Palestra diffidata, replica: “Mai svolto asilo”
La decisione è stata presa il 5 maggio a seguito del sopralluogo effettuato da Comune, Asl e Municipale. Lo Zen Club: "Attività immediatamente bloccata"
Il Comune di Livorno ha diffidato l’Associazione sportiva affiliata Csen “Zen Club A.S.D.” a proseguire – presso la propria sede in Livorno, Via Pera n.28 piano terra – l’attività con bambini di età inferiore ai 36 mesi per cui non ha l’autorizzazione. La diffida è stata emessa a seguito di sopralluogo di verifica effettuato, presso la sede dell’Associazione in questione (via Pera, 28 al piano terra), dai competenti uffici, del Settore Servizi Prima Infanzia insieme ad U.O.C. Igiene Sanità Pubblica e Nutrizione Az.Usl nord-ovest ed al Nucleo Antievasione della Polizia Municipale. In occasione del sopralluogo è stato verificato lo svolgimento di una attività nei fatti uguale a quella di Spazio Gioco (servizio per l’infanzia normato dalla legge regionale toscana) con presenza di bambini di età anche inferiore ai 36 mesi affidati (cioè senza genitori) a membri dell’Associazione.
“Il Comune – sottolinea la vice sindaco Stella Sorgente – è tenuto, ai sensi della citata Legge Regionale, a controllare, anche tramite sopralluoghi ispettivi, i servizi e le attività rivolte all’infanzia ed a far cessare quelli privi di autorizzazione al funzionamento. Mi preme far capire, soprattutto alle famiglie – sottolinea la vice Sindaco – che l’autorizzazione al funzionamento non è solo un atto burocratico, ma un atto del Comune che sancisce la verifica dell’adeguatezza, per salubrità degli ambienti e requisiti degli operatori, dei luoghi che accolgono i bambini più piccoli per i quali devono essere maggiori le tutele e le attenzioni”. “Poiché nella prima infanzia qualsiasi esperienza fuori dalla famiglia incide sul benessere e sullo sviluppo dei bambini, il Comune di Livorno – con il Regolamento approvato dal Consiglio Comunale nell’aprile scorso – ha deciso che ogni servizio ed attività rivolta ai bambini piccoli deve esser autorizzata al funzionamento qualunque ne sia la denominazione, l’ubicazione, l’organizzazione, la modalità gestionale e la natura giuridica del soggetto titolare e gestore”. “Quindi – conclude Stella Sorgente – anche le attività commerciali comunque denominate ed attrezzate per consentire ai bambini attività ludiche con carattere di temporaneità ed occasionalità, se accolgono bambini di età inferiore ai 36 mesi – senza o con la presenza dei genitori – devono essere autorizzate al funzionamento come servizi educativi, oltre – ovviamente – a garantire – per tutti i bambini accolti, anche di età superiore a 3 anni – la sicurezza, l’igiene e la presenza di personale addetto idoneo”.
La risposta del presidente dello Zen Club Barbara Barsotti – “Il baby parking Mondo Monello, settore della Asd Zen club, interrompe l’attività per i bambini sotto i 36 mesi (erano tre su sette iscritti). Ma teniamo a precisare che “Mondo Monello” non si è mai pubblicizzato come un asilo né un servizio educativo come ci viene contestato nella diffida del Comune. Il servizio di baby parking era riservato esclusivamente (come da Statuto) ai figli dei nostri soci che praticano attività sportiva. Sette soci-genitori (la maggior parte degli iscritti è troppo giovane per avere figli) hanno richiesto il servizio. E tre di questi hanno bambini sotto i tre anni (due li compiranno nei prossimi mesi). Per operare nella massima trasparenza ed onestà, come è nostra abitudine da ben 38 anni, prima di iniziare abbiamo in due diverse occasioni chiesto informazioni all’Urp del Comune: in entrambi i casi ci è stato risposto che il servizio di baby parking per il Comune di Livorno non esiste – cosa confermata da uno dei funzionari durante il sopralluogo – e che dunque occorreva attenersi a quanto previsto a livello nazionale. Ci siamo dunque attenuti alla legislazione della Regione Piemonte ed alle dichiarazioni del dirigente del Comune di Firenze, settore interesse per la semplificazione e le nuove tecnologie interpellato in merito. Dunque, alla definizione di baby parking in questi termini: “un servizio socio ricreativo per un periodo di tempo limitato, dove possono essere ospitati da 10 fino a 25 bambini dai 13 mesi ai 6 anni ”.
Ci siamo adeguati agli spazi ed alle altre indicazioni della normativa piemontese. Non avendo intenzione di svolgere alcun tipo di attività educativa non abbiamo pensato assolutamente a rivolgersi all’ufficio istruzione o altri analoghi. Gli stessi funzionari che hanno effettuato il sopralluogo hanno agito con correttezza in quanto, non potendo inquadrare il servizio di baby parking in maniera autonoma, lo hanno assimilato a quanto previsto nella recente delibera C. C. 105 del 14 aprile 2016 che sottopone ad autorizzazione “ogni servizio rivolto alla prima infanzia qualunque sia la denominazione, l’ubicazione, l’organizzazione, la modalità gestionale e la natura giuridica del soggetto titolare e/o gestore”. Comunque tutto questo non ci riguarda più perché l’attività – tra l’altro assolutamente risibile rispetto a quanto svolto all’interno dello Zen club – è stata immediatamente bloccata. Abbiamo scritto quanto sopra esclusivamente a tutela del buon nome di una società sportiva che da 38 anni porta livornesi sui podi di tutto il mondo”.
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