Nogarin: “Dimissioni dell’amministratore di Ctt Nord”
Il sindaco Filippo Nogarin, l’11 novembre, ha sottoposto ai Comuni soci di Ctt Nord Srl la richiesta di dimissioni dell’attuale amministratore Alberto Banci, “per numerose situazioni di conflitto di interessi”.
Come chiarisce lo stesso sindaco, una premessa è necessaria: il Cda è stato completato solamente il 14 ottobre scorso con la nomina del vicepresidente Alessandro Amato, indicato dal Comune di Livorno per conto dei soci ex Atl, rispetto alla prima convocazione dell’assemblea di Ctt prevista per il 6 ottobre. Lo slittamento della nomina del vicepresidente in seconda battuta si è reso necessario perché la persona precedentemente individuata dal sindaco Nogarin per questo incarico (Giuseppe Vece) era stata ritenuta incompatibile da Giuseppe Gori, presidente di Sgtm, socio privato di Ctt Nord, con una nota inviata a tutti i soci del consorzio in data 2 ottobre.
“Il nominativo di Giuseppe Vece – dichiara il sindaco Nogarin – era d’altronde di dominio pubblico e quindi già noto pure ai soci da oltre 70 giorni, in quanto era stato nominato nell’assemblea dei soci Atl del 28 luglio. Tuttavia le osservazioni sulla nomina di Vece sono arrivate solo il 2 ottobre”. “E’ impossibile – evidenzia il sindaco Nogarin – non rilevare l’impossibilità del Comune di Livorno ad individuare, a 4 giorni dall’assemblea, un nominativo in sostituzione di quello precedentemente espresso, visto il necessario passaggio con i Comuni soci di Atl.
L’incompatibilità di Vece, responsabile dell’ufficio Trasporti dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, era imputata ad una presunta incompatibilità per una sua partecipazione presso l’Ufficio Unico Regionale ad una fase istruttoria per la gara per l’aggiudicazione del servizio di Tpl in unico lotto regionale.
Il sindaco Nogarin ha preso atto di tale presunta incompatibilità, agendo quindi nei tempi e nei modi necessari, ma “è altresì evidente come lo slittamento dell’assemblea ad ottobre fosse dovuta principalmente alle difficoltà del socio pisano ad individuare per tempo la figura per l’incarico di Presidente (poi individuata nel dott. Zavanella) con oltre 70 giorni di ritardo”. “Parlando di conflitti di interessi – conclude il sindaco Nogarin – era impossibile a questo punto chiudere un occhio su quelli innumerevoli, almeno potenziali, che riguardano Banci. Chi di conflitto ferisce di conflitto perisce”.
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