiori rispetto per esempio alla Tramvia fiorentina: tra i 5-6 milioni a chilometro, rispetto ai 20 del tram su rotaia.
Via Bat Yam- L’altra idea presentata dal professor Pratelli riguarda via Bat Yam. Livorno risente della mancanza di assi viari orizzontali che al momento sono viale Carducci, via Grande, viale Boccaccio, via Sauro. Via Bat Yam potrebbe quindi essere recuperata ed essere trasformata in asse portante: “È una via larga, che potrebbe sopportare il traffico di deviazione. I parcheggi potrebbero rimanere sui entrambi i lati – ha spiegato – tra via Bat Yam e via dei Pensieri, punto critico, spesso luogo di incidenti, inoltre, si potrebbe costruire una rotatoria”.
Un’ipotesi sarebbe poi arrivare fino a via Martin Luther King, sfruttando la rotatoria già esistente, e collegarsi alla Variante attraverso un sottopassaggio. Una scelta analoga potrebbe essere praticabile, secondo l’ingegnere, nella zona di via Mondolfi-via Sernesi, togliendo in questo caso parte del parcheggio, scegliendo di fare un’operazione simile a quella dei Tre Ponti, dove è stato fatto il posteggio interno. “Su via Bat Yam e su Santa Trinita inizieremo a breve degli approfondimenti – ha affermato l’assessore Gordiani – sulla base delle simulazioni e degli studi che sono stati portati avanti”.
Ospedale – “A seguito dell’incontro fatto a Firenze dove l’amministrazione ha fatto presente la volontà di ridiscutere l’Accordo di programma in tema di sanità – ha chiarito l’assessore Aurigi durante la commissione – negli scorsi giorni c’è stato il primo tavolo tecnico che servirà a valutare le soluzioni per il futuro. La nostra intenzione, lo diciamo ancora una volta, è quella di riqualificare l’attuale presidio esistente, non di costruirne un altro sul viale Alfieri. Ci dovranno essere però ulteriori passi da fare. Per quanto riguarda il progetto dovrà essere fatto dal Comune insieme all’Asl”. Molte erano state le critiche mosse dai consiglieri Martelli (Pd), Valiani (gruppo misto), Cannito (Città diversa), Bruciati (Buongiorno Livorno), Amato (Forza Italia) rispetto soprattutto al ritardo nella presentazione del piano di ristrutturazione. Dal punto di vista del piano strutturale la proposta dell’architetto Cagnardi riguarda l’intera valorizzazione della zona dell’ospedale, non limitandosi solo al presidio di viale Alfieri ma guardando anche verso il Parterre, l’ex Pirelli e soprattutto il Cisternone.
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