Aamps, Cna: i fornitori agiranno per vie legali. La giunta predica calma: “Abbassiamo i toni”

Cna: "Chiediamo al sindaco di mettersi al tavolo con tutti i fornitori". Il Movimento 5 Stelle: "La situazione è progressivamente degenerata"

L’assemblea dei fornitori di Aamps svoltasi oggi presso la sede della Cna ha confermato ai legali ed allo studio commerciale la volontà di andare avanti approfondendo ogni strada possibile per la tutela dei propri crediti e di conseguenza del proprio lavoro e dei propri dipendenti (clicca qui per leggere del presidio dei lavoratori Aamps sotto al Comune).
In virtù delle dichiarazioni apprese dalla stampa sulla disponibilità di Aamps di riprendere a pagare il corrente e nella certezza che non si vogliano in questo fare figli e figliastri tra i fornitori, nonché cittadini, le imprese hanno però deciso, al momento, di continuare nella linea della responsabilità verso la città, non interrompendo i propri servizi.
Le imprese sono stremate – afferma Dario talini, responsabile sindacale di Cna – e disorientate dai continui colpi di scena e dietrofront. Chiediamo al sindaco di mettersi al tavolo con tutti i fornitori, ritenendola ancora la via primaria per partire con il risanamento dell’azienda. Non conoscendo i pareri forniti dai “luminari” interpellati dal Sindaco, soprattutto sulla fine che secondo loro faranno i crediti delle imprese, continuiamo ad approfondire con i nostri legali le possibili azioni risarcitorie e di tutela, a quanto risulterebbe non certo prive di fondamenti giuridici”.

In questo contesto arriva una nota a mezzo stampa della Giunta a 5 Stelle che predica calma e invita tutti ad abbassare i toni.
Ecco il testo integrale della lettera inviata alla cittadinanza
“Nelle ultime settimane il Comune di Livorno è stato spesso il luogo dove i lavoratori Aamps hanno manifestato preoccupazione circa il loro futuro. Questo ha portato forti tensioni in occasione dei consigli e delle commissioni, con una situazione che è progressivamente sempre più degenerata.
Livorno e Aamps in particolare sono diventati argomento di discussione nelle trasmissioni nazionali, nelle quali per i tempi televisivi, ci sono state semplificazioni che hanno finito per portare a fraintendimenti. Come Amministrazione Comunale siamo consapevoli della necessità di abbassare i toni, sia da una parte che dall’altra. Rispettiamo le forme di lotta sindacale anche quando le riteniamo sbagliate e dannose – per la città e soprattutto per i lavoratori stessi.
Non aver scaricato per giorni i cassonetti pieni, ha portato le strade a riempirsi di cumuli di sacchi; questo non significa dire che i lavoratori li abbiamo svuotati per terra, ma l’effetto è quello.
Del resto per i maggiori quotidiani nazionali a Livorno c’era e c’è tutt’ora un’emergenza ambientale
Riteniamo certamente che non sia responsabilità dei lavoratori la deriva di certe aziende partecipate che hanno finito con il diventare impropriamente, non solo a Livorno, degli ammortizzatori sociali.
Questo noi intendiamo quando utilizziamo l’espressione “carrozzone politico”: certamente non in senso dispregiativo per tutti coloro che vi lavorano, impegnandosi ogni giorno, ma per le volontà politiche che hanno portato a scelte aziendali devastanti, fuori da ogni logica imprenditoriale.
Come Giunta, espressione del M5S, riteniamo che il pubblico vada salvaguardato per evitare logiche di privatizzazione, specialmente in settori legati ai beni comuni come rifiuti, acqua, tpl.
Il percorso intrapreso, quello del concordato preventivo in continuità, punta proprio ad evitare il fallimento dell’azienda, facendo un percorso di risanamento non più procrastinabile e salvaguardare così il lavoro, a partire dalla stabilizzazione dei lavoratori precari“.

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