Addio a Benifei, canti e folla a San Marco
Se n'è andato all'alba di venerdì Garibaldo Benifei. Aveva compiuto 103 anni lo scorso gennaio
Si è svolto il 26 aprile il funerale di Garibaldo Benifei, scomparso all’alba di venerdì 24 aprile. Aveva compiuto 103 anni lo scorso 31 gennaio (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere le immagini del funerale di Simone Lanari e tutte le altre fotogallery).
Presenti, oltre a centinaia di persone che si sono strette intorno alla compagna di una vita di Garibaldo, Osmana – inutile anche dirlo presente per prima dietro il carro funebre con attorno ai familiari oltre 50 Militi Volontari della SVS (compreso le sezioni di Roma e Grosseto) e tutto l’organo direttivo – la Banda Svs, il sindaco Nogarin, il segretario e sindaco di Colle, Lorenzo Bacci, il presidente della Provincia, Franchi, il sindaco di Campiglia Marittima, Rossana Soffritti, Cosimi e Kutufà, le rappresentanze di carabinieri e polizia, la comunità ebraica, le rappresentanze di Pd, Cinque Stelle, Rifondazione, Buongiorno Livorno, la delegazione di Sel con il coordinatore provinciale, Andrea Ghilarducci, gli anziani ex combattenti e i candidati alle regionali (abbiamo visto Francesco Gazzetti e il pugile di Sì – Toscana, Lenny Bottai), Prefetto e Questore, il presidente nazionale ANPPIA Albertelli ed il presidente SVS Pastore, una squadra di Fratelli della Misericordia di Livorno, le rappresentante delle pubbliche assistenze Toscane e la P.A. di Rosignano.
Il corteo funebre, in cui spiccavano al cielo i gonfaloni delle vari associazioni come Anpi e Anppia, è partito intorno alle 15,30 dalla sede di via San Giovanni della Svs (chiusa al traffico dalla municipale), della quale Benifei è stato presidente e a piedi, così come voluto dalla famiglia, si è diretto fino all’ex teatro San Marco, dove come tutti sanno nel 1921 è nato il partito comunista. Davanti al teatro il corteo funebre si è fermato per lasciare spazio a “Bandiera rossa” e alla versione di “Bella Ciao” suonata dalla banda Svs e ascoltata e cantata dai presenti a pugni chiusi.
La salma è stata poi portata ai Lupi, dove il 27 aprile, in una cerimonia privata il corpo sarà cremato così come era la volontà di Garibaldo. Prima di raggiungere il teatro-asilo il carro funebre è passato sul ponte dei Domenicani: poco distante da lì l’ex convento-carcere, dove Benifei aveva conosciuto in cella il presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Lutto cittadino – Ex partigiano ed ex dirigente politico e sindacale del Pci, nonché presidente dell’Anpi e dell’Anppia di Livorno. Nato il 31 gennaio del 1912 a Campiglia Marittima da cui successivamente fuggì con la famiglia antifascista per sottrarsi alle persecuzioni degli squadristi, Garibaldo ha rappresentato per la città la memoria storica, un testimone prezioso della Livorno antifascista; nel 2007 gli fu infatti conferita la più alta onorificenza della città, la “Livornina d’oro” per la sua attività antifascista. Quando si dice il destino… Benifei è scomparso alla vigilia della Festa di Liberazione. Il sindaco Filippo Nogarin ha proclamato il lutto cittadino per la scomparsa di Garibaldo Benifei per domenica 26 aprile, giorno delle esequie, “considerato – è specificato nella delibera di Giunta – l’impegno profuso nel corso della Sua intera vita da partigiano, da antifascista e da semplice cittadino a concretizzare quei principi di libertà e democrazia sanciti dalla Costituzione Repubblicana” e “atteso che la città di Livorno, animata da questi sentimenti, già ebbe a riconoscerne l’assoluto prestigio con il conferimento della Livornina d’oro, massima onorificenza della città”.
Il lutto cittadino si esprimerà attraverso:
• l’esposizione immediata a mezz’asta della bandiera cittadina con decorrenza odierna e fino alla data di svolgimento delle esequie;
• la proposta alle Organizzazioni rappresentative degli esercizi commerciali di un minuto di chiusura degli esercizi pubblici e dei locali di spettacolo eventualmente aperti in giorno festivo in concomitanza con l’inizio della cerimonia funebre;
• l’osservanza nella giornata di domenica di un minuto di silenzio all’inizio di tutte le attività pubbliche ludico-ricreative organizzate dall’Amministrazione Comunale;
• la presenza del Gonfalone della città listato a lutto nella camera ardente e la partecipazione del medesimo alla cerimonia funebre.
Inoltre è stato stabilito di richiedere al presidente del Comitato Organizzatore del TAN di prevedere nell’ambito delle iniziative organizzate per la giornata di domenica un momento di ricordo di Garibaldo Benifei.
Sarà inoltre avviato da subito il formale procedimento amministrativo finalizzato all’intitolazione di una strada o di un parco cittadino a Garibaldo Benifei.
Come proposto dal Consiglio Comunale, infine, è stato stabilito di affiggere prossimamente una targa commemorativa della figura di Garibaldo Benifei all’interno dei locali del Palazzo Municipale di Livorno
Il ricordo del sindaco Nogarin – Il sindaco Filippo Nogarin, appresa la notizia ha disposto l’immediata sospensione del Consiglio Comunale in corso, che gli ha tributato un lungo e commosso applauso. Il primo cittadino ha poi contattato la famiglia per rendere le condoglianze anche a nome della città tutta.
“Sono profondamente addolorato per l’improvvisa scomparsa di Garibaldo – sono state le prime parole del sindaco – con lui se ne va una parte importante della storia dell’antifascismo e della Resistenza della nostra città. Ho avuto il privilegio di incontrarlo diverse volte, l’ultima solo poche settimane fa, in occasione della consegna della “Livornina d’oro” alla moglie Osmana. Sono stati sempre momenti molto intensi. Era una persona sorridente e di straordinaria umiltà: che il suo insegnamento di democrazia possa illuminare il nostro cammino. Sono molto vicino a Osmana che con lui ha condiviso una vita intera di lotta per la giustizia e la libertà”.
I docenti del Liceo Enriques – I docenti del Liceo Enriques di Livorno ricordano con affetto e ammirazione Garidaldo Benifei per il contributo che ha dato alla liberazione del nostro paese e per la generosità con cui ha testimoniato fino all’ultimo i valori della Resistenza negli incontri con i ragazzi delle scuole, offrendo alle nuove generazioni un esempio indimenticabile di coerenza e passione politica.
La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Livornese – La Federazione Anarchica Livornese è vicina all’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti in lutto per la scomparsa di Garibaldo Benifei. Ricorda la comune battaglia contro il regime fascista, che riunì persone di diverse tendenze politiche, e la tenace e lucida opera di testimonianza e divulgazione delle ragioni dell’antifascismo che lo ha visto impegnato fino all’ultimo. Esprime le proprie condoglianze alla moglie Osmana e alla famiglia tutta.
Istoreco – Garibaldo ci ha lasciati. Adesso siamo un po’ più soli. L’Istoreco (Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nella Provincia di Livorno) di cui era Presidente onorario l’ha avuto al suo fianco fin dai primi momenti della sua costituzione. Ci appoggiava, ci spronava, ci sosteneva. Vedevamo in lui un esempio da seguire perché Garibaldo era uno di quei “maestri” di vita che qualche volta, non molte, possono incrociare la tua, la nostra strada. Antifascista negli anni bui e pericolosi del ventennio, carcerato da quel regime immondo che per un ventennio ha appestato l’aria degli italiani, resistente, militante e quadro del Partito comunista le cui sorti Garibaldo volle seguire anche dopo il suo scioglimento. Nell’ultima parte della sua vita, che è stata per fortuna per tutti noi, lunga ed operosa, si è speso tantissimo per i giovani. Ed era molto bravo in questo. Gli veniva naturale. Aveva una casa piena non solo dei figli ma anche delle nipoti e pronipoti che lo adoravano ed a loro, ai figli ma soprattutto alla sua compagna Osmana va il nostro abbraccio. Ma sono sicuramente vicini al loro dolore anche tutti i ragazzi che ha avvicinato nelle scuole portando la testimonianza della sua lunga vita, della coerenza dei valori a cui si era ispirata, perché tutti quei ragazzi l’hanno apprezzato e talvolta anche amato. Ma Garibaldo Benifei ci farà compagnia ancora, a lungo, ed anche dopo le generazioni che l’hanno conosciuto, perché con la sua figura, la sua storia, il suo colloquio lieve e sommesso, spesso anche arguto ed ironico, sarà possibile tessere il colloquio della memoria, quello che permette a chi resta di trovare bussole per orientarsi, di non sentirsi solo su una strada impervia perché la democrazia per la quale Garibaldo ha lottato, la sua Costituzione, la sua tenuta civile sono anche oggi in difficoltà. Ricordiamoci di lui quando saremo stanchi ed avremo voglia di mollare perché Garibaldo non l’ha mai fatto durante tutti i suoi 103 anni di vita.
Il presidente della Regione Enrico Rossi –“Muore Garibaldo Benifei, partigiano livornese e simbolo dell’antifascismo italiano. Aveva combattuto tanto, pagando con torture e carcere la ricerca della libertà. Domani – scrive Rossi sul suo profilo facebook – per Livorno non sarà un 25 aprile come gli altri. Ma la Toscana, grazie a donne e uomini come lui, resterà antifascista per sempre!”.
Il Comune di Collesalvetti – Il Comune di Collesalvetti esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Garibaldo Benifei. Da oggi Livorno rimane orfana del più importante esponente della cultura democratica e antifascista. La sua è stata una vita spesa contro il fascismo, prima da partigiano nella Resistenza, poi per trasmettere i valori fondanti della nostra Costituzione, soprattutto ai più giovani.
Il suo ricordo e il suo insegnamento accompagneranno per sempre la nostra comunità, che farà tesoro dei suoi insegnamenti e delle sue esperienze di vita.
Il cordoglio dell’Anpi – Incredulità : no, Garibaldo non può essersene andato. Domani, sotto il bassorilievo del partigiano, lo rivedremo ancora apporre la corona e poi,in Comune, ascolteremo ancora la sua testimonianza, espressa con l’ abituale pacatezza. Sgomento : sì, Garibaldo ci ha lasciato. Domani sotto il bassorilievo del partigiano, non sarà accanto a noi, non ascolteremo più le sue parole. Non è facile trovare le parole per una perdita che è prima di tutto personale : intere generazioni lo hanno conosciuto nel suo instancabile impegno nelle scuole cittadine, specialmente i bambini con cui sapeva dialogare e che pendevano dalle sue labbra quando raccontava episodi della sua vita o spiegava la Costituzione. Tante donne e tanti uomini livornesi oggi hanno perso una persona che avevano conosciuto, a cui si erano stretti con affetto, di cui avevano condiviso i ricordi. Garibaldo per loro è un volto, una voce che quando erano piccoli, ha detto la parola che li ha fatti crescere migliori. Perché Garibaldo in quest’ ultimo mezzo secolo ha fatto della sua vita una continua testimonianza di libertà , di democrazia, di giustizia, di solidarietà . Saldamente legato a questi valori, li ha saputi rinnovare continuamente innervandoli nei problemi della società presente : per questo i giovani lo ascoltavano non solo con il rispetto dovuta al suo passato, ma con l’ interesse verso chi sta guardando al loto futuro. Osmana, il nostro abbraccio, l’ abbraccio di una città intera, ti dia qualche sollievo in queste ore dolorose.
Il presidente della Provincia Franchi – “La sua vita rimarrà un limpido esempio di dedizione ai valori della Resistenza e dell’antifascismo, che con grande lucidità e perseveranza ha sempre difeso fino agli ultimi giorni. Costante è stato l’impegno, insieme alla moglie Osmana, per diffondere la conoscenza delle lotta partigiana fra i giovani. Il suo insegnamento rimarrà per tutti noi un prezioso bagaglio che ci accompagnerà nella nostra vita quotidiana e che dovremo onorare mantenendone accesa la memoria. Domani, 25 Aprile, nelle celebrazioni dell’ Anniversario della Liberazione, ricorderemo la figura di Garibaldo, che non ha mai mancato di essere presente in questa giornata per festeggiare con passione i valori della Democrazia e della Libertà, per i quali ha lungamente lottato e che ha onorato con una vita esemplare. A tutta la famiglia Benifei giungano a nome mio e del Consiglio Provinciale, le più sincere condoglianze”. La Provincia sarà presente alla camera ardente con il Gonfalone.
Cna – La Cna provinciale di Livorno si unisce al dolore della famiglia e della città intera per la scomparsa di Garibaldo Benifei, testimonianza autentica di quei valori che hanno permesso il nascere della democrazia in Italia e non solo di cui anche l’associazionismo è espressione ed elemento fondante; a tutti noi il compito di continuare anche in sua memoria a difendere questo bene prezioso senza mai darlo per scontato.
Monsignor Giusti – Monsignor Simone Giusti e la Diocesi di Livorno si uniscono al dolore della famiglia Benifei per la scomparsa del caro Garibaldo, proprio in prossimità del 25 aprile, Festa della Liberazione.
Un uomo, Garibaldo, che ha contribuito a risollevare la nostra città dalle macerie nell’immediato dopo guerra; simbolo dell’anti- fascismo che fino a poco tempo fa portava avanti i propri ideali dedicandosi alle nuove generazioni, facendo loro conoscere la sua vita di ex partigiano ma soprattutto l’importanza dei valori di giustizia e libertà.
Don Razzauti – Ci ha lasciati Garibaldo Benifei: alla vigilia del 25 Aprile. Anche per la morte ha scelto un giorno particolare. Un uomo piccolo di statura ma grande di levatura morale. Un altro pezzo di Livorno ci lascia; uno tra coloro che hanno contribuito a ricostruire Livorno nel dopo guerra; uno che con la sua presenza continua ci ricordava i valori della Libertà e della giustizia. Grazie Garibaldo per ciò che sei stato e che continuerai ad essere, nella memoria, per ciascuno di noi, per questa Città.
Lorenzo Bacci e Federico Bellandi (Pd) – Da oggi Livorno rimane orfana del più importante esponente della propria cultura democratica e antifascista. La scomparsa di Garibaldo Benifei ci lascia profondamente addolorati e commossi. Una vita spesa contro il fascismo, prima da partigiano nella Resistenza, poi a trasmettere i valori fondanti della nostra Costituzione, soprattutto ai giovani. Non esistono sufficienti parole per descrivere tutto quello che Garibaldo Benifei ha rappresentato per la nostra comunità. Faremo tesoro dei suoi insegnamenti e delle sue esperienze di vita.
Cgil Livorno -La Cgil provincia di Livorno esprime il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di una grande figura simbolo della Resistenza. La perdita di Benifei alla vigilia della liberazione ci impegna ancora di più nella divulgazione della storia della libertà.
Circolo Pd Ardenza La Rosa – E’ venuto a mancare Garibaldo Benifei ex partigiano, compagno, antifascista e sopratutto profondamente democratico.
E’ una profonda perdita che colpisce tutti noi, la comunità del nostro quartiere e l’intera città.
Siamo vicini alla moglie Osmana e a tutta la famiglia a cui esprimiamo le nostre condoglianze.
Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) – Garibaldo Benifei ha rappresentato per la città la memoria storica, un testimone prezioso della Livorno antifascista e della Resistenza.
Garibaldo ha permesso di far vincere Libertà e Democrazia in Italia e a Livorno.
Sel Livorno non dimenticherà mai la sua azione e la sua lotta per una società più equa e solidale.
La Federazione Provinciale di Livorno e il Circolo Sel Franca Rossi di Livorno piange la scomparsa del Compagno Partigiano Garibaldo Benifei.
Garibaldo ha rappresentato per la città la memoria storica, un testimone prezioso della Livorno antifascista e della Resistenza e grazie alla sua lotta se in Italia ha vinto le parole Libertà e Democrazia.
Sel Livorno non dimenticherà mai la sua azione e la sua lotta per una società più equa e solidale.
Buongiorno Livorno – Buongiorno Livorno saluta Garibaldo Benifei, miglior testimone diretto della lotta partigiana e antifascista, scomparso all’alba di stamani: una vita intera rivolta all’impegno e alla dedizione verso la narrazione e la salvaguardia dei valori della Resistenza e della libertà. Per un amaro scherzo del destino, Garibaldo ci lascia alla vigilia del settantesimo anniversario della Liberazione. Questo aumenta ancora di più la responsabilità di ogni persona, delle Associazioni e delle Istituzioni di impedire che il tempo favorisca l’oblio e la corrosione di quei principi e di quelle esperienze fondamento della nostra Costituzione e della nostra Repubblica.
Un caloroso abbraccio alla moglie Osmana e ai parenti tutti.
Stefano Romboli, presidente Direttivo di Buongiorno Livorno
Rifondazione Comunista – Rifondazione Comunista si associa al lutto dei familiari e dell’intera cittadinanza per la scomparsa di Garibaldo Benifei. Generazioni di livornesi hanno conosciuto il suo impegno democratico e antifascista e la sua passione nel comunicare i valori della Resistenza. Questo 25 aprile, nel celebrare la Liberazione e i partigiani, volgeremo un pensiero speciale a Garibaldo: ci hai lasciati, ma gli ideali per i quali hai lottato rimangono. Sta a noi e alle nuove generazioni tenere vivi i tuoi valori, i valori della Resistenza antifascista da cui sono nate la Repubblica e la Costituzione.
La segreteria della federazione livornese di Rifondazione Comunista
Partito Socialista- Il Partito Socialista italiano piange la scomparsa di Garibaldo Benifei, figura esemplare di dedizione ai valori della democrazia e dell’antifascismo, testimonianza ed esempio per tutti. Ci ha lasciato alla vigilia del 70° anniversario di quella Liberazione che dobbiamo a persone come lui, partigiani, compagni, cittadini, che non hanno esitato di fronte alle barbarie della dittatura, persone che hanno posto la propria vita al servizio della lotta per più alti ideali di libertà. Dobbiamo pertanto molto a Garibaldo, alla sua passione, al suo coraggio, a quanto ha saputo dare alla città di Livorno di ieri e di oggi, proseguendo sempre instancabilmente a tenere in vita anche tra le nuove generazioni quei valori di cui è stato così grande ed indimenticabile testimone.
Si – Toscana a Sinistra – E’ scomparso alla vigilia del giorno a Lui più caro, quello di una data storica che ha sancito la Liberazione dell’Italia dalla tirannia nazifascista. Garibaldo Benifei era il Partigiano più vecchio d’Italia, uno dei simboli della Resistenza livornese. Ricordarlo con toni originali non è certo facile; si rischia sempre di cadere nella retorica, e questo non renderebbe giustizia ad un Uomo che ha consacrato la sua vita alla lotta per la libertà e la democrazia. Gli aneddoti sulla sua figura si sprecano. Persona sempre disponibile, gioviale, un vero inno alla vita che non ha mancato fino all’ultimo di rappresentare cercando di trasmettere alle giovani generazioni quei valori che hanno contraddistinto l’intero percorso della sua vita.
Credeva nella partecipazione a tal punto da ripetere spesso quel suo “partecipo finché ci sono”. Nella società di oggi, dove l’individualismo dilagante ha portato alla disgregazione della stessa coesione sociale, è un messaggio che non può essere ignorato. Vogliamo ricordarlo per l’attualità del suo modo di vedere la vita di comunità. Per quella sua voglia di non cedere mai di fronte alle avversità. Sentiamo il dovere di ringraziarlo in un modo speciale, cercando soprattutto di non lasciar cadere i suoi insegnamenti. Ci proveremo.
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