Call center, ore decisive. Speranza per 70
Il presidente Rossi: "Stiamo lavorando per riaprire la struttura di Guasticce perché siamo contrari ad una sua dismissione totale. Siamo alla ricerca di una società disponibile a rilevare l'attività"
Serviranno ancora due giorni lavorativi per cercare di trovare una soluzione positiva capace di dare un futuro alla People Care, il call center di Guasticce (Livorno) attualmente chiuso e i cui oltre 400 dipendenti hanno ricevuto la Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego. È quanto ha chiesto ai numerosi interlocutori presenti al tavolo di crisi istituito presso il Mise, Giampietro Castano, coordinatore dell’unità istituita dal Ministero per lo sviluppo economico per la gestione delle vertenze delle imprese in crisi. E che siamo di fronte ad una crisi difficile lo ha ribadito Gianfranco Simoncini, che per conto del presidente Enrico Rossi continuerà a seguire la vicenda. L’ex assessore ha sottolineato che nei contatti avuti con Comdata, la società astigiana con la quale si sta trattando, la Toscana ha evidenziato quali sono gli incentivi che la Regione ha predisposto a partire dal bando di gara da 1,5 milioni di euro destinato alle imprese che svolgono attività informativa, nel quale verrà inserita una premialità per quelle aziende che assumeranno lavoratori in Naspi. Il presidente Rossi ha preso l’impegno di prevedere un incentivo per quelle aziende che assumono lavoratori per almeno sei mesi, una cifra destinata a raddoppiare nel caso in cui le assunzioni siano a tempo indeterminato. Nel corso della riunione è stato riferito della volontà di Comdata di potenziare il proprio centro di La Spezia anche se non è ancora tramontata l’ipotesi di continuare ad utilizzare quello di Guasticce. Per il momento tra le offerte di Comdata c’è quella di assumere fino a 70 FTE, cioè tempi pieni equivalenti, presso il centro di La Spezia, disponibili a discutere con le organizzazioni sindacali delle questioni del trasporto dei lavoratori e di altro. L’impegno finale è stato quindi quello a fare il punto della situazione a partire da martedì prossimo. Per la People Care oltre al coinvolgimento di Regione e Ministero è stato sottolineato anche quello della Presidenza del Consiglio.
Il presidente Rossi – “Stiamo lavorando per riaprire la struttura di Guasticce perché siamo contrari ad una sua dismissione totale. Siamo alla ricerca di una società disponibile a rilevare l’attività, i colloqui sono in corso ma c’è ancora bisogno di tempo per trovare una soluzione positiva”.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha rilasciato questa breve dichiarazione al termine dell’incontro che ha avuto a Roma presso il Ministero per lo sviluppo economico sulla crisi della People Care di Guasticce (Livorno), il call center i cui oltre 400 dipendenti hanno ricevuto la Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego e sono al momento senza lavoro.
Oltre a Rossi alla riunione hanno partecipato il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci, il presidente della Provincia, Alessandro Franchi, l’assessore del Comune di Livorno, Francesca Martini, Giampietro Castano dell’unità di gestione vertenze imprese in crisi del Ministero per lo sviluppo economico e il rappresentante di Comdata, la società astigiana che ha mostrato il proprio interesse a rilevare l’attività della People Care. Il presidente Rossi ha appena lasciato il Ministero per far rientro a Firenze. La riunione del tavolo di crisi non è ancora iniziata, ma il colloquio riservato va avanti. Vi partecipa l’ormai ex assessore regionale al lavoro, Gianfranco Simoncini, incaricato dal presidente Rossi di seguire per la Regione la vicenda della People Care.
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