Don Carlo ammonito e inviato a Santa Caterina. “Un delitto esortare a disobbedire”

I fatti deplorevoli accaduti sabato 9 maggio nella Parrocchia di San Simone in Ardenza, dove don Carlo Certosino sta concludendo il suo ministero di Parroco, hanno costretto il Vescovo di Livorno, Mons. Simone Giusti, a prendere nei confronti del suddetto presbitero una serie di provvedimenti volti a ristabilire la giustizia, nonché a riparare al pubblico scandalo.
Il compito di un Parroco è quello di guidare il gregge che gli è stato affidato e non quello di eccitare i fedeli alla disobbedienza verso una decisione del Vescovo. Per tanto, il 17 maggio, a don Carlo Certosino è stato notificato un decreto, nel quale si esorta il presbitero a porre fine alla pubblica sollecitazione dei fedeli ad assumere un atteggiamento di disobbedienza e di ribellione dinanzi alla decisione del Vescovo di averlo trasferito ad altra parrocchia.
Il fine di questo provvedimento amministrativo è solo ammonitivo e non punitivo, ovvero il Vescovo, in modo paterno, chiede a don Carlo di desistere da un comportamento contumace. Esortare una comunità alla disobbedienza dinanzi ad una decisione del Vescovo è, per la disciplina canonica, un delitto (cf. can. 1373 del C.J.C.). Il Vescovo ha chiesto a don Carlo, quindi, di porre fine a questo comportamento.
Infatti nelle celebrazioni eucaristiche festive dei giorni 2 e 3 maggio u.s., al posto dell’omelia, don Carlo ha esortato i fedeli lì presenti ad assumere atteggiamenti di disobbedienza e di ribellione. I fatti accaduti sabato 9 maggio nella Parrocchia di Ardenza, non sono stati altro che la pubblica manifestazione di un’ostinata disobbedienza di alcuni fedeli dinanzi ad una decisione del Vescovo. Don Carlo non ha fatto niente per fermare queste persone che più volte hanno interrotto il Vicario Generale, mentre stava presiedendo la liturgia eucaristica.

Si rendo noto, inoltre, che don Carlo ha rassegnato le sue dimissioni da Parroco di San Simone in data 24 maggio 2014 a decorrere dal 1° Luglio 2015. Le dimissione sono state accettate dal Vescovo in data 27 maggio 2014. Il Vescovo aveva chiesto a don Carlo di lasciare la Parrocchia già lo scorso anno. Tuttavia Mons. Simone Giusti ha accolto paternamente la supplica di don Carlo di restare ancora un anno in Parrocchia per far maturare in lui la decisione del trasferimento.
Per tanto fu convenuta, con don Carlo, la soluzione delle dimissioni post-datate, per altro conformi alla prassi canonica (si vedano le dimissioni di Papa Benedetto XVI annunciate il dì 11 febbraio 2013 ed entrate in vigore il dì 28 febbraio 2013 alle ore 20:00). Nel provvedimento notificato in data odierna viene comunicato, infine, che don Carlo il giorno 30 Giugno 2015 termina il suo ufficio di Parroco di Ardenza e per tanto deve lasciare, entro e non oltre la sopracitata data, l’ufficio ad altro presbitero nominato dal Vescovo. In pari data don Carlo deve assumere l’ufficio di Parroco di santa Caterina in Venezia. Il presente comunicato viene rilasciato per far chiarezza nei confronti di una triste storia, sulla quale è stato molto detto e scritto e non sempre a proposito. Auspichiamo, quindi, che il provvedimento amministrativo notificato a don Carlo metta fine a questi episodi che certamente non costruiscono la comunione ecclesiale.

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