Aamps, l’ex presidente (silurato) scrive al sindaco: “Provvedimento errato”. E pensa alla causa

Iacomelli definisce il provvedimento di revoca "illegittimo oltre che errato" in quanto "gli amministratori dell'Aamps non sono suoi mandatari, né, tanto meno, dei meri esecutori"

Un “atto di significazione”. Più semplicemente una lettera. Una lettera nella quale l’ex presidente di Aamps, Aldo Iacomelli, silurato dal sindaco, scrive al primo cittadino annunciando battaglia (“resta intesa la determinazione dello scrivente di difendere il proprio operato e di tutelare in ogni sede la propria integrità professionale”) dopo la revoca dell’incarico al cda della partecipata.
Nella lettera Iacomelli definisce il provvedimento di revoca “illegittimo oltre che errato” in quanto “gli amministratori dell’Aamps non sono suoi mandatari, né, tanto meno, dei meri esecutori delle sue volontà”. Il sindaco, secondo Iacomelli, avrebbe “violato clamorosamente le regole”. “Prima è stato deciso il ripianamento dei debiti, poi, senza ragione, la soluzione concordataria, peraltro senza individuazione delle risorse e, al contempo, prescrivendo la stabilizzazione di ben 33 lavoratori”.

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