Via libera al mare “gratis”. Tour

Una clausola a salvaguardia dei gestori che potranno interrompere momentaneamente il transito. E i "furbetti" rischiano multe salate fino a mille euro

“Non siamo sperimentatori, siamo gli ultimi a far rispettare un diritto sancito da tutto il resto d’Italia”. Così il sindaco ha aperto la conferenza stampa con cui ha presentato l’ordinanza (valida da Santa Giulia) per la Balneazione 2015 che prevede, oltre a norme che regolano la disciplina generale delle aree in concessione per la gestione di strutture balneari e di spiagge libere, anche il libero e gratuito accesso e transito all’interno delle stesse strutture per il raggiungimento della battigia (clicca sul link al pdf in fondo all’articolo per scaricare e consultare l’ordinanza integrale). Stride l’assenza dei rappresentanti del Sindacato Balneari Confcommercio. Solo a conferenza iniziata hanno fatto il loro ingresso in sala solo Ganni dei Lido e Picchi dei Roma, i quali parlando dell’ordinanza hanno detto di “voler preservare ulteriori passi”.

I balneari – Giachetti, il presidente balneari, arrivato a conferenza conclusa, ha avuto un faccia a faccia con i colleghi Ganni e Picchi sotto al Comune davanti ai giornalisti. Giachetti ha annunciato di essersi dimesso dalla carica, dichiarando: “La applicheremo, ma impugneremo legalmente l’ordinanza. Non ci arrendiamo”. Va detto che prima di questo momento il sindacato aveva condiviso con il Comune il tavolo che ha portato all’ordinanza. Si prospetta dunque una vera e propria spaccatura interna tra i balneari che comunque da questo venerdì 22 maggio dovranno consentire l’accesso libero all’interno dei loro stabilimenti tra corridoi, segnaletiche a terra e cordoli da rispettare.

Le caratteristiche dell’ordinanza e le multe – L’ordinanza, dunque, darà la possibilità a chi lo vorrà di accedere nei bagni gratuitamente. I gestori dovranno segnalare ai cittadini i percorsi per raggiungere il mare senza pagare il biglietto. In questa area non potranno essere collocati lettini, sdraio né ombrelloni in quanto “servizi” offerti solo ai clienti. Insomma, chi vorrà solo tuffarsi non pagherà, per usufruire dei servizi occorrerà invece pagare il biglietto. A tal proposito si sta pensando ad un “biglietto a tempo” di un’ora, due ore. Costo? Rispettivamente un euro e due. Da specificare che il gestore del bagno avrà la possibilità di sospendere momentaneamente l’accesso libero al mare qualora ci siano problemi legati alla notevole presenza di clienti nello stabilimento, previa autorizzazione della Capitaneria di Porto. Il singolo furbetto, cioè colui che per esempio dopo aver fatto il bagno andrà a farsi la doccia, potrà subirà multe da 100 euro a 1000 euro. E il gestore che impedirà il regolare passaggio all’interno della struttura potrà subire una denuncia penale e una multa fino a 3mila euro.

La salvaguardia per i balneari – I transitanti non potranno inoltre sostare o muoversi all’interno dello stabilimento balneare, né usufruire dei servizi riservati alla sola clientela.
L’ordinanza introduce poi una clausola a salvaguardia dei gestori, in considerazione delle problematiche gestionali che potrebbero emergere in caso di afflussi non controllabili e in mancanza di reali condizioni di deflusso.
Tale clausola prevede la possibilità, per il gestore, di interrompere momentaneamente il transito in presenza di comportamenti non corretti da parte degli ospiti, oppure di una loro eccessiva concentrazione tale da mettere in difficoltà l’organizzazione del servizio.  Al fine di evitare dinieghi pretestuosi del diritto al libero attraversamento, i gestori dovranno darne immediata comunicazione alla Capitaneria di Porto – soprattutto se ciò riguarda le attività di assistenza alla balneazione – e al Comando di Polizia Municipale, fatta salva la possibilità di informare altre forze di polizia. I comportamenti non corretti, sia da parte dei concessionari che sia da parte dei transitanti, saranno perseguiti ai sensi del Codice della Navigazione


Il commento del sindaco Filippo Nogarin: “Tappa importante per Livorno ma…non deve servire ai furbetti” –
 “Una tappa importante per Livorno e per i cittadini che vedono finalmente sancito il diritto di libero accesso al mare pur nella consapevolezza della particolarità delle strutture balneari livornesi riteniamo che sia opportuno permettere ad ognuno il libero accesso al mare. E quindi attraverso questa ordinanza che ha sancito un percorso affrontato insieme agli operatori del settore ogni livornese potrà avere libero accesso al suo mare. Per la città di Livorno in questi anni si era creata una particolarità, una singolarità rispetto a tutto il resto d’Italia. Su questa noi intendiamo fare un ulteriore percorso ma per il momento siamo abbastanza soddisfatti per quello che è accaduto. Credo che in qualche modo sia resa giustizia a un diritto debba essere di tutti in particolar modo in una città come Livorno che di mare vive.
Molte critiche e polemiche? Io credo che le polemiche siano dettate dalla paura del cambiamento che è un qualcosa che è assolutamente comprensibile. Oggi questa delibera viene portata avanti anche dai gestori degli stabilimenti. Mettendosi al tavolino con serenità si possono trovare sempre degli accordi che vadano nella direzione del bene comune: dei cittadini e dei gestori stessi. Anche quest’ultimi si sono resi conto che forse era necessario dare giustizia ad una legge che sanciva un diritto per il cittadino. Naturalmente andranno ad operare delle possibilità ulteriori di economia che potrebbero i gestori sfruttare: come permettere anche a chi accede gratuitamente al mare di poter usufruire dei servizi anche con dei biglietti aggiuntivi che altrimenti non avrebbero avuto.
Da domani, venerdì 22 maggio, i cittadini potranno accedere agli stabilimenti balneari in alcune aree secondo alcune precise regole che sono scritte nell’ordinanza. I gestori hanno tutta una sorta di salvaguardie che hanno in virtù di sicurezza e ordine pubblico. Da oggi è possibile accedere al mare anche dagli stabilimenti.
Le regole sono disciplinate all’interno dell’ordinanza pubblica: modalità, sosta, dove possono spogliarsi, e dove poter lasciare gli indumenti. Un vero e proprio percorso ad hoc per le persone che vorranno usufruire. Ma tutto ciò non deve permettere ai furbastri di avere un comportamento contro legge”.

IL PUNTO DI ACCESSO GRATIUITO AI BAGNI ROMA

Nello specifico dell’ordinanza – E’ stata presentata questa mattina a palazzo comunale dal sindaco Filippo Nogarin e da Maurizio Lenzi, dirigente dell’Unità Organizzativa Patrimonio e Demanio, la nuova ordinanza che disciplina le attività di balneazione per il 2015 che troverà attuazione con la festa di S. Giulia, tradizionale giorno di apertura degli stabilimenti balneari. L’ordinanza, debitamente aggiornata nei contenuti normativi, sostituisce quella adottata nel 2010, che (recependo la normativa sul libero e gratuito accesso e transito, nelle aree in concessione, per il raggiungimento del mare a fini di balneazione, previsto dalla legge 296/2006) esonerava i gestori degli stabilimenti cittadini non prospicienti arenili, dal consentire l’attraversamento anche ai soli fini di balneazione, trovando giustificazione nelle caratteristiche costruttive degli stabilimenti stessi, nella mancanza di una battigia naturale e nel ritenuto equilibrio tra le aree in concessione e quelle di libera fruizione. L’intento principale era stato quello di preservare adeguati standard di sicurezza all’interno di strutture balneari dove non era possibile assicurare il transito e il deflusso lungo il lido, come avviene invece sui litorali costituiti da estesi arenili con un fronte mare unico, e di evitare dannose interferenze tali da mettere a rischio le stesse attività e le legittime aspettative della clientela.
La nuova ordinanza, pur nella consapevolezza della particolarità della nostra costa e delle nostre strutture balneari, ma volendo recepire un principio normativo ormai generalmente applicato su tutto il territorio costiero nazionale, intende dare attuazione al dettato normativo prevedendo l’attraversamento anche negli stabilimenti cittadini privi di battigia. A tal fine si è cercato però di contemperare il diritto individuale al raggiungimento del mare, con quello dei concessionari di garantire la sicurezza e il corretto uso delle strutture e servizi a beneficio della propria clientela.

Va ricordato, infatti, che le concessioni degli stabilimenti balneari sono concessioni cosiddette “esclusive” dove la possibilità di sostare in queste aree e di usufruire dei relativi servizi è riservata alla sola clientela che li ha acquistati secondo pacchetti di offerta discrezionalmente stabiliti dai concessionari in attuazione delle proprie linee aziendali. La nuova ordinanza prevede che i concessionari individuino e segnalino un apposito percorso di attraversamento per raggiungere la battigia, nel caso dei pochi stabilimenti balneari con prospicienti arenili o, comunque, il fronte mare, nel caso degli stabilimenti che sono privi di battigia naturale; in quest’ ultimo caso sarà prevista una zona, debitamente segnalata, attrezzata per la balneazione e sorvegliata con assistenti bagnanti, dove i tre metri sul fronte mare dovranno essere lasciati liberi da ombrelloni e sdraio. In quest’area, i transitanti potranno solo appoggiare gli indumenti personali per il tempo necessario alla balneazione, facendo attenzione a non costituire intralcio alla circolazione e alle attività di salvamento.
I transitanti non potrann, né usufruire dei servizi riservati alla sola clientela. L’ordinanza introduce poi una clausola a salvaguardia dei gestori, in considerazione delle problematiche gestionali che potrebbero emergere in caso di afflussi non controllabili e in mancanza di reali condizioni di deflusso.
Tale clausola prevede la possibilità, per il gestore, di interrompere momentaneamente il transito in presenza di comportamenti non corretti da parte degli ospiti, oppure di una loro eccessiva concentrazione tale da mettere in difficoltà l’organizzazione del servizio.
La nuova ordinanza sulla balneazione elenca anche puntuali direttive alle quali i cittadini, i gestori delle aree in concessione e lo stesso Comune per la gestione delle aree libere, si dovranno scrupolosamente attenere, e relative a: periodo di inizio e fine della stagione balneare, orari di esercizio degli stabilimenti e modalità di gestione, uso delle spiagge, attività commerciali consentite, comportamenti consentiti sulle spiagge libere. L’ordinanza, naturalmente, richiama anche le ordinanze della Capitaneria di Porto che disciplinano l’approntamento dei sistemi di sicurezza sia da parte dei concessionari, sia da parte del Comune per le spiagge libere.

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