Baldari: “Avanti con le aree pedonali”
“Pedonalizzare si può, anzi si deve. Lo ribadisco anche alla luce di quanto emerso in sede di Commissione Consiliare con l’audizione della Confesercenti. E’ questo il messaggio che intendo rivolgere alla mia città per un rinnovato contesto urbano e commerciale. La sfida di questa Amministrazione è puntare infatti ad una valorizzazione del centro cittadino per aumentarne la competitivà e l’attrattività rispetto alla grande distribuzione e questo lo si raggiunge anche limitando il traffico e creando isole pedonali, spazi pubblici di qualità, dove i cittadini possono liberamente passeggiare, socializzare, fare shopping. Ci arriveremo a questo obiettivo”, parole forte e chiare quelle dell’assessore al commercio Paola Baldari.
“L’Amministrazione – continua – sta lavorando a livello di più assessorati in questa direzione con l’intento di portare avanti una rinascita del tessuto urbano livornese. La pedonalizzazione può solo portare vantaggi al turismo e al commercio perché aumenta la vivibilità della città in termini qualitativi. Alle lecite preoccupazioni di tanti commercianti che temono una riduzione del flusso dei clienti a fronte della chiusura al transito veicolare, rispondo con convinzione che la pedonalizzazione può solo portare vantaggi ai commercianti; qualificati studi scientifici, come ho detto, lo attestano. Uno studio realizzato dal Politecnico di Milano su via Paolo Sarpi, cuore della Chinatown meneghina, documenta infatti l’efficacia della scelta di chiusura. Da asse viario, una volta trasformato in strada pedonale con pista ciclabile e aiuole verdi ai lati, la via è diventata punto di riferimento per la movida alternativa e l’happy hour; e gli stessi negozi, da squallidi grossisti in spazi anonimi, si sono via via trasformati in venditori al dettaglio con un notevole aumento del commercio di qualità. Così è stato, o meglio è in atto, nel centro storico di Palermo dove la chiusura di via Maqueda convince sempre di più. Qui ben 103 commercianti su 104 complessivi hanno presentato una petizione con la richiesta esplicita di rendere la strada pedonale 24 ore sette giorni su sette”.
L’assessore continua poi parlando della città: “Gli esempi del resto sono tantissimi ed anche sotto i nostri occhi. La stessa via Ricasoli, sono convinta, dopo anni di pedonalizzazione non tornerebbe più indietro con la riapertura al traffico, con la strada intasata dalle auto sotto una cappa di smog. Nella stessa via Cambini, in soli 50 metri di pedonalizzazione, aumentano gli esercizi commerciali. La convinzione della necessità di realizzare aree pedonali in città è diffusa, certo il percorso per arrivare a ciò è lungo e complesso”.
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