Famiglia, il vescovo invitato al Cremlino
di Roberto Olivato
Il centenario delle Figlie di San Paolo è stato celebrato sabato pomeriggio nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo (foto di Alessandro Maggini). Il parroco, padre Gabriele Bezzi, nel salutare le suore Paoline ha ricordato la loro presenza settantennale a Livorno nella conduzione dell’omonima libreria in via dell’Indipendenza. A celebrare la S.Messa il vescovo Simone Giusti che nell’omelia ha parlato del calo demografico in atto nel nostro Paese: “E’ iniziato l’inverno demografico, così si parlava in una trasmissione televisiva di settimana scorsa, il nostro popolo come etnia rischia di sparire ed anziché pensare a mettere al mondo dei figli, si pensa a soddisfare il proprio egoismo. Agendo in questo modo si distrugge ulteriormente la famiglia già attaccata da aborto, divorzio ed oggi dalla teoria gender. Stupisce quello che sta avvenendo in Russia – ha proseguito Giusti – dove sono state consacrate nella sola Mosca ben quaranta chiese e dove i matrimoni religiosi stanno per superare quelli civili e la famiglia è tornata al centro delle attenzioni della politica”.
Parlando di Mosca monsignor Giusti ha reso noto di essere stato invitato al Cremlino dall’ambasciatore Russo, per il prossimo anno, a parlare di famiglia in un Convegno Internazionale. In un’affollata navata l’Eucaristia è stata allietata dai canti della Corale Polifonica “Giovanni Sedda” dell’Associazione culturale sarda Quattro Mori, diretta dal maestro Mauro Ermito.
Monsignore come mai la Russia ha pensato a lei per parlare di famiglia? “Effettivamente rimasi sorpreso pure io quando seppi che l’ambasciatore mi aveva chiesto udienza, ma molto probabilmente la scelta è consequenziali ai miei articoli e libri che sulla famiglia scrivo ormai da anni”.
Tornando a casa nostra, Papa Francesco ha annunciato il Giubileo della Misericordia, riuscendo a sorprendere ancora una volta, perché questo Giubileo?
“Per la verità Papa Francesco è dall’inizio del suo pontificato che parla di Misericordia di Dio e pertanto la novità non è nella Misericordia, ma nel Giubileo che servirà a dare una sferzata a tutta la Chiesa”.
Come sarà questo Giubileo?
“E’ presto per dirlo, bisognerà attendere la Bolla pontificia che dovrebbe essere pronta dopo Pasqua ed io mi attendo delle grandi novità da questo Giubileo che senz’altro lascerà il segno”.
Le parole di Papa Francesco, che dice di non aver tanto da vivere come le interpreta?
“Non penso che si riferisca alla sua salute, ma ad una situazione interna alla Curia romana che rende in parte difficoltoso il suo pontificato”.
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