Acqua, 9 aumenti in bolletta. Asa: ecco perché
Stanno arrivando nelle case dei livornesi in queste settimane le bollette dell’acqua (leggi qui installate 106 fontanelle in città). E non è difficile immaginare la sorpresa trovandosi tra le mani, oltre che il classico bollettino in scadenza il 15 settembre, la lettera, con tanto di elenco dei progetti realizzati, in cui Asa spiega in sostanza che deve recuperare gli investimenti fatti sulla rete, nel 2008, 2009, 2010, per un totale di 18,8 milioni di euro e che per questo per le prossime nove bollette ci sarà un importo maggiorato.
Pochi euro – per molte famiglie si parla di circa 10 euro in più – a ogni trimestre ma tanto basta per aver scatenato la rabbia dei lettori. In molti ci hanno segnalato questa “novità”, reclamando una spiegazione. Va detto che nella lettera sono ben illustrati le ragion di questa operazione, così come sul sito web di Asa che apre l’home paghe con: “Abbiamo investito molto e dobbiamo continuare a farlo”. “Per garantire acqua di qualità e servizi di depurazione che mantengono pulito il nostro mare, dal 2008 al 2013 abbiamo dovuto realizzare interventi e grandi progetti con un investimento complessivo di 92 milioni di euro. Un impegno economico oneroso reso necessario dalla vastità e complessità del territorio che comprende i 33 comuni serviti da Asa. Per mantenere e migliorare questi livelli di servizio è fondamentale prevedere ulteriori investimenti nei prossimi anni. Perché questo sia possibile è ora necessario recuperare “a conguaglio” quanto abbiamo anticipato negli anni passati. Lo faremo rateizzandolo in bolletta nel modo più leggero possibile. La quota recuperata sarà di circa 18,8 milioni di euro che costituiscono una parte degli investimenti realizzati nel 2008, 2009, 2010”.
La legge prevede il recupero dell’intera somma nell’arco di un anno. Asa però, per consentire il minor impatto possibile sull’utenza, ha deciso di diluire il recupero complessivo fino al dicembre 2016, spalmato appunto su 9 bollette. Pagheranno il conguaglio tutti coloro che usufruivano dei servizi già nel 2012. Per chi non utilizza l’acqua dell’acquedotto comunale, l’importo sarà calcolato sulla fatturazione per i servizi di fognatura e depurazione.
Inoltre, per aiutare le categorie sociali meno abbienti, Asa ha previsto di dedicare uno stanziamento di 600.000 euro (ampliabile fino ad un massimo di 800.000 euro) per tutta la durata del piano di recupero da assegnare ai Distretti Sociali che contribuiranno al pagamento delle bollette del servizio idrico dei cittadini appartenenti alle fasce di reddito più basse.
Riproduzione riservata ©