“Garante dei disabili”. Ecco come fare domanda

Arriva anche a Livorno il “Garante della persona con disabilità”. La nuova figura istituzionale, che opera in piena autonomia politica e amministrativa, nasce per rimuovere tutti quegli ostacoli sociali e culturali legati alle persone con disabilità, favorendo politiche di integrazione e promuovendo la collaborazione tra tutti gli enti istituzionali al fine di migliorare i rapporti tra le amministrazioni pubbliche e il cittadino disabili e i relativi servizi erogati. L’istituzione del garante si deve soprattutto all’impegno e al lavoro di Giuseppe Vitiello, il consigliere comunale scomparso nel luglio scorso. Porta infatti la sua firma la mozione che istituisce questa nuova figura, le cui funzioni sono state regolamentate da una delibera approvata dal consiglio comunale il 31 agosto 2015 (n. 223). L’incarico verrà affidato mediante una selezione pubblica a cui sarà possibile partecipare a partire da lunedì 7 dicembre, entro e non oltre le 13 di lunedì 21 dicembre 2015. Tutti coloro che aspirano all’incarico di “Garante delle persone con disabilità” possono presentare la loro candidatura attraverso l’apposito modulo, disponibile on line sul sito del Comune di Livorno (www.comune.livorno.it sezione bandi e gare – avvisi). La domanda, corredata di dettagliato curriculum e fotocopia di un documento di identità, dovrà essere recapitata all’Amministrazione indicando come oggetto “Candidatura alla nomina di Garante per le persone con disabilità”, in una delle seguenti modalità: a mano all’Ufficio Relazioni con il Pubblico in Piazza del Municipio 1, dalle 9 alle 13 nei giorni dal lunedì al venerdì e il martedì e giovedì dalle 15.30 alle ore; oppure, sempre tassativamente entro la data di scadenza, per posta certificata all’indirizzo [email protected]; infine, per posta ordinaria, indirizzata al Settore Politiche Sociali e Abitative presso la R.S.A. Pascoli Via Mondolfi 173 (in questo caso non farà fede il timbro postale ma la data di effettivo ricevimento).
Tra i compiti al quale è chiamato il garante c’è anche quello di intervenire, su propria iniziativa o dietro segnalazione, per risolvere disfunzioni o irregolarità dalle quali sia derivato o possa derivare un danno al disabile da parte di uffici comunali, e di promuovere iniziative culturali, sportive o ricreative al fine di consentire e migliorare l’inserimento sociale del disabile. A questo scopo il Garante avrà il potere di accedere e verificare l’erogazione dei servizi degli uffici pubblici e dei servizi in concessione dell’Amministrazione comunale o delle Aziende da essa dipendenti o partecipate, allo scopo di accertare e verificare la loro funzionalità, ivi compresi tutti quelli che ricevono “contributi pubblici” destinati alla fornitura di beni e servizi che riguardano anche il cittadino disabile. L’incarico di garante ha carattere onorario, è a titolo gratuito (saranno corrisposti i rimborsi delle spese preventivamente autorizzate, sostenute e documentate), e prevede una durata triennale, rinnovabile anche con tacito consenso una sola vota. L’avviso di selezione prevede che, in virtù delle politiche di integrazione sociale, il Garante sia “preferibilmente” scelto tra le persone con disabilità. I candidati dovranno avere comunque una conoscenza approfondita dei problemi e dei bisogni legati al mondo della disabilità. Non potranno presentare domanda dipendenti di una qualsiasi pubblica amministrazione, chi abbia incarichi elettivi o sia rappresentante di associazioni.
“Per la prima volta nella nostra città viene istituita una figura istituzionale che avrà un compito fondamentale e di primaria importanza nelle politiche del welfare locale – dichiara l’assessore al sociale Ina Dhimgjini Ina – Il percorso che è stato svolto è stato lungo e attento, in piena adesione con le linee programmatiche di mandato. Il tema delle disabilità, infatti, assume un ruolo precipuo nel governo del territorio e merita sempre una sensibilità e un applicazione pratica e risolutiva costante. Voglio ringraziare l’impegno della V Commissione Sanità e Sociale, del Consiglio Comunale, della Giunta e di tutti gli uffici amministrativi per questo importante traguardo – conclude l’assessore – ma soprattutto ringrazio il consigliere Giuseppe Vitiello, autore della mozione, e tutta la città sempre molto disponibile e attenta verso aspetti così delicati del vivere quotidiano”.

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