Pulite le strade, lunedì l’incontro fra sindaco e spazzini. 24 ore-caos, ferita spazzina

Si è fatta attendere ma è arrivata in serata, verso le 19 del 30 ottobre, la presa di posizione del Comune in merito a quanto accaduto. La riportiamo qui di seguito (clicca sul link in fondo all’articolo per guardare le immagini della fotogallery e il video della protesta dei dipendenti Cooplat sotto al Comune).

La nota del Comune – Il 23 e il 29 ottobre si sono svolti in Prefettura i tentativi di conciliazione sulla vertenza relativa al nuovo bando di affidamento dei servizi di pulizia e spazzamento delle strade pubblicato da Aamps. Le due riunioni, durate complessivamente oltre 8 ore, non hanno portato alla conciliazione tra le parti ed oggi dunque, legittimamente, i lavoratori Cooplat hanno esercitato il loro diritto di sciopero. Diritto assolutamente da tutelare. Il carattere di servizio pubblico essenziale, riconosciuto espressamente anche il 28 ottobre in occasione del Tavolo in Prefettura, prevede però modalità di esercizio di tale diritto che, oltre a dover essere rispettate per legge, rappresentano un elemento imprescindibile della caratterizzazione della società civile. Riteniamo invece che non possano essere condivise le modalità con cui la città – e soprattutto alcune zone di essa – sono state costrette a vivere questo legittimo esercizio del diritto di sciopero. La situazione socio-economico che la città sta vivendo crea evidentemente un clima di grande tensione. Capiamo le preoccupazioni dei lavoratori, comprendiamo anche i momenti di rabbia e di sfogo. Ma riteniamo che ci sia un superiore interesse pubblico da tutelare, che non è a vantaggio di nessuno proprio perché è interesse di tutti. Il garantire ai cittadini un livello decoroso di pulizia della città rientra in questo “interesse comune” e tra i doveri imprescindibili dell’Amministrazione. Su questo, ovviamente, non è possibile transigere. Ricordiamo che il problema nasce dal fatto che non è stato possibile riconfermare gli importi dell’appalto precedente, che ammontavano a più di 4 milioni di euro: gara di appalto che, fra l’altro a suo tempo era andata deserta.
Per tornare nello specifico della questione, ieri l’Amministrazione ed Aamps hanno manifestato in Prefettura l’impegno per la sospensione, da parte di Aamps, di ogni assunzione derivante dalle graduatorie in corso di predisposizione, e la contestuale riapertura dei termini per la presentazione delle domande. Questo rappresenta nel concreto una testimonianza reale del livello di attenzione che l’Amministrazione pone sulla questione, anche in termini di recepimento delle stesse richieste sindacali.
Rispetto alla ulteriore richiesta di incontro pervenuta nella nottata da parte delle sigle sindacali, l’Amministrazione nel corso della mattina si è resa immediatamente disponibile ad un incontro. E’ stato però deciso di non tenere questo incontro nell’immediato, perché gli animi erano troppo accesi da ambo le parti, e perché un problema così complesso ha bisogno di un atteggiamento di responsabilità e serenità. L’Amministrazione tiene a confermare la propria disponibilità (ovviamente nel rispetto dei vincoli di spesa previsti), a non interrompere il dialogo, nella consapevolezza che il confronto, pur nella diversità delle posizioni, rappresenti sempre lo strumento principale per costruire percorsi il più possibile condivisi. Desideriamo infine esprimere pubblicamente un ringraziamento non formale al Prefetto, sia per la modalità di esercizio del ruolo istituzionale, sia, ancora di più, se ci è consentito, per il pathos che abbiamo visto riporre in tali questioni che afferiscono a problematiche lavorative. Sentimento che ci sentiamo in toto di condividere.

Tensione e spintoni – La tensione è salita alle stelle fino a quando una spazzina è stata spintonata da un passante che, a bordo della sua macchina, non riusciva a passare dalla piazza a causa della protesta sulle strisce pedonali indetta dai dipendenti Cooplat. Qualche parola di troppo e poi le spinte che hanno causato la caduta sull’asfalto della donna trasportata al pronto soccorso. Fortunatamente le sue ferite sono state giudicabili guarite in pochi giorni.

Rifiuti gettati in strada – Un risveglio alquanto inusuale per il centro città e non solo. Questa mattina, infatti, piazza Attias, via Ricasoli, piazza Cavour, ma anche via Marradi, via degli Avvalorati, tutte le strade in zona Comune, via dell’Ardenza sono state ricoperte di spazzatura. Sporcizia che è stata svuotata dai rispettivi cassonetti posti lungo i marciapiedi. L’azione è stata svolta di prima mattina, intorno alle 6, quando ancora Livorno si stava risvegliando. A notare gli autori del gesto, senza divisa alcuna e in nessun modo riconoscibili, quindi, alcuni edicolanti che già a quell’ora erano al lavoro. A compiere il gesto proprio i dipendenti Cooplat che sono scesi in piazza per la protesta indetta dai sindacati in merito alla delicata situazione dei dipendenti della Cooplat, dove ben 79 persone rischiano il posto di lavoro, a seguito della trattativa saltata al tavolo della Prefettura.
A finire su marciapiedi e carreggiate sono stati rifiuti di ogni genere sparsi per terra svuotando i “bidoncini”. Anche carta e cartoni fanno da “red carpet” specialmente in via degli Avvalorati verso Palazzo Civico. Intorno alle 9 sono apparsi poi i dipendenti Cooplat, in piazza del Municipio, con tanto di fischietti, striscioni e cantando slogan di protesta hanno chiesto un incontro al sindaco e alle istituzioni rovesciando davanti alla scalinata sacchi di spazzatura. “Gli spazzini di Livorno siamo noi”, ma anche cori che danno del “quaraqquaqua” alla Giunta a Cinque Stelle: grida che si sono alzate al cielo sotto le finestre del primo cittadino, Filippo Nogarin, finestre prese di mira anche da qualche lancio di uova.

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