Libeccio e mareggiate: scatta l’allerta meteo
Codice arancione con validità fino alle 20 di martedì 12 per vento forte e mareggiate a causa di una nuova perturbazione atlantica
Il Centro Funzionale Regionale di monitoraggio meteo ha aggiornato poco fa la valutazione delle criticità aggiornando le zone per le quali è previsto il codice giallo e aggiungendo il codice arancione con validità dalle 12 di lunedì 11 gennaio, alle 20 di martedì 12 per vento forte e mareggiate a causa di una nuova perturbazione atlantica, associata a forti venti di Libeccio.
Le zone interessate da raffiche anche forti (codice arancione) saranno, già dalla giornata di oggi, l’Arcipelago, la costa a nord del golfo di Follonica e parte dei versanti emiliano-romagnoli dell’Appennino.
Da domani saranno interessati anche i rilievi collinari prospicienti la costa e le zone limitrofe, la Versilia e il litorale meridionale. Anche il moto ondoso sarà in aumento, con codice arancione, soprattutto dal pomeriggio di domani, lunedì, a nord dell’isola di Capraia. Mare molto agitato o temporaneamente grosso al largo e fino a molto agitato sotto costa sul litorale centro-settentrionale.
La nuova perturbazione fa prolungare il codice giallo emesso nella giornata di ieri per pioggia, vento e mareggiate dalle 15 di oggi fino alla mezzanotte di martedì.
Lunedì, tra la notte e la mattina, piogge in intensificazione sul nord-ovest (in particolare rilievi) e piogge a carattere sparso sulle zone settentrionali (province di Pistoia, Prato, Firenze). Dalla seconda parte del pomeriggio le piogge sono attese in generale attenuazione sui rilievi di nord-ovest e tenderanno a divenire più sparse.
Dal pomeriggio di domani, lunedì, sono attese piogge sparse anche sul resto del territorio regionale (province di Pisa, Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto).
Per ulteriori informazioni e per i consigli relativi alla protezione individuale si invita a consultare le pagine dedicate del sito della Regione Toscana www.regione.toscana.it/allertameteo/ e a seguire le eventuali indicazioni del proprio Comune.
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