Urta il cartello con l’ambulanza, multato

Dipendente alla Misericordia di Livorno urta, facendo retromarcia con l'ambulanza durante un servizio, un cartello in via d'Alesio. Sanzione di 100 euro e due punti in meno dalla patente

di Filippo Ciapini

Svolgere un servizio di fondamentale importanza per la città, essere il più rapido e tempestivo possibile e pagarne le conseguenze. Questa è la disavventura di Enio Rutolo, dipendente alla Misericordia di Livorno, che circa un mese fa ha urtato, facendo retromarcia con l’ambulanza, un cartello in via d’Alesio, facendolo cadere. “Era un codice rosso, la signora all’interno dell’ambulanza stava per morire e non ho avuto il tempo di tirarlo su, appena sono arrivato al pronto soccorso, però, ho chiamato la polizia municipale per riferire l’accaduto”. Sì, perchè il signor Rutolo, civilmente, invece di fare finta di niente, ha avvertito le forze dell’ordine che prontamente lo hanno invitato a recarsi in Questura per gli adempimenti di rito. Il verbale recita questa frase : “In data 18/10/15 alle ore 18,30 circa alla guida del veicolo non era in grado conservarne il controllo danneggiando la segnaletica stradale“, immediatamente la reazione di Enio che, oltre ad essere stato accusato di mancanza di controllo del mezzo , ha dovuto pagare una sanzione di 100 euro e si è visto decurtare due punti dalla patente: “L’ambulanza non ha neppure un graffio, inoltre informandomi meglio, mi è stato riferito che quel cartello era già instabile e che per tre volte era caduto e tirato su dai residenti della via. Non ho perso alcun controllo del mezzo”. La domanda è questa: dando per scontato che la legge è uguale per tutti, è giusto che coloro i quali svolgono un mestiere così delicato per la città e sono costretti a correre per salvare una vita vengano trattati come il cittadino “normale” che urta, magari per distrazione,lo stesso cartello? A voi le riflessioni..

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