“Esselunga? Il Comune apra un tavolo”
Esselunga a Livorno è più di una ipotesi. Non ci sono solo le parole del patron Caprotti a confermarne la volontà di sbarcare in città ma anche un incontro in Comune fra Nogarin e il responsabile area Centro Italia dell’azienda avvenuto nelle scorse settimane. Un incontro esplorativo in cui la catena milanese ha ribadito al sindaco l’intenzione di aprire un punto vendita nell’area ex Fiat, dove si trovano attualmente i supermercati Magenta 2 (società del gruppo Esselunga), utilizzando l’edificio centrale che separa i due capannoni come una sorta di galleria commerciale. Parlarne adesso sembra prematuro, visto che siamo solo nelle fase iniziale dell’operazione, tuttavia per poter realizzare il progetto, unendo appunto con una galleria i due supermercati, è necessaria una variante al regolamento urbanistico in quanto la struttura che ospitava l’officina e gli uffici non ha una destinazione commerciale.
Una volta dato il via libera a Esselunga dovrà essere compito della giunta Nogarin far integrare questo nuovo marchio nel tessuto cittadino già ricco di supermercati. L’insediamento di Esselunga nella struttura di viale Ippolito Nievo dovrebbe portare circa 100 posti di lavoro.
La replica di Confesercenti: “Grande distribuzione e piccolo commercio. Emergenza che riguarda tutti” – “Che il sovraffollamento di punti di vendita della grande distribuzione sia una delle poche drammatiche certezze dalla città di Livorno è fatto noto a tutti e non certo da ora – afferma con tono femro e sicuro la presidente di Confesercenti di Livorno Maristella Calgaro – Siamo un Comune nel quale, a fronte di poco più di 150.000 abitanti, ci sono più centri commerciali che in altre realtà a noi paragonabili e questo lo andiamo denunciano da molti anni tant’è che in numerosi atti pubblici abbiamo preso posizione contraria alle decisioni delle precedenti amministrazioni che autorizzavano nuove aperture, non ultimi i poli di Porta a Terra prima, Porta a Mare dopo e a breve il Nuovo Centro”.
A rendere necessaria l’ennesima presa di posizione di Confesercenti sul tema della grande distribuzione è il dibattito che pare riaccendersi questa volta intorno alla questione Esselunga sì o Esselunga no. “Come se la questione fosse legata a quale grande catena apparterrà il nuovo sbagliato punto di grande distribuzione che sarà aperto – spiega Maristella Calgaro – qui il problema non è tanto chi apre o dove apre, in sostanza non siamo interessati a partecipare ad un dibattito stantio Coop contro Esselunga, ma il fatto che ci sarà l’ennesima nuova apertura di un punto vendita di grande distribuzione”.
“Coloro che sostengono che in questo modo si fanno gli interessi dei cittadini, in quanto la concorrenza tra diverse catene della grande distribuzione favorisce la diminuzione dei prezzi, seppur vero è però a dir poco preoccupante: di questo passo fino a dove ci potremmo spingere?!- prosegue Calgaro – Ormai la frittata è stata fatta, così come per Porta a Terra, per Porta a Mare e a breve per l’area del Nuovo Centro, le recedenti amministrazioni hanno lasciato un’eredità pesante alla quale si può fare fronte in maniera intelligente, rapida e responsabile con azioni di estremo sostegno al settore del piccolo commercio”.
Ecco quindi cosa chiede con fermezza Confesercenti: “Serve finalmente, dopo anni di scelte sbagliate, un cambio radicale di atteggiamento e mentalità, che abbia il coraggio di mettere in piedi un’azione coordinata e condivisa di pianificazione commerciale in grado di difendere e rilanciare questo importantissimo segmento dell’economia livornese e, per questa via, il futuro della città. Serve che la nuova amministrazione dimostri di saper mettere in piedi quella concertazione con le Associazioni di categoria che rappresentano i commercianti e che da anni lanciano grida di allarme sistematicamente ignorate … in fondo non siamo una grande industria, e pare che i nostri posti di lavoro persi, a migliaia in pochi anni e nell’indifferenza generale, pesino meno…”.
“Come associazione di categoria delle imprese del settore commerciale – spiega Calgaro -capiamo la drammaticità della tragedia che rischia di consumarsi nelle zone di Colline e Coteto: ma la nostra città, le nostre imprese, le nostre famiglie e soprattutto il nostro tessuto commerciale hanno bisogno di un progetto di futuro e crediamo fermamente che questo si possa scrivere solo a più mani, attraverso il confronto con l’amministrazione comunale con la quale abbiamo, o almeno crediamo di avere, l’interesse comune di garantire il benessere e lo sviluppo delle nostre imprese”. Insomma “chiediamo all’amministrazione di metterci il prima possibile interno ad un tavolo sia per gestire al meglio gli effetti delle nuove aperture che per evitare nuovi futuri errori. Noi, come sempre, ci siamo”.
Le parole di Caprotti – “Siamo pronti a sbarcare nell’ex roccaforte rossa. Sì, apriremo un supermercato Esselunga nella vostra Livorno”. Ad annunciarlo, durante una visita a Firenze, ai giornalisti de “La Nazione” è stato proprio il patron di Esselunga Bernardo Caprotti (nelle foto gentilmente concesse da www.lanazione.it). Il numero uno della società di grande distribuzione italiana ha ricordato del suo acquisto datato ormai 1996 dell’immobile in viale Petrarca dove attualmente sorge il market “Magenta 2” sempre del gruppo Esselunga. “Sono passati 18 anni da quando comprai uno stabilimento dismesso della Fiat a Livorno – spiega Caprotti – ma fino ad oggi la politica ha sempre avuto la meglio. I livornesi hanno chiesto di Esselunga al nuovo sindaco e noi vogliamo essere di parola”. Stando a quanto dichiarato da Caprotti a Firenze il primo cittadino di Livorno è pure andato di persona a vedere il taglio del nastro della nuova Esselunga a Prato.
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