Dal Governo 50 milioni per la Darsena Europa
Ieri mattina a Roma, nella sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, l’assessore al lavoro e allo sviluppo economico Francesca Martini ha partecipato all’incontro con il viceministro allo sviluppo economico Claudio De Vincenti e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, a cui hanno preso parte anche l’assessore alle attività produttive della Regione Toscana Gianfranco Simoncini, il presidente della Port Authority di Livorno Giuliano Gallanti e i sindaci di Collesalvetti, Rosignano e Massa.
L’incontro segna un’ulteriore tappa verso la definizione dell’accordo di programma e scioglie la riserva relativa all’ammontare degli impegni economici governativi per la realizzazione della Darsena Europa.
Ai 200 milioni di euro confermati da parte della Regione Toscana e agli ulteriori 200 milioni dell’Autorità Portuale di Livorno, si aggiungono infatti i 50 milioni di euro messi a disposizione dalla Presidenza del Consiglio.
L’impegno governativo, che era stato ipotizzato in misura quantomeno pari a quello regionale, delude quindi, almeno in parte, le aspettative, nonostante le rassicurazioni del viceministro sulla possibilità di intercettare eventuali ulteriori fondi governativi che dovessero essere destinati alla portualità.
Per quanto riguarda gli altri finanziamenti approvati, si tratta di 5 milioni (2,5 dal Ministero trasporti e 2,5 da parte di Rfi) per la realizzazione dello scavalco ferroviario finalizzato a collegare porto con interporto e altri 10 per il piano della reindustrializzazione (incentivi alle imprese). In relazione alla realizzazione delle Darsena Europa il dibattito si sposta oggi sulla delineazione di procedure improntate alla massima partecipazione e trasparenza possibile.
Fermata la proposta del presidente Gallanti di lottizzare l’opera e anticipare, rispetto ai tempi dell’accordo, la pubblicazione di un bando di project financing relativo alla progettazione della Darsena Europa e alla realizzazione delle sole opere private (terminal containers).
L’ipotesi dell’Autorità Portuale era quella di viaggiare su due binari, da una parte le opere pubbliche (diga, banchine, etc..), la cui realizzazione sarà pianificata sulla base dei contributi governativi e regionali stanziati in accordo di programma e, dall’altra, un terminal da 300 milioni di euro realizzabile fin da subito grazie a un investimento privato di 150 milioni di euro (il resto lo metterebbe Port Authority).
Operazione, questa, tanto delicata quanto strategica per la complessiva riuscita del rilancio economico del porto, che potrebbe incidere in maniera determinante sul futuro del porto e di chi sarà chiamato a operarvi per le prossime tre/quattro generazioni (il rientro di un capitale del genere richiederebbe infatti, tempi piuttosto lunghi di concessione).
Le procedure saranno tracciate sui prossimi tavoli di livello governativo e improntate alla massimo trasparenza, e vedranno la partecipazione di tutti gli enti firmatari dell’Accordi di Programma e delle autorità nazionali preposte alla vigilanza sulla costruzione delle grandi opere. Dall’incontro romano Livorno porta a casa il sì del MISE alla proposta di dichiarare la città Zona Franca Urbana (ZFU), previa verifica delle eventuali ulteriori coperture economiche di fonte governativa. Questa ulteriore richiesta potrebbe dar vita a aree infra-comunali di dimensione minime che godrebbero di una speciale defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese in aggiunta agli stanziamenti già stabiliti dalla Regione Toscana per la reindustrializzazione dell’area livornese.
Respinta invece la proposta di inserire nell’accordo di programma lo spostamento del depuratore dei fanghi del Rivellino, materia che, se da una parte, almeno formalmente, rientra nelle competenze regionali, di fatto interessa in maniera evidente la bonifica del porto.
La sua realizzazione non potrà continuare, dunque, ad essere trascurata ai fini dell’ampliamento portuale.
Gli incontri per definire l’accordo di programma proseguiranno dopo le festività con ordine del giorno mirato alla definizione delle procedure e dei tempi di attuazione.
Infine, anche Rosignano entrerà a breve in modo formale nell’Accordo di Programma, presentando nei prossimi giorni istanza di partecipazione.
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