Una strada a Toaff, avviato l’iter
Si apprende che il capogruppo in Consiglio Comunale di Citta’ Diversa, consigliere Marco Cannito, ha depositato, con atto indirizzato al Sindaco e alla presidenza del Consiglio Comunale di Livorno, una mozione per l’intitolazione di una strada a Rav Elio Toaff. Nell’atto si ricorda, tra l’altro, “la notoria alta statura morale e religiosa di Elio Toaff che va oltre i confini nazionali, ma ha anche un suo forte radicamento personale e comunitario nella Città di Livorno” , chiedendo quindi di impegnare appunto “l’Amministrazione Comunale a intitolare al più presto una strada cittadina a Rav Elio Toaff”. Lo stretto e affettuoso rapporto intercorso tra Elio Toaff e la sua citta’ natale, pur essendosi egli allontanato da essa in giovane eta’ per assumere il suo primo incarico rabbinico,e’ noto e si e’ manifestato inequivocabilmente nella partecipata e calorosa presenza,istituzionale e popolare, ai funerali svoltisi lunedì 20 aprile 2015. Con la proposta di intitolazione di una strada si apre ora, concretamente, un percorso che si spera giunga rapidamente a compimento. Anche a Roma, auspicio pervenuto direttamente dal Presidente della Repubblica e prontamente raccolto dal Sindaco Marino, dovrebbe avviarsi analogo iter . L’iniziativa del Cons. Cannito ha quindi l’ulteriore merito di porre Livorno in parallelo con la capitale e non puo’ infine sfuggire, nello stendere queste note,l’eleganza della scelta di dare notizia della mozione solo dopo il corale saluto cittadino al Rabbino Toaff.
Scompare alle soglie dei suoi 100 anni il rabbino capo a Roma per oltre mezzo secolo (foto Simone Lanari). Con il livornese Elio Toaff se ne va un maestro di indiscussa importanza, dotato di enorme carisma. La sua prestigiosa vita ha attraversato un periodo storico difficile e a lunghi tratti drammatico. Toaff nacque nella nostra città il 30 aprile del 1915.
Alla laurea rabbinica conseguita a Livorno consegui’ l’impegno rabbinico che,iniziato ad Ancona, lo portò a Venezia e poi a Roma, città nella quale ebbe modo di esprimere in pieno le sue enormi capacita’, da vero e proprio naturale leader. Molti i passaggi significativi della sua prestigiosa carriera, nella capitale. Attraversò con coraggio e grande forza gli orrori del periodo nazifascista.
“Uomo del dialogo, fu capace di agire con saggezza e autorevolezza anche nei più delicati frangenti – lo ricorda Gadi Polacco nel suo e il sito livornoebraica.org – Rimase sempre legato alla sua Livorno che gli riconobbe la Livornina d’oro. “Salutatemi il voltone”, ci disse quando, in occasione dei 97 anni, lo andammo a salutare a Roma: lo ricorderemo con immenso affetto e gratitudine”.
Per il suo 97° compleanno un gruppo di livornesi con il Coro ebraico Ernesto Ventura si recò a fargli visita a Roma, dedicandogli un concerto. Gli venne consegnata una riproduzione della foto del 1962 relativa all’inaugurazione del Tempio di Livorno che lo ritraeva insieme a suo padre, il rabbino Alfredo S. Toaff, firmata da tutti i presenti del
gruppo livornese.
I funerali si svolgeranno lunedì 20 aprile nel pomeriggio a Livorno alle 18 alla sinagoga in piazza Benamozegh. Il cordoglio di Benè Berith “Isidoro Kahn” – La notizia della scomparsa del Rabbino Prof. Elio Toaff ci addolora e ci rattrista. Coraggio,saggezza , forza morale sono stati tra gli elementi che ne hanno fatto un personaggio unico e carismatico. Il suo ricordo sia per benedizione.
Lutto cittadino – La Giunta Comunale riunitasi questa mattina in seduta straordinaria ha deliberato la proclamazione del lutto cittadino quale manifestazione di partecipazione dell’intera città al cordoglio per sua scomparsa in considerazione dell’” l’impegno profuso nel corso della Sua intera vita non solo negli ambiti religiosi ma anche sui grandi temi che investono la società civile, in uno spirito di fratellanza fra i popoli, fra le civiltà e le religioni con un “animus” sempre volto a ricercare gli elementi che uniscono anziché quelli che dividono; atteso che la città di Livorno, animata da questi sentimenti, già ebbe a riconoscerne l’assoluto prestigio con il conferimento della Livornina d’oro, massima onorificenza della città”. Il lutto cittadino sarà espresso attraverso l’esposizione immediata a mezz’asta della bandiera cittadina per l’intera giornata; la proposta alle Organizzazioni rappresentative degli esercizi commerciali di un minuto di chiusura degli esercizi pubblici e dei locali di spettacolo in concomitanza con l’inizio della cerimonia funebre; la sospensione di tutte le attività pubbliche ludico-ricreative organizzate dall’Amministrazione Comunale; la partecipazione del Gonfalone della città listato a lutto alla cerimonia funebre. Nel 2002 l’Amministrazione Comunale gli aveva conferito la “Livornina d’Oro”, mentre nel 2011 gli era stato conferito a Palazzo Comunale il “Premio Capperuccio” da parte del Lions Club Porto Mediceo; entrambe le cerimonie rendono omaggio a persone che con il loro agire abbiano portato lustro al nome della città.
Il sindaco – Con Elio Toaff se ne va uno dei giganti della nostra storia, uno dei figli più autorevoli della nostra Livorno; tra pochi giorni avrebbe compiuto 100 anni. Dopo aver vissuto sulla sua pelle la follia delle Leggi Razziali e dell’ideologia nazifascista, ed aver rischiato la fucilazione, abbracciò la causa partigiana testimoniando personalmente l’immane tragedia dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Protagonista assoluto del dialogo interreligioso, come Rabbino Capo di Roma accolse Giovanni Paolo II nel 1986 nella Sinagoga; una pagina storica nata idealmente nella nostra città, con la forte amicizia che lo ha sempre legato al vescovo Ablondi e al Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi. Ambasciatore nel mondo della livornesità con quell’accento e quello spirito labronico che conservava orgogliosamente, dando grande lustro alle sue origini con le quali ha sempre mantenuto un forte legame; nel 2002 l’Amministrazione Comunale ha tributato un doveroso omaggio con il conferimento della Livornina d’Oro. Oggi la sua Livorno gli tributerà l’ultimo saluto. Pur non avendo avuto l’onore di conoscerlo personalmente oggi, da Sindaco, lo saluterò con vera emozione rendendomi interprete dei sentimenti di cordoglio e vicinanza di tutta la comunità livornese. La sua vita è stata per me, per tutti un dono; il solo modo di per rendergli omaggio è continuare a praticare quello che lui ha cercato di insegnare nel corso di tutta la sua vita”.
Il presidente della Provincia – La scomparsa del rabbino capo emerito di Roma, Elio Toaff, ha suscitato il profondo cordoglio del presidente della Provincia, Alessandro Franchi, il quale ha inviato alla Comunità Ebraica livornese un telegramma di affettuosa partecipazione al lutto.
“Con Elio Toaff se ne va una delle grandi figure di livornesi che hanno fatto la storia della città e dell’ebraismo italiano. Partigiano attivo nella Resistenza, è stato un uomo di profonda spiritualità e cultura, vissute sempre all’insegna dell’apertura e del dialogo con le altre religioni. La sua vita straordinaria e i suoi insegnamenti resteranno un punto di riferimento e di esempio per tutti noi. Alla famiglia e alla Comunità Ebraica livornese esprimo le più sincere condoglianze a nome mio, del Consiglio e di tutta la comunità provinciale”.
Il presidente Franchi prenderà parte alle esequie del rabbino Toaff, accompagnato dal gonfalone della Provincia.
Il vescovo Giusti – La Chiesa di Livorno deve molto al rabbino Toaff per il cammino che hanno potuto compiere insieme, significato dalla lunga e sincera amicizia con mons. Alberto Ablondi. L’amicizia fra il rabbino Toaff e il vescovo Ablondi è il simbolo di come siano mutati e divenuti fraterni, cordiali e profondi i rapporti tra la comunità cattolica e la comunità ebraica di Livorno. In questo giorno di lutto si innalza all’Onnipotente una fervida preghiera per il nostro fratello Elio Toaff.
Giovanna Cepparello, presidente del consiglio comunale – Esprimo, anche a nome del Consiglio Comunale di Livorno, il mio sentito cordoglio per la morte del Rabbino Elio Toaff. Rimarranno, importanti e durature, la sua testimonianza di profonda spiritualità e la sua attività per la promozione del dialogo interreligioso. E resteranno anche il suo impegno civico, la sua caparbia volontà di coltivare la memoria storica.
Istoreco – Nell’apprendere la notizia della scomparsa del Rabbino Elio Toaff, il presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno, Gabriele Cantù, ha voluto esprimere la vicinanza alla Comunità ebraica livornese inviando stamani questa lettera al presidente Vittorio Mosseri. «Gentile Presidente, a nome mio personale, della Direttrice Sonetti e di tutti i collaboratori che a vario titolo lavorano con noi, Le trasmetto le più sentite, commosse, partecipi condoglianze per la perdita del Rabbino Elio Toaff. La sua figura, tanto legata alla nostra città, è stata davvero un fulgido esempio di rettitudine, impegno, abnegazione, anche in momenti storici bui e tragici. Mi piace in questo momento ricordare quanto Egli stesso affermava in un’intervista di pochi anni fa: un essere umano è degno di questo nome se si caratterizza per due aspetti, l’attenzione per gli altri e lo studio continuo. Ispirato dalla nobile figura del padre, crediamo davvero che il Rabbino Toaff abbia impostato la sua esistenza proprio su questi due capisaldi. Non resta che augurarci – tutti insieme – che l’esempio offerto con la sua vita sia di stimolo per tutti noi, e abbia il giusto seguito anche nelle giovani generazioni».
Pd – Con la scomparsa del rabbino capo emerito Elio Toaff, Livorno non perde solo la figura più importante della cultura ebraica, perde un grande uomo. Un uomo che ha dedicato l’intera esistenza al dialogo e alla costruzione di un mondo migliore dove fedi ed ideali diversi potessero vivere insieme pacificamente. Elio Toaff non ha rappresentato solo un punto di riferimento per il mondo ebraico ma per tutta la comunità livornese. Un’identità profonda che ci ha insegnato che la storia si costruisce soprattutto con chi è diverso e che ha saputo far convivere i valori dell’ebraismo con quelli della civiltà moderna. Una grande guida spirituale, un grande livornese. Faremo tesoro dei suoi preziosi insegnamenti.
Buongiorno Livorno – Con lui se ne va un coraggioso partigiano, testimone degli orrori di Sant’Anna di Stazzema, un grande padre spirituale dell’ebraismo, sempre aperto alla modernità, un tessitore, che, con mani umili ha contribuito a costruire la trama del dialogo e dell’ascolto, tra diverse religioni, tra atei e credenti, tra esseri umani. Lo ricordiamo citando queste sue parole, oggi più che mai attuali: “Tutte le fedi tendono alla pace. Questo è il loro fondamento, che non può venir intaccato da singoli episodi. Anche di fronte alla guerra non si può dimenticarsene”.
Il Direttivo di #BuongiornoLivorno
Sel – La Federazione Provinciale di Livorno e il Circolo Sel Franca Rossi di Livorno piange la scompara del Rabbino Capo Emerito Elio Toaff, un grande protagonista di un secolo di storia. Apprezziamo il suo operato per la promozione del dialogo interreligioso e la sua attività di Partigiano nella Resistenza contro il nazifascimo. Lo ricorderemo sempre con gratitudine e affetto uno dei nostri più importanti concittadini che Livorno ha avuto.
Rifondazione Comunista –La Federazione livornese del Partito della Rifondazione Comunista si unisce al cordoglio per la scomparsa del Rabbino capo emerito della Comunità ebraica di Roma Elio Toaff, un livornese che ha dato lustro alla nostra città: persona di enorme spessore culturale ed umano, partigiano e costruttore di pace, intellettuale e teologo, è stato un uomo la cui perdita impoverisce l’intero paese.
La segreteria della federazione livornese del PRC
Elisa Amato (Forza Italia) – Partecipiamo con viva commozione alla perdita del rabbino Elio Toaff e siamo vicini ai suoi cari e a tutta la Comunità Ebraica in questo triste momento. Grande rabbino,uomo straordinario,autorevole e di grande umanità,ha rappresentato la figura più importante dell’ebraismo italiano ma anche della vita sociale della nazione; con il suo costante impegno, ha inciso profondamente nel dialogo tra ebrei e cristiani fin dai tempi della sua vicinanza a Giovanni XXIII.
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