L’ambasciatore Onu delle famiglie in visita dal vescovo
di Roberto Olivato
E’ stato il vescovo Simone Giusti a fare gli onori di casa in occasione della Conferenza “XXI secolo: un grande si alla vita e alla famiglia” che ieri 5 giugno alle 18 ha avuto luogo al Centro Culturale Diocesiano in via delle Galere 35. Relatore Alexey Komov ambasciatore russo alle Nazioni Unite del Wcf ( World Congress of Families ) al quale si sono uniti gli interventi di Toni Brandi presidente movimento Pro Vita e Giani Fini del Forum Toscano che raggruppa le associazioni per i diritti delle famiglie.
L’organismo internazionale Wcf, sorto nel 1994 per iniziativa di quaranta paesi di tutto il mondo, difende l’identità della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna, quale unico luogo naturale dove far nascere e crescere i futuri cittadini. Dopo il primo Congresso svoltosi a Praga nel 1997, ne sono seguiti altri sei: Ginevra, Città del Messico, Varsavia, Amsterdam, Madrid, Sydney ed a Mosca nel settembre di quest’anno. Un tema di grande attualità, quello della famiglia, al quale la stampa locale non ha riservato il rilievo che il Convegno meritava, come ha osservato il presidente di Pro Vita, al quale si è unito l’appello di Fini che ha richiesto “un maggior coinvolgimento delle famiglie livornesi al Forum Toscano, per aumentare il controllo nelle scuole a difesa dei nostri figli, oggi minacciati da lobby che con messaggi costruiti ad arte minano valori morali e religiosi che noi genitori abbiamo loro trasmesso” .
I dati riferiti nel corso dell’intervento del presidente Brandi, circa gli attacchi che la società occidentale rivolge alla famiglia sono stati più che allarmanti: “l’Italia e l’Europa sono pervase da una cultura basata sull’edonismo e sull’egoismo, attraverso i quali si cerca di convincere l’opinione pubblica che tutti gli orientamenti sessuali siano uguali e legittimi “. A rafforzare la propria tesi Brandi ha portato i dati forniti dal Ministero degli Interni dove, a fronte di 83 casi identificabili in atti discriminatori verso l’orientamento sessuale, ve ne sono state centinaia nei confronti di persone che si oppongono alla legge Scalfarotto ( quella che prevede il reato di omofobia con arresto sino a quattro anni ). Ma l’intervento di Brandi dilaga in un profondo segnale di allarme e di preoccupazione “per il dilagare di notizie false che diversi enti, finanziati con soldi pubblici fra i quali l’Unar (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali ndr) che ha prodotto un filmato costato 250000 euro di fondi pubblici, I Vicini. Il mondo comincia dalla porta accanto, in cui si equipara la condizione di emarginazione dei diversamente abili a quella degli omosessuali”. L’intervento di Brandi ha messo in luce i legami della grande stampa con lobby, che impongono ai giornalisti, le linee guida da seguire quando parlano di omosessuali. Ad introdurre l’intervento dell’ambasciatore dell’ONU il russo Alexey Komov presidente del Congresso mondiale delle Famiglie è stato monsignor Giusti: “ questo XXI convegno sulla vita e la famiglia, rappresenta il cambiamento sociale, il cambiamento di valori a cuore del cattolicesimo occidentale che oggi è ad appannaggio di cattolici ed ortodossi. Un segno dei tempi che mutano e che mai avrebbero fatto pensare sino a qualche anno fa, che un ambasciatore russo venisse nella rossa Livorno a valorizzare la famiglia ed il cristianesimo, ma così è. “ Il professore Komov dopo aver ricordato i settant’anni di comunismo in cui la famiglia era posta al servizio del regime ed il numero chiese era di un centinaio, ha evidenziato come dall’avvento di Putin la società sovietica abbia avuto un forte rilancio: “ il rilancio della nostra società è partito dalla rivalutazione della famiglia tradizionale e cioè quella fra un uomo ed una donna. Solo dall’incremento della natalità é possibile rimettere in moto l’economia che è volenti o no è basata sui consumi”. Il sistema russo pro famiglia é come l’uovo di Colombo prosegue Komov “Partendo dal dato di fatto che il 90% dei russi crede nella famiglia tradizionale e che il 77% crede in Dio, il nucleo famigliare diventa il fulcro centrale della società. Pertanto gli aiuti del governo sono indirizzati verso questa importante e fondamentale realtà, per la quale è previsto un aiuto di circa 10000 Euro per il secondo figlio ed appezzamenti terrieri per famiglie con più di tre figli”. Ma l’intervento dell’ambasciatore è proseguito incidendo ancora più a fondo nell’innovamento sociale russo verso i provvedimenti messi in campo a difesa della famiglia tradizionale: “La famiglia naturale, quella composta da un uomo e una donna e quindi da un padre ed una madre i cui figli hanno bisogno di tutti e due, ma se in famiglia vi sono problemi ce ne saranno anche nella società, perché una famiglia felice corrisponde ad una società felice”. Un evento di grande attualità, quello organizzato dalla Diocesi, a cui “stranamente” la stampa locale non ha ritenuto di riservare lo spazio che meritava.
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