Due nuovi orti urbani a Salviano ed Antignano

Il Comune di Livorno, contestualmente al censimento generale delle aree, ha già individuato 2 appezzamenti e predisposto i relativi progetti per accedere al finanziamento: si tratta di via di Salviano e via Caduti dei Lager Nazisti

L’incremento e la valorizzazione degli orti urbani sociali sono uno dei degli obbiettivi di programma di questa Amministrazione. Si lavora infatti ad incrementarne il numero sul territorio comunale, consapevoli dei benefici di tipo sociale, ambientale ed anche economico che essi apportano”.
Lo afferma l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Aurigi nel presentare il lavoro che l’Amministrazione ha condotto ad oggi per individuare aree a verde pubbliche da destinare all’agricoltura sociale .
“Un lavoro ricognitivo importante – precisa l’assessore – che fornisce una sorta di fotografia di quelle aree di proprietà comunale, oggi inutilizzate, che potrebbero essere riconvertite alla coltivazione ortiva offrendo l’opportunità di riorganizzare e valorizzare il nostro territorio e, al tempo stesso, di favorire l’integrazione sociale”.

In coordinamento con l’ufficio Gestione e Manutenzione del Verde, gli uffici del settore Urbanistica hanno provveduto a censire tutte le aree pubbliche del territorio attualmente non utilizzate, atte ad ospitare per le loro caratteristiche nuovi orti urbani da destinare ad anziani, giovani, associazioni o nuclei familiari. In particolare sono state censite quelle aree, opportunamente dislocate all’interno del perimetro urbanizzato, che presentano caratteristiche legate alla morfologia del terreno, alla loro dimensione, collocazione geografica, presenza di reti e servizi pubblici. Dal lavoro svolto è scaturita una schedatura– unica nel suo genere, e mai effettuata prima d’ora- di 12 aree, equamente distribuite sull’intera città: nord, sud e centro, in maniera da fare rete tra di loro. I criteri seguiti per giungere a questa sorta di schedatura sono stati essenzialmente tre.
1) Sono state individuate le aree di proprietà del comune di Livorno non utilizzate per altri scopi o già in concessione ad altri soggetti
2) quelle con caratteristiche morfologiche con superficie superiore a 5000 mq
3) altre aree di superficie inferiore a 5000 mq ma dislocate in punti strategici per il loro utilizzo.
Successivamente l’Amministrazione provvederà ad un apposito regolamento che stabilirà i criteri di assegnazione, utilizzo e gestione. L’obbiettivo è quello di coinvolgere nuove fasce di popolazione e di utenti; non più quindi solo anziani e pensionati come è stato fatto fino ad ora (si pensi agli orti di Salviano) ma anche a famiglie, associazioni e scuole.
Insomma l’obbiettivo è rendere gli orti urbani “Orti per tutti” e fornire risposte alle tante richieste che arrivano proprio dai cittadini.

Progetto “100 mila orti in Toscana”- Parallelamente al lavoro di censimento delle aree da destinare ad orti sociali, l’Amministrazione comunale sta lavorando al progetto “100 mila orti in Toscana” che vede Livorno tra le sei città pilota che concorrono ad un cofinanziamento regionale per l’allestimento di appezzamenti agricoli (la Giunta Regionale ha stanziato tre milioni di euro da utilizzare fino al 2018). Il progetto prevede infatti che ogni Comune individui in tempi rapidi ( l’assegnazione dovrebbe avvenire entro la fine di quest’anno) due aree da destinare all’agricoltura sociale per giovani, anziani ed associazioni. Il Comune di Livorno, contestualmente al censimento generale delle aree, ha già individuato 2 appezzamenti e predisposto i relativi progetti per accedere al finanziamento.
Le aree sono in via di Salviano, in adiacenza ed in ampliamento alla già esistente area “Orti per Anziani”, per ovvi motivi di facilità di realizzazione in quanto esistono già le strutture per l’accoglienza dell’utenza, quali area ristoro, servizi igienici, gazebo; ed una seconda area, posta nella zona sud di Livorno, esattamente ad Antignano in Via Caduti nei Lager Nazisti, scelta per le sue caratteristiche morfologiche planimetriche ed altimetriche, la presenza di parcheggi pubblici, la vicinanza dei mezzi di trasporto pubblico e per l’ubicazione a margine dell’abitato.

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