“Vaffa” sui volantini all’assessore, assolto

di gniccolini

LIVORNO – Non è bastato riempire le fermate degli autobus con volantini chiaramente offensivi nei confronti dell’assessore al traffico Bettini per essere condannato. Salvatore Favati,  60enne imprenditore livornese nel settore naval-portuale, è stato assolto ieri in aula del tribunale di Livorno dal giudice Antonio Del Forno con la formula del secondo comma (e quindi non con assoluzione piena ma con la vecchia insufficienza di prove per intenderci).
I fatti risalivano al luglio del 2011 quando, a seguito del consiglio dello stesso assessore Bettini di recarsi al mare con il bus. Fu in quel preciso momento che apparvero decine e decine di volantini alle fermate cittadine dell’allora Atl (oggi Ctt Nord) che recitavano testuali parole: “Caro assessore Bettini – si leggeva – noi al mare ci s’andrà in filobusse, lei invece affan… ci vada pure come gli pare”.
All’imprenditore Favati si arrivò tramite delle indagini scattate a seguito della denuncia che lo stesso Bettini fece nei giorni successivi all’episodio. Le prove, secondo il pm Gianfranco Petralia che coordinò le indagini, erano schiaccianti nei confronti di Favati che per altro non ha mai negato la paternità del volantino.
Ieri la vittoria da parte degli avvocati difensori dell’imprenditore, Massimo Batini e Gabriele Melani. “Avremmo preferito un’assoluzione con formula piena – spiega il primo dei due legali –  in quanto per noi era una battaglia per i diritti civili di poter esprimersi con un vaffa quando la situazione diventa insostenibile. E’ per questo che abbiamo prodotto anche una memoria difensiva firmata da Borzacchini in persona e citato in aula canzoni come quella di Marco Masini, o eventi come il V-Day di Grillo”.
Adesso ci sarà solo da attendere i 60 giorni canonici per poter sbirciare le motivazioni che hanno spinto il giudice Del Forno a formulare questo tipo di sentenza di assoluzione.

 

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