In corteo contro il blitz all’ex mutua di via Rossi: “Non ci fermerete mai”

di letizia

Circa trecento persone, hanno partecipato, ieri sera, alla manifestazione organizzata dal comitato dell’Ex caserma occupata per protestare contro il blitz e la perquisizione fatti all’ex distretto sanitario di via Ernesto Rossi da Polizia e Carabinieri all’alba di martedì mattina. “Non ci fermerete mai” recitava lo striscione che apriva il corteo, partito da Piazza Cavour e che ha attraversato le vie del centro, passando per via Cairoli e fermandosi in Piazza del Municipio e proseguendo in Piazza della Repubblica per poi sciogliersi, verso le ore 19, in via Ernesto Rossi.
Una manifestazione pacifica, nessuna delle zone calde, Prefettura o Questura, è stata toccata, ritmata dal suono dei coperchi e dei mestoli e colorata solo da qualche fumogeno. Due soprattutto sono state le parole chiave scandite dai manifestanti: reddito minimo e diritto alla casa “ ci hanno trattato come se fossimo dei vandali – ha detto uno dei manifestanti – e invece noi non abbiamo fatto niente di male”. Nell’ex distretto sanitario vivono 14 famiglie, per un totale di 39 persone, tra cui anche alcuni bambini, “martedì quando sono arrivati per fare la perquisizione- racconta una mamma – ho visto lo spavento negli occhi del mio bimbo, quando si è visto arrivare tutte quelle persone nell’unico posto che considera una casa”. Quella dell’ex mutua però non è l’unico edificio occupato, anche in via degli Asili da tempo abitano delle famiglie che hanno subito lo sfratto per morosità incolpevole, come nel caso di Davide disoccupato con due figli piccoli, “sono dovuto ricorrere all’occupazione – racconta – perché non avevo nessuno a cui appoggiarmi per chiedere un aiuto. Quella di occupare tuttavia è una scelta tutt’altro che facile, dettata unicamente dalla difficile condizione in cui ci troviamo”.
Non sono mancate parole dure, all’arrivo davanti al Comune, nei confronti dell’amministrazione. Fare marcia indietro sulle parole del comunicato? “Sicuramente quelle sono parole dettate dalla rabbia e da ciò che martedì abbiamo vissuto, – ha aggiunto Ceraolo – dall’amministrazione comunale ci saremmo aspettati un diverso atteggiamento: assessori o sindaco non possono fare delle ripicche, come se si trattasse di una questione personale, l’amministrazione ha il dovere di risolvere le cose”. Secondo Ceraolo inoltre “Il Pd non può tenere nessuna lezione, un partito che nella scorsa legislatura ha fatto cambiare il regolamento sui referendum cittadini, in modo da non poter fare una consultazione sull’ off-shore. Quando sono entrati in via Ernesto Rossi cercavano i registri come se fossimo degli evasori, invece devono cercare da altre parti”. Ma i ragazzi dell’Ex Caserma Occupata riservano una stoccata anche per gli altri partiti che in questi giorni hanno proposto di riutilizzare spazi vuoti e abbandonati ”sono cose che diciamo da anni, e se sarà deciso di avviare una politica di recupero il merito sarà solo dei movimenti”.
Oltre ai ragazzi dell’Ex Caserma Occupata, al corteo hanno preso parte la Federazione Anarchica, Sinistra Anticapitalista e altri gruppi antagonisti.

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