Cade sull’autobus e non oblitera il biglietto. E i controllori gli fanno la multa

Due biglietti in tasca pronti per essere obliterati e una meta da raggiungere: da piazza della Repubblica a piazza Mazzini. Un percorso che Gabriele Lorenzi, giovanile 73enne, musicista livornese che vanta numerose collaborazione con Lucio Battisti, nonché fondatore dei Formula 3, voleva percorrere sull’autobus di linea cittadino per arrivare alla Coop di Porta a Mare.
Sembra un pomeriggio come tanti altri dunque quello del 30 giugno scorso per Lorenzi. Ma non è così. Alle 16,10 appena sale sul bus in piazza della Repubblica, la repentina curva a destra gli fa perdere l’equilibrio.
“Sono scivolato e sono andato a sbattere sul vetro davanti agli occhi di tutti- spiega a Quilivorno.it il protagonista della disavventura – Il tempo di sistemarmi un po’ malconcio  accusando dei dolori alla spalla e al polso trovo un posto per mettermi a sedere quando entrano i due controllori del Ctt Nord che svolgono il loro lavoro. Non sono potuto andare a timbrare il biglietto perché stavo provando un forte dolore (per questo sono andato al pronto soccorso due giorni dopo). Mi chiedono il biglietto e io estraggo addirittura i miei due ticket che

GABRIELE LORENZI MOSTRA IL SUO INFORTUNIO ALLA REDAZIONE DI QUILIVORNO.IT

avevo in tasca ma che, a causa della caduta, non avevo avuto modo di obliterare. Subito – continua il racconto Lorenzi – loro mi chiedono i documenti e io domando il perché. La risposta è stata sconcertante: sei in contravvenzione, mi dicono. Io sgrano gli occhi e domando il motivo e i due controllori spiegano che dovevo obliterare lo stesso il biglietto. Io gli spiego che ero dolorante e se potevano obliterare loro uno dei due biglietti che avevo facendomi questa cortesia. Ma loro continuano a chiedermi i documenti”.
A quel punto la situazione si surriscalda. Lorenzi si rifiuta di dare le generalità ai due dipendenti del Ctt Nord rispondendo pure in malo modo a causa della caduta e della multa che stava, secondo lui, ricevendo in maniera ingiusta. “Dove scende, mi domandano – racconta Lorenzi – Io dico dove c….mi pare, in maniera abbastanza scocciata. Loro non si scompongono e rispondono: la seguiamo”.
E così fanno. Il musicista scende in piazza Mazzini e si reca alla Coop dove compra del latte per poi andare ad aprire il bar della moglie. All’uscita, davanti alle casse, si trova davanti i due controllori accompagnati da ben quattro poliziotti arrivati con due volanti.
“Non ci potevo credere – conclude il racconto Lorenzi – Mi avevano seguito chiamando la polizia, trattandomi come un criminale. E’ sbigottita anche la cassiera che si è subito preoccupata alla vista delle divise delle forze dell’ordine. Così a quel punto sono stato costretto a fornire le generalità e i documenti ma la multa non l’ho pagata. Ho anche interessato il mio avvocato, Riccardo Melani, il quale ha già preparato tutti gli incartamenti in quanto voglio andare in fondo a questa storia. E voglio anche i danni morali e di immagine perché uscire dal supermercato e trovarsi davanti la polizia ti fa sentire un delinquente. Ed io non ho fatto niente. Che io sia cascato è vero, ho anche i testimoni pronti a raccontare la storia ai giudici. Mi dispiace ma la multa non la pago, e voglio anche le scuse per come sono stato trattato”.

 

 

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