Piano del traffico? Errori e contraddizioni

Il Piano del Traffico presentato dall’Assessore alla Mobilità Gordiani in Consiglio Comunale, ufficializzato dalla stampa locale, punta indiscutibilmente a pedonalizzare quasi l’intero centro cittadino.

Ecco le considerazioni dell’Aci scritte dal presidente Traffico e Mobilità Riccardo Heusch-  Senza entrare nel merito delle questioni meramente tecniche, un passo degno di nota delle dichiarazioni rilasciate è quello in cui lo stesso Assessore ammette candidamente di dover ricorrere ai tecnici interni al personale dipendente del Comune poiché il budget ridotto non consente di sostenere i costi derivanti da eventuali consulenze esterne aggiuntive.

Bene pubblico e sprecato. Questa considerazione, conduce ad una duplice riflessione. Prima di tutto, al cittadino livornese viene da chiedersi: “Perché pagare i tecnici del Comune, se questi ultimi vengono sostanzialmente ‘sfiduciati’ a mezzo stampa, vista l’implicita e scontata necessità da parte degli assessorati di doversi per forza puntualmente dotare di un supporto esterno?”.

Il secondo pensiero che sorge spontaneo è collegato: la precedente Giunta Comunale varò il famigerato progetto ‘Pensiamo in Grande’, per la cui ideazione venne ingaggiato un architetto torinese che scese a Livorno con uno stuolo di collaboratori al seguito. Avendo il sottoscritto partecipato personalmente ai vari incontri, peraltro ben condotti secondo un preciso filo logico, anche se sotto il profilo progettuale non certo allineati con la visione dell’Ente, viene da domandarsi: quale sorte ha seguito tutta quella mole di lavoro? Solo tutto tempo sprecato, alla pari dei soldi pubblici dilapidati per pagare l’onorario dei professionisti incaricati?

La contraddizione via Ricasoli. Tornando alla presentazione di Gordiani, si tratta di un restyling della viabilità urbana che a nostro avviso risulta impraticabile nella realtà. Un piano utopico, troppo ambizioso. E parzialmente contraddittorio: almeno per quel che concerne la volontà di riapertura al transito dei mezzi pubblici lungo la centralissima via Ricasoli, attuale punto nevralgico della zona pedonale nonché cuore pulsante dello shopping cittadino. Non si comprende come, a discapito di quanto annunciato a parole dell’Assessore, solo al fine di far risparmiare l’azienda Ctt Nord sui costi di gestione delle linee, l’Amministrazione Comunale punti a uccidere l’unica strada ad oggi veramente pedonalizzata. Tutto questo peraltro dimenticandosi che, soltanto pochi anni fa, sono stati spesi soldi pubblici al fine di ampliare il marciapiede di entrambi i lati, in modo da consentire un più comodo camminamento. Un’operazione che ha inevitabilmente sottratto una sostanziosa porzione della carreggiata, nella quale l’autobus tornerebbero a transitare. In questo modo, si verrebbe a creare una situazione di rischiosa promiscuità tra bus e pedoni, con i frequentatori della via costretti a perdere in fretta l’abitudine di camminare in mezzo alla strada.

Venezia: ZTL notturna ok. Il solo punto di forza del sopra menzionato progetto ci pare invece quello relativo all’introduzione della ZTL notturna nel quartiere Venezia. Sulla carta, appare come la sola scelta giusta, considerata la stringente e innegabile necessità di riqualificazione. Un atto dovuto quello di togliere di mezzo auto e motorini, almeno nelle ore notturne, per una sorta di ‘incompiuta’ che strideva con il fascino antico dello storico. Adesso però, sorge la conseguente necessità di vigilare con estrema attenzione sulle deroghe. I residenti godranno naturalmente del diritto di passaggio e sosta, con le restrizioni imposte da una zona che dovrebbe essere definita pedonale, caratterizzata perciò da limiti di velocità estremamente ridotti (30km/h). Per questo motivo, non guasterebbe anche la parallela installazione di rilevatori tachimetrici.

 

Riproduzione riservata ©