Asa, stop alle polemiche largo ai nuovi progetti

di admin

Una conferenza per mettere in luce i progetti d’investimento e le nuove opere in corso di realizzazione, ma anche per far chiarezza in merito alla questione “conguaglio” tirata in ballo nei giorni scorsi da Confindustria. Questi i principali temi che sono stati trattati dai vertici di Asa senza nascondere un filo d’amarezza e di polemica. “Non vogliamo dilungarci troppo nel discutere con una categoria da cui proprio non ci aspettavamo di ricevere tali critiche – ha commentato il presidente Fabio Del Nista – preferiamo invece far sapere ai cittadini cosa stiamo facendo in termini d’investimento reale”.
Fra i principali investimenti illustrati minuziosamente dal direttore generale Michele Caturegli spicca il miglioramento del depuratore. L’acquedotto livornese si basa su un sistema separato duale, ossia che divide le acque nere da quelle bianche, che poi confluiscono nel depuratore. Fu uno dei primi in Europa ad entrare in funzionamento fin dal 1936, rimodernato infine nel 1971. Ad oggi, il depuratore ha una portata media di 40.000 mc/g, che arriva a toccare gli 80.000 mc/g in tempi di pioggia. Gli interventi di miglioramento comprenderebbero una riduzione dell’impatto visivo, acustico e odorigeno ( specie nella zona dei fanghi presso l’inceneritore), un miglioramento d’efficienza e della capacità depurativa e la produzione di 2 Mmc/a d’acqua microfiltrata di alta qualità destinata allo sviluppo delle aree portuali, industriali ed artigianali nonché per la rete urbana duale.
Il costo stimato per la realizzazione di questi interventi si aggirerebbe sui 10.000.000 euro, divisibili in due lotti : il primo da 7.000.000 € ed il secondo da 3.000.000 €. Il maggior carico di queste spese spetterebbe ad Asa con 6.000.000€, mentre 1.600.000€ proverebbero dai Fondi FAS della Regione. Ne rimarrebbero da finanziare 3.000.000 “che se gli industriali avessero almeno la volontà d’investire, male non sarebbe, visto che l’acqua è necessaria per tutti” ha commentato ancora Del Nista. Fra i progetti realizzati dal 2008 al 2013, figurano la potabilizzazione, l’aumento dell’acqua disponibile, l’autonomia idrica delle isole, il potenziamento della rete e la raccolta e depurazione delle acque reflue, ricordando che l’azienda serve 33 comuni, corrispondenti a 360.900 abitanti, di cui 160.000 solo a Livorno.
Per quanto concerne il “famoso” conguaglio, il consigliere delegato e legale rappresentante Ennio Marcello Trebino chiarifica la situazione “ Esiste una formula fissa, deliberata dall’autorità nazionale a cui dobbiamo necessariamente sottostare. Al contrario di Eni che è privata, per cui può scegliere le sue tariffe, noi sottostiamo ad indicazioni pubbliche obbligatorie.”
Questa la formula: Tariffa ( €/m cubi) = Totale costi/volume di acqua che si prevede di vendere.

Volume d’acqua che si prevede di vendere – Tramite conguaglio quindi vengono ammortizzate le cifre che sono state destinate agli investimenti nei due anni precedenti. Per quanto riguarda ciò che Asa deve riavere dalla ex Ato dal 2008, dopo diverse sollecitazioni, grazie ad una delibera nazionale, è finalmente possibile il recupero della somma, che verrà distribuita su tutte le fatturazioni delle utenze civili e non. “Abbiamo creato un Fondo Sociale per quelle famiglie che hanno difficoltà di pagamento – ha concluso il consigliere delegato Alessandro Fino – siamo comunque pronti al dialogo, per cercare di venire incontro alle situazioni più particolari. Purtroppo come già ripetuto, le tariffe sono semplici calcoli matematici imposti, inoltre per non creare ulteriori malintesi, ci tengo a sottolineare che le acque industriali sono escluse dalle tariffe civili, in quanto non potabili”.

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