Al circolo Masini si parla della “Cavalleria rusticana”

Mercoledì 18 maggio alle 16, 30, al Circolo Masini, il presidente Fulvio Venturi tiene una conversazione su “Cavalleria rusticana” nella ricorrenza della prima rappresentazione del capolavoro mascagnano (Roma, Teatro Costanzi, 17 maggio 1890). Durante l’incontro Venturi illustrerà la genesi e i contenuti di “Cavalleria”. Nell’ottobre 1888 Pietro Mascagni, che in quel periodo risiedeva a Cerignola, decise di partecipare al concorso indetto dalla Casa musicale Sonzogno di Milano per un’opera in un atto e si rivolse ad un amico livornese, Giovanni Targioni Tozzetti per avere il testo da mettere in musica. Mascagni in un primo tempo pensò ad un’opera dal titolo Serafina, tratta dal racconto Marito e sacerdote di Nicola Misasi. Giovanni Targioni Tozzetti suggerì invece di lavorare sulla riduzione della novella Cavalleria rusticana di Giovanni Verga che ha visto recitare nella sua versione teatrale all’Arena Labronica dalla compagnia di Cesare Rossi. Mascagni accettò con entusiasmo l’idea dell’amico (al quale si aggiunse anche Guido Menasci, altro poeta livornese) e così nacque “Cavalleria rusticana. Assolutamente singolare il modo in cui Mascagni e Targioni Tozzetti si scambiarono opinioni e idee, che avvenne attraverso una semplice corrispondenza su cartoline postali. “Cavalleria rusticana” nacque tuttavia non senza altre vicissitudini romanzesche che saranno al centro della manifestazione.

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