Il vescovo cala il poker di sacerdoti. Ecco chi sono

Esattamente tre anni dopo, in cattedrale, il vescovo Giusti nominato altri quattro diaconi. Un sì che li ha trasformati in sacerdoti pronti a guidare il gregge che verrà assegnato loro

di Roberto Olivato

Anche quest’anno il vescovo Simone Giusti ha calato il suo poker di sacerdoti (foto Simone Lanari) come già aveva fatto nel 2013. Esattamente dopo tre anni, il 29 giugno pomeriggio, in cattedrale, altri quattro diaconi hanno risposto di sì al Signore, un sì che li ha trasformati in sacerdoti pronti a guidare il gregge che verrà loro assegnato. Ricordiamo i loro nomi: di Pontedera è Federico Mancusi, diacono dal 27 giugno 2015; Matteo Seu nato a Rosignano è diacono dal 25 ottobre 2014; il livornese Simone Barbieri che fu ordinato diacono il 22 novembre 2015; e Matteo Sassano diacono dal 22 novembre 2015. “Il fuoco vivo deve sempre essere presente in ogni sacerdote – ha esordito il vescovo nel corso dell’omelia – il fuoco dello spirito di nostro Signore dovrà sempre essere vivo dentro ognuno di noi per aiutarci a fronteggiare i momenti di fatica e di scoraggiamento. Non ci sono scuse per la pigrizia pastorale. Chi non sente più questo bruciore nel proprio cuore, trova il capro espiatorio nelle difficoltà partecipative delle comunità parrocchiali – ha proseguito Giusti – ma non è così, solo con la preghiera e la Fede si rende possibile l’impossibile”. Una stoccata anche a quei sacerdoti video dipendenti: “Non c’è bisogno di sacerdoti showman, quello che importa è la Fede. Senza Fede tutto si spegne e solo mantenendo vivo l’incontro col Signore saremo in grado di fare cose grandissime”. L’invito del vescovo era rivolto non solo ai neo sacerdoti, ma a tutti i presbiteri presenti che ieri sera erano quasi un centinaio e che uno alla volta si sono presentati di fronte a Simone, Matteo, Federico e l’altro Matteo, per l’imposizione delle mani quale invocazione della discesa dello Spirito Santo. La solenne celebrazione Eucaristica ha visto una grande partecipazione di fedeli e di molti parenti dei quattro festeggiati, che si sono abbandonati ad un prolungato applauso. Dopo questi quattro nuovi sacerdoti il Seminario non è rimasto sguarnito, come ha ricordato monsignor Paolo Razzauti: “Abbiamo ancora dieci seminaristi adulti, ma a breve dovrebbero arrivare due ragazzi e questo lascia ben sperare per la continuità delle vocazioni a Livorno” .

 

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