“Voglio una casa” e distrugge i mobili del Comune. Nogarin: “Condanno questo gesto estremo”
Al grido di “voglio una casa” ha fatto irruzione in Comune e ha devastato l’arredamento al primo piano (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere le foto dei danni provocati). In poco meno di venti minuti l’uomo, perdendo ogni freno, ha rotto una panca davanti alla Sala Cerimonie, frantumato una sedia scaraventandola contro la porta del segretario generale del Comune e rotto le imposte di una finestra davanti all’ufficio dei commessi comunali. Non pago ha spaccato anche la vetrata di un mobile davanti all’ufficio della segreteria dell’assessore Gordiani. E’ questo quanto è accaduto nel primo pomeriggio di martedì 7 aprile intorno alle 15. Protagonista un livornese di 29 anni che si è presentato all’interno dei corridoi di Palazzo Civico con la compagna incinta e il cane e ha iniziato a dare in escandescenze reclamando il suo diritto ad una casa. Il tutto è avvenuto davanti agli occhi dei commessi comunali che hanno subito allertato gli agenti della municipale intervenuti per placare e sedare il giovane esagitato. Dopo circa venti minuti e molti danni dopo, l’uomo è stato accompagnato al vicino comando di polizia municipale dove sono tutt’ora in corso accertamenti. Il responsabile del gesto è stato denunciato a piede libero per danneggiamento e resistenza. Sul posto è sopraggiunta anche un’ambulanza del 118 con medico a bordo che ha assistito l’uomo in evidente stato confusionale.
“Ho avuto paura – racconta una dipendente comunale – ho iniziato a vedere questa scena e mi sono rinchiusa nel mio ufficio dal quale sentivo soltanto gridare e rompere cose. Sono stati venti minuti di terrore”.
Il 29enne che ha fatto irruzione in Comune risulta disoccupato con alcuni precedenti di polizia. L’uomo è senza fissa dimora e poche settimane fa aveva occupato abusivamente un appartamento già destinato però ad altro intestatario che, una volta accortosi della situazione, ha querelato l’occupante abusivo. Così, dopo altri disperati tentativi di mettersi un tetto sopra la testa, martedì 7 aprile ha compiuto questo gesto dettato dall’angoscia.
Il disappunto del sindaco Nogarin – Il sindaco Nogarin esprime disappunto per l’episodio che ha visto protagonista, il 7 aprile, una persona che, entrata in Comune per chiedere una casa popolare, ha finito per danneggiare gravemente infissi e mobili, minacciando i dipendenti e gli amministratori.
“Nel massimo rispetto di situazioni difficili quando non drammatiche, per le quali siamo chiamati a dare delle risposte – dichiara il sindaco – per qualsiasi amministrazione comunale episodi simili sono di per se inaccettabili ed irricevibili. La Casa Comunale, indipendentemente da chi l’amministra pro tempore, è il luogo principe della Comunità, ed in quanto tale va rispettato, così come meritano rispetto tutti coloro che ci lavorano. Martedì 7 aprile in molti hanno vissuto momenti di forte tensione, fatti simili non sono tollerabili e pur comprendendo simili stati d’animo si condannano fermamente gesti estremi come questo”.
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