“Basta circhi con animali”. Stop dalla Regione. Pioggia di reazioni
di admin
“Libertà e rispetto per la vita, senza infliggere prigionia o sofferenza ad alcun tipo di animale” questa una delle tematiche principali sottolineate nella Mozione n.673 del 2 Ottobre 2013 del Consiglio Regionale Toscano e che è stata approfondita da un numeroso gruppo di associazioni animaliste riunitesi a Livorno, all’interno della Circoscrizione 4.
Gruppo Antispecista Toscano, Animalisti Italiani, Lav, Liberazione Animale, Irriducibili Toscani, animAnimale e Liberi Tutti Onlus Carrara. Questi nel dettaglio i gruppi presenti che hanno sottolineato quanto, secondo loro, siano diventati assurdi ed inutili gli spettacoli circensi che coinvolgono gli animali, quanto sia inconcepibile in una società evoluta come la nostra che si ricorra ancora alla sopraffazione e all’umiliazione del più debole, solo per il divertimento altrui.
“Voglio specificare che non siamo assolutamente contrari ai circhi – è intervenuto Fabio Serrozzi, attivista che ha partecipato alla liberazione dei cuccioli di beagle dall’azienda Green Hill – l’attività circense è meravigliosa, ma gli animali, anche se vengono tenuti in condizioni “accettabili”, non devono stare lì. I loro habitat naturali sono sconfinati, non certo minuscoli box o sballottati da una parte all’altra e costretti ad essere ridicolizzati”.
“Nei bollettini ufficiali della Regione Toscana, viene specificato che la detenzione degli animali nei circhi viene considerata non idonea anche da riconosciute autorità scientifiche, come la British Veterinary Association – ha spiegato Viviano Voliani di Animalisti Italiani – che ritiene che i bisogni relativi al benessere degli animali selvatici/esotici non possano essere soddisfatti nell’ambiente dei circhi itineranti”.
“Gli animali vengono addestrati da cuccioli con punteruoli di ferro, fruste e bastoni, in modo da associare terrore alla figura umana – ha spiegato Brunetta Tori di animAnimale – vengono lasciati senza cibo e premiati con lo stesso. Si crea un rapporto nel quale l’uomo è il carceriere, da cui dipendono interamente e che se non obbediscono, oltre alla punizione fisica, ci sarà anche quella dell’assenza di nutrimento. Una vera barbarie”.
Sempre il Consiglio Regionale definisce “il divieto di detenzione degli animali nei circhi, una scelta di civiltà”. Viene citato anche l’articolo 4 della Dichiarazione Universale dei diritti degli animali, proclamata il 27 gennaio 1978 a Bruxelles, dove si recita che “ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico” e nell’articolo 10 “nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo; le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano gli animali sono incompatibili con la dignità animale”. Si sottolinea con la legge 7 febbraio 1992, n.150, che tratta il commercio e la detenzione di animali in via d’estinzione, quanto sia raccomandato “che non vengano più detenute le specie in via d’estinzione o il cui modello gestionale non sia compatibile con una struttura mobile quali: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci”.
“La cosa che sconvolge di più è che alcuni bambini pensano che gli animali siano finti – ha aggiunto Claudia Corsi di Irriducibili Toscani – se il messaggio che ricevono è quello di divertimento legato alla sofferenza o alla costrizione animale, anche da adulti, è probabile che resteranno insensibili e perderanno quell’empatia innata che dovrebbero avere nei confronti di altri esseri viventi in difficoltà”.
I vari gruppi suggeriscono inoltre di effettuare una corretta informazione nelle scuole, in modo da rendere i bambini più consci e consapevoli sull’effettive condizioni di vita in cui vivono nei circhi, delfinari ecc.
“Già lo scorso anno avevamo presentato in Consiglio una modifica in materia, ma purtroppo non è stata considerata”, ha aggiunto Ramona Rossi, animalista e membro della lista civica Città Diversa.
“Quello che ci auguriamo – conclude Voliani – è che le Amministrazioni si adeguino prontamente a ciò che la Regione ha proferito, cioè che si renda effettivo il divieto di attendamento di circhi o di spettacoli viaggianti con esemplari selvatici o esotici al seguito” .
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