Nessun filtraggio, sequestrata lavanderia

La Polizia Municipale (sezioni territoriali sicurezza e mobilità) ha posto sotto sequestro un’attività di lavanderia a gettoni al piano terra di un palazzo in pieno centro. Questo, a causa della fuoriuscita (sulla strada e all’interno degli appartamenti sovrastanti) di vapori e fortissimi odori dovuta alla mancanza di un efficace sistema di filtraggio, con presumibili rischi per la salute dei cittadini. Il gestore è stato denunciato ai sensi dell’articolo 674 del codice penale per immissioni moleste. Già in passato era stato riscontrato che la lavanderia scaricava i vapori provenienti dalle potenti asciugatrici tramite un tubo posto sotto una griglia posizionata direttamente sull’accesso della lavanderia, a raso del muro del palazzo, in violazione del regolamento edilizio e senza la realizzazione di alcuna canna fumaria. Il gestore della lavanderia, un quarantenne di origine rumena, era stato destinatario di un’ordinanza sindacale adottata per motivi di igiene e sanità poiché la Asl “non aveva potuto escludere un effetto irritante esercitato dai vapori della lavanderia sulle mucose respiratorie e oculari soprattutto dei soggetti esposti con ripercussioni negative sullo stato di salute”. La stessa Asl aveva ritenuto che “fosse necessario procedere all’installazione di un sistema di filtrazione adeguato alle macchine asciugatrici o all’adozione di altri opportuni accorgimenti tecnici per eliminare l’inconveniente”.

Il gestore non aveva adottato alcun accorgimento ed era stato quindi denunciato ai sensi dell’articolo 650 del codice penale per non aver ottemperato all’ordine impartito dall’autorità. Di fatto, incurante della nocività della propria attività, secondo la Polizia Municipale continuava a molestare e minare lo stato di salute dei condomini e dei loro bambini costretti ad inalare vapori acrilici ed irritanti ad ogni fase di asciugatura. Le immissioni si protraevano fino a notte tarda, poiché la lavanderia era molto frequentata anche dai dipendenti di ristoranti e di un centro massaggi asiatico della zona. Il 23 ottobre scorso le sezioni territoriali sicurezza e mobilità della polizia municipale di Livorno hanno constatato che dal tubo all’interno della griglia posta sopra l’entrata della lavanderia fuoriusciva un odore acrilico e secco misto ad odore di detersivo molto penetrante che si avvertiva anche dalla pubblica via e saliva negli appartamenti. Sulla saracinesca, sul tubo e sulla griglia erano presenti ingenti quantità di fiocchi composti da polvere, fibre , capelli e peli. Per tutelare la salute pubblica, dunque, la Polizia Municipale ha effettuato il sequestro preventivo dell’attività e il sequestro probatorio di una matassa di peli, fibre e polvere proveniente dal tubo di emissione dei fumi delle asciugatrici. Il gestore come detto è stato denunciato.

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