Abbandona 300 chili di polvere di estintore

Rischia l’arresto da 3 mesi a un anno o un’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro il titolare di una ditta antincendio denunciato dalla polizia municipale per non aver smaltito correttamente gli estintori fuori uso di cui era responsabile.
Lo scorso 14 ottobre gli ispettori ambientali di Aamps trovarono, abbandonati sul suolo, 6 sacchi condominiali contenenti polvere di estintore e numerosi manicotti di estintori. Vennero chiamati gli agenti delle Sezioni Territoriali Sicurezza e Mobilità della Polizia Municipale perché era evidente che qualcuno avesse abbandonato la polvere chimica (indicata dal Testo unico dell’ambiente come rifiuti speciali) al fine di vendere gli involucri di estintori come residui ferrosi.
Nei sacchi sono stati trovati circa 300 chili di polvere e un tagliando proveniente da un estintore sul quale era riportato il nome di un ente statale.  Gli agenti, insieme agli ispettori ambientali Aamps hanno quindi contattato il responsabile dell’ente il quale ha consegnato la documentazione relativa alla gestione degli estintori, e sono risaliti alla ditta incaricata dalle manutenzioni degli estintori che nel mese di agosto aveva ritirato per smaltimento 48 estintori fuori uso, vecchi di 18 anni.
La legge prevede che la polvere vada cambiata ogni 3 anni (e questa polvere può esser utilizzata per esercitazioni anti incendio), dopo 18 anni invece l’estintore va smaltito interamente come rifiuto speciale. L’ente aveva corrisposto circa 500 euro alla ditta per il regolare smaltimento che invece non è avvenuto. Il titolare della ditta antincendio, che è risultata non avere non alcun contratto con ditte autorizzata allo smaltimento di rifiuti speciali, e che non ha dimostrato di aver mai smaltito in tutta la propria attività estintori fuori uso, è stato denunciato – in qualita di responsabile giuridico – per abbandono di rifiuti speciali. Nessuna traccia degli involucri degli estintori, che probabilmente sono stati venduti come rifiuti ferrosi o imbarcati per l’esportazione all’estero. Da qui la denuncia penale; sarà il giudice a stabilire la pena.

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