Nuove norme antismog, ok della Regione
Con questa modifica si predispongono strumenti più mirati e più stringenti per far fronte all'emergenza inquinamento
La Regione sta mettendo le gambe al Protocollo d’intesa “antismog” sottoscritto il 30 dicembre scorso con Ministero dell’ambiente e Anci. La giunta ha adottato la proposta di legge di modifica della Legge regionale 9/2010 “Norme per la qualità dell’aria” che adesso sarà trasmessa al Consiglio per l’approvazione. Con questa modifica si predispongono strumenti più mirati e più stringenti per far fronte all’emergenza inquinamento. Due gli aspetti salienti: saranno approvate le linee guida, i criteri e le modalità che serviranno a elaborare i Piani di azione comunale (PAC) e a definire le situazioni a rischio di superamento delle soglie di allarme e dei valori limite.
Inoltre saranno determinati specifici indici di criticità tenendo conto delle misurazioni effettuate, senza soluzione di continuità, cioè anche a cavallo di due anni di riferimento e in linea con il protocollo di intesa firmato a dicembre che, per il PM10, identifica in 7 giorni il termine dei superamenti delle soglie per l’attivazione delle misure emergenziali.
La proposta di legge contiene anche il necessario rafforzamento dei poteri sostitutivi in capo alla Regione. Adesso la Regione procederà a indicare i criteri che i Comuni dovranno applicare per apportare le integrazioni dei PAC ed il termine entro il quale i Comuni dovranno provvedere.
Qualora i Comuni non provvedano nei termini stabiliti alle integrazioni dei PAC, o vi provvedano in difformità ai criteri dettati dalla Regione, quest’ultima eserciterà i poteri sostitutivi previsti dalla legge regionale 9/2010.
“Abbiamo agito come era nostro dovere agire, predisponendo strumenti che ci consentano di tutelare maggiormente la salute dei cittadini – commenta il presidente Enrico Rossi – Le modifiche alla legge permetteranno ai Comuni di adottare provvedimenti tempestivi per evitare la soglia limite e far valere il principio di continuità degli sforamenti anche a cavallo di due anni. Era inammissibile, per il buon senso, che non si tenesse conto della serialità del processo di rilevamento costante operato dalle centraline. La nostra attenzione su questo fronte è stata e continua a rimanere alta”. “Al prossimo tavolo nazionale predisposto dal ministro Galletti – aggiunge l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni – ci presenteremo già con le prime iniziative concrete assunte, cioè la modifica della legge che introduce i nuovi indici e l’avvio del percorso con i Comuni per la preparazione dei nuovi Pac che dovranno vedere la luce entro l’estate”.
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