Autobus, biglietti introvabili a bordo. La nostra indagine

Sul link in fondo all’articolo il nostro VIDEO-SERVIZIO a bordo degli autobus cittadini e le foto della protesta in piazza degli autisti

LO SFOGO DI UN LETTORE: NON E’ GIUSTO PER CHI PAGA L’ABBONAMENTO – LEGGI

E’ stato un “tweet” della stessa compagnia Ctt Nord, postato alle 23 circa di ieri 6 dicembre, ad annunciare l’accordo sul contratto integrativo dopo l’incontro in prefettura terminato intorno alle 22. Oggi, sabato 7 dicembre, gli autobus sono dunque tornati a circolare.
L’accordo raggiunto nella tarda serata di ieri porterà a ripristinare il vecchio contratto integrativo (quindi senza il taglio dei 250 euro) fino al 31 gennaio. Nel mentre l’azienda e i sindacati si siederanno nuovamente al tavolo delle trattative con lo scopo ben preciso di raggiungere entro la fine di febbraio l’accordo per un nuovo integrativo.
Ieri 6 dicembre un’astensione dal lavoro senza preavviso aveva provocato notevoli disagi ai cittadini. Alla base della protesta c’era appunto la disdetta dei contratti integrativi e la conseguente applicazione dei contratti di secondo livello in vigore alla ex Clap di Lucca che hanno determinato una decurtazione sugli stipendi pari a circa 200-250 euro.
Gli autisti del Ctt nord avevano occupato la sede del Ctt Nord e ieri pomeriggio hanno sfilato in un corteo con tanto di fumogeni e petardi fin sotto le porte del Comune. Alcuni disagi alla viabilità regolata dalle forze dell’ordine.

L’INDAGINE SUI BIGLIETTI INTROVABILI
Il biglietto sull’autobus? Impossibile o quasi. Ecco cosa emerge da una nostra indagine effettuata questa mattina a seguito di numerose segnalazioni dei lettori che parlano, appunto, della difficoltà di acquistare un biglietto a bordo dei mezzi.
Tra le 11 e le 11,40, in via Grande, il nostro cronista è salito su 5 mezzi e su tutti e 5 non siamo riusciti a “comprare una corsa”. Addirittura sul “4”, su cui siamo saliti alla fermata davanti a Zara, e che porta a Colline, alla domanda: “Vorrei acquistare un biglietto?” l’autista ha risposto che non lo aveva, ma che potevamo comunque salire: “Non rischiamo la multa?”, abbiamo risposto.  “Se viene il controllore ci penso io”. E così ci siamo fatti la nostra bella corsa senza sborsare un euro (anzi un euro e mezzo, il costo di un biglietto).
Stessa solfa sull’1R. Siamo saliti, abbiamo chiesto un biglietto e ci è stato risposto che non era disponibile ma che potevamo comunque fare la corsa. Idem per il “2”. “Salga pure, se viene il controllare ci penso io”.
Sul “2R”, addirittura, ci siamo imbattuti in un caso singolare. L’autista ha detto che potevamo pagare ma non aveva il resto a cinque euro. “Se ce li ha spiccioli va bene”, ha detto. Noi abbiamo chiesto: “Ma allora i biglietti li faccio al tabaccaio o in edicola?”. E lui ha annuito. Così siamo scesi dal mezzo. Infine, abbiamo “preso” il “6”. Anche in questo caso niente biglietto. “Signore, scenda e lo compri al tabaccaio”.

LA RISPOSTA DI CTT NORD
Le segnalazioni pervenute dai clienti, con dati oggettivamente riscontrabili tali da risalire al diretto responsabile, hanno visto da parte dei responsabili aziendali l’avvio della procedura disciplinare interna prevista in questi casi. È stata anche intrapresa un’attività di monitoraggio supplementare per verificare con il personale addetto l’esatta portata del fenomeno. Nonostante tale situazione potrebbe essere relazionabile alle azioni di protesta poste in atto da alcuni lavoratori a seguito la cessazione dei contratti integrativi di secondo livello di Livorno e Pisa, permane l’interesse dell’azienda a porvi fine quanto prima, allo scopo di evitare ulteriori disagi ai passeggeri e per non vanificare gli sforzi nella lotta all’evasione.

 

 

 

 

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