Al via la raccolta porta a porta anche a Colline
Da maggio partirà il porta a porta a Colline e nel corso del 2016 sarà allargato ai quartieri di Antignano, Banditella e Montenero Basso. Coinvolte 30.000 persone
“Aumenteremo il servizio di raccolta porta a porta senza che vi sia alcun rincaro. Nel 2016 infatti prevediamo una entrata che ricalca esattamente quella del 2015, ovvero 35 milioni e 700 mila euro”. A dirlo, in seconda commissione consiliare durante la presentazione del piano tecnico finanziario di Aamps, è stato l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti. La prima novità è che da maggio partirà il porta a porta a Colline e nel corso del 2016 il servizio sarà allargato ai quartieri di Antignano, Banditella e Montenero Basso, arrivando in questo modo a “coprire” 30.000 persone. L’obiettivo da raggiungere nel 2017, fa sapere ancora l’assessore, sarà quello di eliminare i cassonetti in tutta la città. Tuttavia, sostiene l’assessore all’ambiente Vece, il servizio andrà rivisto: “Per come è stato portato avanti fino a oggi non si può dire che abbia funzionato, soprattutto perché è stato fatto a macchia di leopardo”.
Il dibattito – “Presentare il piano tecnico senza che ci sia un progetto industriale a corredarlo ritengo che sia una cosa monca, fuori da ogni linea di programmazione – è il commento che viene da Marco Cannito (Città diversa) – Penso che sia inutile poi fare la raccolta in una porzione limitata della città, un sistema che diventa vantaggioso solo se riguarda almeno il 60-70% del territorio”. Nicola Meschinelli, M5S, prova a parare il colpo: “Stiamo lavorando, se siamo arrivati in ritardo è perché l’ex assessore Gordiani non ha fatto nulla e per quanto ci riguarda è stato un errore sceglierlo”. “Non accetto che ogni volta venga attaccato ingiustamente l’ex assessore – è invece la posizione di Giuseppe Grillotti (Livorno libera) – chiederò che venga ascoltato in commissione”. D’accordo col consigliere Grillotti per richiedere l’audizione dell’ex esponente della giunta Nogarin è anche Cristina Bini (Pd). Mentre sia Pietro Caruso (Pd) sia Andrea Raspanti (BL) hanno puntato il dito contro la parte del piano tecnico finanziario che tratta la salvaguardia occupazionale dei lavoratori e il rispetto delle norme contrattuali: “Le cose che si ritrovano qui dentro – è il pensiero di entrambi – sono le stesse di quelle richieste contenute nei documenti presentati a metà marzo dalle opposizioni e che la maggioranza ha bocciato”. Secondo Alessandro Mazzacca (Livorno libera) invece il nuovo piano tecnico finanziario“ non presenta nessuna novità rispetto a quello che fu portato dal vecchio consiglio di amministrazione di Aamps. Aspetteremo quindi di leggere il piano industriale e quello concordatario per dare giudizi”. Dopo il passaggio in commissione, dove il Movimento 5 stelle ha votato a favore, il gruppo di Livorno libera si è riservato il voto in consiglio ed è arrivata la bocciatura di Buongiorno Livorno, Partito Democratico, Città diversa e Forza Italia. Ora il piano tecnico finanziario di Aamps sarà sottoposto alla votazione dell’aula nella sessione di bilancio.
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