Sanità, scatta lo sciopero generale
Le associazioni sindacali Cub, SI-Cobas, Usi-Ati, con adesione di Sgb, hanno proclamato uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata di venerdì 18 marzo. L’azienda si scusa anticipatamente con i propri utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi sanitari sia territoriali che ospedalieri (esami, ambulatori ecc) e amministrativi (prenotazione esami, Libera Professione ecc) che si dovessero manifestare. Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della Sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili. A tal proposito ricordiamo che i “servizi minimi essenziali” comprendono:
– il Pronto Soccorso e servizi afferenti legati a problematiche non-differibili della salute dei cittadini ricoverati (turni dei reparti) e non. Di conseguenza anche il personale tecnico per la preparazione dei pasti e degli altri servizi di base;
– servizi di assistenza domiciliare;
– attività di prevenzione urgente (alimenti, bevande, etc..);
– vigilanza veterinaria;
– attività di protezione civile;
– attività connesse funzionalità centrali termoidrauliche e impianti tecnologici;
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