Don Carlo, il vescovo: “No a minacce”

di Roberto Olivato

“L’Eucaristia è la faccia dell’amore e nessuno, consacrati o laici, può mettersi contro questo amore!”. Questa frase pronunciata da monsignor Giusti nel corso dell’omelia per il Corpus Domini, svoltasi presso la chiesa di S. Andrea il 7 giugno, apparentemente logica di per sé, ha invece rappresentato un severo monito, verso gli ultimi fatti relativi alla tragedia dell’Ardenza (anche se mai nominata ndr), dove alcuni parrocchiani avevano proferito pesanti frasi e minacce contro il vescovo e la diocesi.
“Nessuno può agire per portare divisioni nella Chiesa – ha proseguito il vescovo – nessuno deve permettersi di offendere e scendere a minacce, perché chi lo fa è un demonio!”. Ma la veemenza con la quale il vescovo ha voluto ribadire la brutalità di quanto dichiarato d’alcuni parrocchiani della chiesa di  S.Simone è aumentata quando ha ricordato: “Chi si è comportato o si comporta in questo modo è una bestia! Bestia! Bestia! Bestia! Poche parole che hanno ribadito l’obbedienza che ogni cattolico deve verso la Chiesa, altrimenti non solo ne rimane al di fuori ma, nel caso in cui questa obbedienza venga messa in discussione o rinnegata egli si pone, per sua libera scelta, fuori dalla Chiesa. Ma subito dopo il vescovo con un tono più morbido rispetto a quello usato nella prima parte, è rientrato nel tema della festività “ Dio solo ha parole di bontà e di Comunione. Gesù non condanna mai nessuno e la sua carità è rivolta verso tutti, specialmente verso i più deboli ed i più poveri”.
L’appello ad una più concreta applicazione del Vangelo il vescovo lo ha rivolto al Clero, invitandolo a non limitarsi ad aiutare in beni materiali i poveri che bussano alle loro parrocchie, ma partire da quell’aiuto dimostrando come in quel gesto ci sia l’amore di Nostro Signore, “ altrimenti – ha proseguito – saremo uguali all’emporio che gestisce il Comune”. Al termine dell’omelia, assieme ai bambini della prima comunione, si è svolta la processione accompagnata dalla fanfara dell’Accademia Navale, che ha visto la partecipazione di un’enorme folla di fedeli molto superiore a quella della festa di S.Giulia, che in preghiera ha raggiunto la Cattedrale.

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