Aria ai raggi X: qualità ok, i dati. Spesi 44mila euro

di letizia

Sono stati presentati a Palazzo Granducale i risultati definitivi del monitoraggio della qualità dell’aria promosso dai Comuni di Livorno, Collesalvetti, Cecina e Piombino in collaborazione con l’Arpat. “Abbiamo voluto effettuare questo controllo sull’intero nostro territorio – ha affermato il presidente della Provincia, Alessandro Franchi – per poter avere un quadro chiaro della qualità dell’aria, anche alla luce degli insediamenti industriali presenti nella Provincia. Andremo avanti in questo percorso di osservazione e a breve valuteremo come proseguire il monitoraggio nei prossimi mesi”. L’indagine – il cui costo complessivo è stato di 44.000 euro divisi tra la Provincia e i Comuni che hanno partecipato – è stata effettuata posizionando una centralina mobile ed è stata condotta dal giugno del 2013 fino al luglio di quest’anno per un totale di 75 giorni, divisi in quattro campagne di rilevazione.
Per quanto riguarda la nostra città la centralina mobile di proprietà della Provincia di Livorno è stata posizionata in piazza Guerrazzi in modo che potessero essere rilevate sia le emissioni del traffico del centro sia quelle provenienti dal porto. Come ha spiegato Gloria Canessa, funzionaria del settore ambiente del Comune di Livorno, “l’indagine è stata svolta su richiesta dei cittadini della zona nord della città di conoscere quale fosse la qualità dell’aria di alcune delle aree cittadine più sottoposte a inquinamento. Tuttavia i dati che emergono da questa rilevazione sono abbastanza rassicuranti: per tutta la durata dei rilevamenti delle emissioni di monossido di carbonio, biossido di zolfo e biossido di azoto possibili responsabili di possibili intossicazioni, irritazioni alle vie respiratorie e nei casi più gravi di malattie polmonari, sono stati sempre al di sotto della norma”.
I dati della qualità dell’aria – Entrando più nel particolare si può osservare come per quando riguarda il monossido di carbonio su un valore massimo consentito dalla legge di 10 mg/m³ si evidenzia un massimo di 4,6 mg/m³ ottenuto a maggio di quest’anno, lo stesso vale per i biossidi per i quali si registra una massima concentrazione oraria, per quanto riguarda il biossido di azoto, di 112 ( ottenuto il 21 gennaio) su un limite consentito di 200 mg/m³, mentre per il biossido di zolfo è stata rilevata una massima concentrazione oraria di 23 su un massimo anche in questo caso di 350 mg/m³.
Lo stesso si può affermare anche per le polveri sottili (Pm10) per le quali si è registrato un valore massimo medio di 22, rispetto alla totalità dei 75 giorni esaminati, su un massimo di 50. Solo in due casi, a gennaio e a maggio di quest’anno, ci sono stati valori superiori alla norma, dove si è ottenuto rispettivamente 55 e 51 mg/m³, causati tuttavia dal trasporto di polveri del deserto. Dal 2007 a oggi per quanto riguarda le polveri sottili si è registrato una costante diminuzione. “Più in generale si può affermare quindi che la qualità dell’aria della nostra città sia da considerarsi buona, basti pensare per esempio a zone come Pisa, Firenze e Arezzo dove hanno una qualità peggiore rispetto alla nostra – ha concluso Andrea Rafanelli, dirigente del settore ambiente della Provincia di Livorno – dove si registra una bassa concentrazione di Pm10 e biossidi, aiutati anche dalle nostre condizioni climatiche”.

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