Angela&Roberto, quando passione è musica. Intervista

di Sandra Mazzinghi

Domenica 12 aprile, alle 16, al Circolo Musicale Galliano Masini (piazza Manin 8) si terrà un concerto per piano e clarinetto con fantasie celebri di Verdi, Bellini, Mozart e Rossini. Protagonisti di questo pomeriggio all’insegna della musica saranno i musicisti livornesi Angela Panieri al piano e Roberto Fiorini al clarinetto.  Il concerto è a cura del Circolo Amici dell’Opera Galliano Masini.
(Per informazioni: 0586-89.90.43)
Abbiamo incontrato Angela e Roberto per curiosare un po’ sulla loro attività artistica.

Il primo strumento che hai suonato?
Angela: il pianoforte.
Roberto: ho iniziato con la chitarra, ma ero davvero negato e la “fortuna” mi ha aiutato, un giorno, mentre, correndo a lezione in ritardo, sono scivolato sul pavimento e sono caduto sopra lo strumento… poi grazie alla rinascita della banda paesana, a Bibbona, dove abitavo prima, per merito di un “musicante” a cui devo tutto, Bosco Bogi, ho iniziato a suonare il clarinetto “piccolo”, come faceva da giovane il mio nonno, e un anno dopo ero già al “Mascagni”, avevo dodici anni.
 A che età?
A: A sei anni.
R: A dieci anni.
 La prima volta che hai visto Roberto/Angela, cosa hai pensato?
A: Che doveva essere un tipo molto serio e in gamba… poi conoscendolo ho capito che era anche molto simpatico e scherzoso.
R: Ci siamo conosciuti a un corso di perfezionamento tenuto dal Maestro Riccucci, e quando abbiamo suonato ho subito sentito che era brava e ho scoperto poi che ha anche un bel caratterino! Ho sempre considerato Angela una musicista con le idee molto chiare e poter suonare con persone determinate e decise è importante.
 Il primo applauso tutto per te? Emozioni…
A: Il mio primo concorso pianistico… non sapevo cosa pensare in realtà… forse preoccupazione, adrenalina, ma quando mi hanno premiata ero soddisfatta.
R: A parte i saggi all’Istituto “Mascagni” (che per me erano un tormento e dei quali non mi sono mai goduto gli applausi, perché ero estremamente timido, quasi a livello patologico!) ricordo un concerto “liberatorio”: il quintetto K581 di Mozart (con quartetto d’archi) che per me fu “la luce” perché capii davvero che cosa voleva dire suonare. L’applauso fu vero e appagante: peccato che sia successo molti anni dopo il diploma al “Mascagni”… non ho mai capito se mi sono svegliato tardi o se sono stato represso presto…
 Per il concerto di domenica prossima: Verdi, Bellini, Mozart e Rossini. Come mai questa scelta?
A: Lo scorso anno durante il Livorno Music Festival (iniziativa livornese nella quale lavoro da 4 anni come maestro collaboratore della classe di clarinetto nel corso di Giovanni Riccucci), Roberto mi ha proposto di lavorare su una fantasia operistica, in particolare sul “Rigoletto”. E’ stato amore a prima vista poiché personalmente amo la lirica e lavoro spesso con cantanti d’opera. Abbiamo quindi deciso di mettere su un intero concerto su fantasie d’opera per clarinetto e pianoforte.
R: Questo repertorio è spesso dimenticato, anzi direi, “snobbato” dai clarinettisti che preferiscono cose più “nobili” (per così dire….) tipo le sonate di Brahms, oppure Mozart o Weber, su cui si filosofeggia spesso anche troppo. Ritengo che queste “rivisitazioni” siano, invece, più fresche e rispecchino pienamente lo spirito dell’opera, anche se sono dei “condensati” . Il pubblico li conosce perché l’opera fa parte della nostra cultura.  In più sono sì impegnativi, perché pieni di “fioriture” (lo schema è quello dell’aria celebre, che viene poi ripetuta con variazioni piene di scale, arpeggi e salti) ma anche divertenti da suonare: mi sembra di essere un cantante lirico e questo mi piace. Angela invece fa tutta l’orchestra e vedo che si diverte moltissimo!
Un sogno: dove ti piacerebbe suonare se tu potessi scegliere? Puoi decidere tra i più bei teatri…
A: Ce ne sono diversi… forse alla Staatsoper di Vienna.
R: Mi accontenterei di un concerto al Mozarteum di Salisburgo, magari suonando proprio il quintetto K581 di Mozart… ma sono un tipo pratico e mi accontenterei anche solo del Goldoni, qui a Livorno, se solo fosse più accessibile non solo a me, ma a tutti i bravi musicisti livornesi, magari…
Un altro sogno: con chi ti piacerebbe suonare.
A: Con Martha Argerich, grandissima pianista e persona… è il mio sogno da sempre.
R: Mi piacerebbe suonare il trio di Brahms con Angela e Giovanni Sollima, il violoncellista: l’ho visto recentemente al Goldoni ed è di quei musicisti ai quali  “la musica sembra uscire dalla testa e dal corpo” mentre suona… formidabile.
Oltre alla musica, un’altra tua passione?
A: La buona tavola, soprattutto la cucina toscana!
R: Sono appassionato di corsa a piedi, faccio agonismo e oltretutto mi aiuta moltissimo per il controllo del fiato.
Prossimo progetto?
A: continuare a far musica bene, nonostante i tempi che
R: A parte una mezza maratona a Lucca il 3 maggio (la sera ho un altro concerto con Angela ma ce la dovrei fare…) vorrei studiare per imparare ancora di più.
Hai un portafortuna che ti porti ogni volta che suoni?
A: No… cerco però di avere sempre 10 minuti di concentrazione prima di suonare
R: Nessun portafortuna, non credo a queste cose.
Un saluto ai nostri lettori….
A: Venite numerosi domenica 12 Aprile (e domenica 3 Maggio, replica del concerto). Livorno è una città che ha molto da dire, giovani che sanno fare in molti campi e mestieri… bisogna solo saper ascoltare e partecipare!
R:invito i lettori a venire a sentirci perché passeranno del tempo divertendosi e conoscendo un repertorio musicale interessante.

In allegato il programma di domenica 12 aprile e la biografia di Angela Panieri e di Roberto Fiorini.

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