Megafono e striscioni, spazzini Cooplat dal sindaco

Ben ottanta dipendenti della Cooplat si sono ritrovati questa mattina, giovedì 16 ottobre, intorno alle 8, sotto al Comune per protestare contro la scelta dell’Amministrazione Comunale di ripensare al ribasso i termini della gara di appalto per il servizio di spazzamento della città e contro la paventata riduzione dello stipendio (leggi qui della protesta alla Trwclicca sul link alla fotogallery in fondo all’articolo per vedere le immagini della protesta). Urla, megafono e spazzatura davanti alla scalinata per chiedere un colloquio con il sindaco che in un primo momento non era presente a Palazzo Civico. “Siamo noi, siamo noi, gli spazzini di Livorno siamo noi” è stato il coro rivolto con i megafoni prima, durante e dopo la “protesta delle strisce” che ha inevitabilmente creato qualche disagio al traffico cittadino. Sul posto polizia e polizia municipale per monitorare la situazione che, va detto, è rimasta sempre sotto controllo. Prima dell’arrivo del sindaco hanno avuto un confronto con i dipendenti, prima, Andrea Raspanti, capogruppo di Buongiorno Livorno, e poi l’assessore al Bilancio.
Nogarin è arrivato a piedi intorno alle 10,45 ed è stato letteralmente circondato dagli spazzini in cerca di risposte. Il primo cittadino dopo un primo confronto in strada ha invitato i dipendenti Cooplat a proseguire la discussione nella sala sindacale al piano terra del Comune. Qui ha poi preso l’impegno a risolvere la situazione per salvaguardare tutti i posti di lavoro.

Riproduzione riservata ©