Aci: 81mila auto in città, ma il “parco” è da rottamare. Patente e libretto, Aci fa chiarezza sulla nuova legge
“Auto e Moto d’Epoca”: una vetrina illustre che ha visto brillare anche il logo dell’Automobile Club Livorno (leggi qui della nuova normativa su patente e libretto). L’occasione è stata fornita dalla rassegna internazionale che si svolge a Padova. Nel quadro della kermesse si è tenuta la premiazione del Trofeo A112 Abarth. Al fianco del presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani e del presidente della commissione rally Leonardo Adessi, il direttore dell’AC Livorno Ernesto La Greca ha consegnato un premio al driver perugino Giorgio Sisani e al navigatore toscano Cristian Pollini. In coincidenza delle ultime due tappe del campionato che si sono svolte lungo i tornanti dell’Isola d’Elba durante il Rallye Storico – Graffiti, l’equipaggio ha centrato un bis che gli ha consentito di trionfare.
Novità Club Aci Storico. Nell’occasione, ACI ha promosso i neonato Club Storico. Un interlocutore moderno per gli appassionati, per i proprietari, per le compagnie assicurative e per le istituzioni nazionali e locali. L’obiettivo è anche la valorizzazione della biblioteca online su www.clubacistorico.it, oltre alla formazione di esperti che scoveranno le auto fasulle da rottamare.
Toscana e Livorno: i dati. Dallo studio citato emergono numeri interessanti anche per la realtà locale. Nella provincia di Livorno, da gennaio 2014 sino allo scorso mese di ottobre compreso, 5832 sono state le nuove iscrizioni registrate al PRA di via Michon a fronte delle 4596 le radiazioni. Anche secondo le elaborazioni ISPRA basate su dati ACI e relative al periodo compreso tra il 2006 e il 2012, a Livorno il parco di auto circolanti è rimasto sostanzialmente invariato (da 80305 a 81038, + 0.9%) ma allo stesso tempo la nostra città risulta uno tra i capoluoghi di provincia dove ancora nel 2012 il 7% delle vetture aveva addirittura lo standard emissivo Euro 0. Per i motocicli, anche il già di per sé alto numero complessivo (secondo i recenti studi di Legambiente, Livorno è ancora leader tra le città italiane per affollamento di motorini: ne circolano ben 26 ogni 100 abitanti) è rimasto immutato tra il 2011 e il 2012 (+0.1%), poco oltre i 41 mila mezzi. Una serie di dati che, anche a fronte dei ben 9498 passaggi di proprietà registrati da gennaio a ottobre 2014, forniscono il quadro di come anche all’ombra dei Quattro Mori e lungo la Costa degli Etruschi si tenda ancora troppo alla conservazione-trasformazione e non si vada verso un sano rinnovo.
Un parco ‘Giurassico’. Lungo le strade del nostro Paese si muovono infatti ancora troppi ‘dinosauri’ pericolosi ed inquinanti. L’ultimo studio presentato dalla Fondazione ACI ‘Filippo Caracciolo’ ha evidenziato un trend preoccupante. L’Italia vanta l’età media del parco auto circolante più obsoleto di tutta Europa: siamo saliti a 9 anni e mezzo. Considerato che il rischio di un incidente mortale con un veicolo di 10 anni è più che doppio, oppure che un Euro1 a benzina del 1993 fa registrare emissioni di monossido di carbonio superiori del 172% rispetto a un Euro4, è facile comprendere i motivi dell’innalzarsi dell’allerta.
Le possibili soluzioni. “Le auto vecchie sono un problema economico, sociale e ambientale – concorda lo stesso Direttore dell’ACI Livorno La Greca – Occorrono misure strutturali. ACI ha fornito alcuni suggerimenti, inviati al Ministro Lupi per razionalizzare il settore della Pubblica Amministrazione legato alla mobilità. Un piano che porterebbe risparmi per le famiglie e lo Stato.” Una proposta forte è quella di prevedere l’obbligo di revisione annuale per i veicoli oltre i 10 anni di età.
Riproduzione riservata ©