Pazienti svegliati nella notte, caso in Parlamento. La replica Asl: “Un solo caso isolato”

Le parlamentari Nicchi e Petraglia (SI) presentano un’interrogazione parlamentare per far luce sulle criticità dovute ai disagi del pronto soccorso e sui lunghi tempi d’attesa

Pazienti svegliati nel cuore della notte e trasferiti di reparto, barelle nei corridoi, liste d’attesa infinite, tempi record per le mammografie. E’ la situazione dell’ospedale di Livorno su cui le parlamentari toscane di Sinistra Italiana Marisa Nicchi e Alessia Petraglia presenteranno un’interrogazione parlamentare al ministro della sanità per “chiedere accertamenti urgenti sulle condizioni in cui versa l’ospedale livornese e prendere conseguenti provvedimenti per offrire un servizio sanitario degno di un Paese civile”.
La situazione dell’ospedale di Livorno sta diventando insostenibile – afferma la deputata Marisa Nicchi – Ogni notte gli infermieri, come raccontato dai media, devono fare i salti mortali pur di garantire le cure a tutti i pazienti. Chiediamo a Regione e Ministero di effettuare un sopralluogo all’ospedale e risolvere la situazione, potenziando la struttura anche attraverso il coinvolgimento e l’assunzione di nuovi operatori sanitari. Ne va della salute dei livornesi”. “Ancora una volta – aggiunge Petraglia – ci troviamo a commentare notizie che riguardano il peggioramento dei servizi sanitari pubblici. E’ necessario un deciso cambiamento, a cominciare dalla Regione, affinché si torni al più presto a investire nella sanità pubblica. Medici, infermieri, operatori sono spesso costretti ad operare in condizioni inaccettabili, soprattutto perché in gioco c’è la salute delle persone. Chiederemo di conto al Governo e ci attiveremo a tutti i livelli affinché venga fatta chiarezza sul perché, in quella che un tempo era una regione modello, si stia assistendo a un calo drammatico del livello dei servizi”.

La riposta della Asl – In merito a quanto apparso sulla stampa relativamente a trasferimenti di pazienti all’ospedale di Livorno avvenuti in orario notturno il direttore del dipartimento di Medicina Clinica, Roberto Bigazzi, tiene a precisare che “Il dipartimento di medicina ha avuto negli ultimi tre mesi, a fronte di un ricovero complessivo di più di 1000 pazienti, 5 giorni di “sofferenza” riguardanti la capacità di rispondere con disponibilità di letti ai nuovi pazienti provenienti dal pronto soccorso. Questo ha comportato la gestione aggiuntiva di soli di 15 pazienti (nello specifico nei giorni 6 gennaio,15 febbraio, 13, 20 e 21 marzo) alla locale chirurgia ed ortopedia, secondo peraltro un protocollo operativo già da anni approvato e condiviso. Questa “sofferenza” – continua Bigazzi – peraltro è coincisa , come per gli altri anni, con la presenza di periodi lunghi di festività e con i picchi stagionali di malattie. Gli attuali protocolli operativi che gestiscono i ricoveri nel dipartimento di medicina da pronto soccorso vogliono prevenire eventuali criticità notturne anticipando il trasferimento dei pazienti in via di dimissione liberando quindi i posti letto per i nuovi ingressi. Questo ha permesso che dall’inizio anno un solo paziente è stato trasferito ad altro reparto durante la fascia di orario notturna. Dovremo necessariamente analizzare nel medio periodo l’efficienza della attuale organizzazione per apportare se necessario i correttivi adeguati”.
Il direttore generale dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, Maria Teresa De Lauretis, commentando quanto riportato sull’argomento dalla stampa ha detto: “Considerazioni di questo genere su un ospedale già segnato da difficoltà strutturali e logistiche gettano un discredito ingiusto nei confronti degli operatori che tanto impegno assicurano quotidianamente verso gli assistiti e il loro lavoro”.

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