Finanza, sequestrati 10mila prodotti cinesi

Continua l’azione di contrasto della Guardia di Finanza di Livorno al fenomeno dell’abusivismo commerciale e dell’illecita commercializzazione di prodotti non sicuri a tutela del consumatore e del “made in Italy”.  Nei giorni scorsi, i finanzieri del comando provinciale hanno condotto un’importante operazione, che ha portato al sequestro, nei confronti di un’impresa gestita da soggetti di nazionalità cinese, di oltre 10mila articoli tra giocattoli, apparecchi elettrici per la telefonia, prodotti di profumeria non conformi agli standard di sicurezza e privi di ogni prescrizione in ordine all’origine ed alla composizione.
Scopo dell’intervento era quello di verificare la rispondenza dei prodotti esposti per la vendita ai vincoli normativi posti a tutela dei consumatori e della corretta concorrenza nel mercato, secondo un modulo operativo più volte applicato dalle Fiamme Gialle su tutto il territorio provinciale ed ulteriormente implementato negli ultimi mesi. All’esito dei controlli, i finanzieri del gruppo di Livorno hanno sottoposto a sequestro amministrativo 10.017 prodotti, per un valore complessivo di circa 50 mila euro, tra cui giocattoli destinati ai più piccoli ed articoli per la cura della persona, tutti di provenienza cinese e sprovvisti delle informazioni minime contemplate dal Codice del Consumo: tutti i beni sarebbero finiti nelle abitazioni degli acquirenti, ignari della scarsa qualità e dell’intrinseca pericolosità degli articoli che avrebbero comprato.
All’imprenditore, segnalato alle competenti Camera di commercio e prefettura, potranno essere comminate sanzioni amministrative. Il comparto della “sicurezza prodotti”, da sempre particolarmente presidiato dalle fiamme gialle della città labronica, costantemente impegnate per impedire l’immissione in commercio di prodotti potenzialmente pericolosi per il consumatore finale, va tutelato anche nell’ottica di contrastare e reprimere forme scorrette di concorrenza commerciale, spesso correlate a fenomeni di evasione fiscale, in evidente danno sia del consumatore che dei commercianti onesti che operano nel pieno rispetto delle regole.

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