Tagli, vigili del fuoco in corteo
Protesta dei vigili del fuoco di Livorno (come di consueto potete trovare il link alla fotogallery di Simone lanari in fondo all’articolo). Il 7 maggio, dalle 9, un centinaio di pompieri ha raggiunto la prefettura a piedi con partenza dalla caserma di via Campania. La protesta è stata messa in atto contro i tagli in ottica spending review che su Livorno penalizzerebbero la squadra sommozzatori. Il reparto sarebbe interessato da un taglio da 52 a 28 uomini con una sola motobarca antincendio”.
“Manifestiamo – scrivono i sindacati Usb – contro la politica dei tagli inflitti ai vigili del fuoco ed ai cittadini riducendo i presidi, i mezzi e gli uomini per il soccorso alla popolazione. Tutto ciò mentre alla struttura centrale, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco al Ministero degli Interni, si perpetua una nuova infornata di dirigenti, 19 vice prefetti, a cui si assegnano incarichi inventati e fantomatici il cui nome provoca il mal di testa a chiunque tenti di capire qual è la loro funzione Mentre il centro, nemmeno toccato dalla spending review, continua a viaggiare su auto blu ed aerei da cerimoniale targati VF ( 2 Piaggio P180 da 9 milioni di euro), in periferia si taglia quanto più possibile”. I pompieri denunciano “tagli esemplari, in luoghi toccati da tragedie, dove i cittadini conoscono il valore del soccorso tecnico professionista dei vigili del fuoco”.
“Tagli inaccettabili”. Ecco il dossier che hanno sottoposto al Prefetto i sindacati
In questi giorni è in discussione la bozza per il riordino del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’ambito di competenza del riordino coinvolge un ampio spettro d’interventi che vanno dal mansionario dei Dirigenti, con relativa attribuzioni di poteri, fino alla definizione delle piante organiche nazionali. Il Comando di Livorno viene pesantemente ridimensionato dalla sopracitata bozza di riordino, che già mercoledì 09 aprile 2014 , potrebbe trovare la sua definizione. Precisando che il documento è fatto di tagli sul funzionamento e non sull’organico nazionale, riteniamo questi tagli ingiusti, immotivati e soprattutto pericolosi per la cittadinanza. Il Corpo nazionale non subisce tagli all’organico, ma vengono operati degli spostamenti di risorse umane a spesedei Distaccamenti Portuali, compreso Livorno, tramite il taglio del 50% del personale, in particolare il Distaccamento labronico passa da 52 a 28 unità, dirottando queste unità verso Comandi di altre regioni italiane, con la pesante aggravante della dismissione delle imbarcazioni di grandi dimensioni; quest’errate scelte devono essere ritirate per evitare gravi rischi alla popolazione del nostro territorio:
1. il porto di Livorno, per la sua struttura, per il suo orientamento industriale e per le scelte stategiche di sviluppo che sono già state operate, non può privarsi della presenza della motobarca serie 11 (grandi dimensioni) per la significativa presenza di aziende ad alto rischio, ad esempio :
1.1 Costiero Gas, che scarica il GPL, il gas della strage di Viareggio, in serbatoi sotterranei di rilevanti dimensioni, tali da servire tutto il centro Italia;
1.2 la raffineria Eni, che tramite la Darsena Petroli scarica e carica i prodotti petroliferi;
1.3 il nuovo Rigassificatore Olt, situato a 20 km dalle coste livornesi proprio per la criticità della materia oggetto del processo industriale, e per i rischi che conseguono non è accettabile che l’intervento dei Vigili del Fuoco avvenga tramite la disponibilità di un’imbarcazione privata, con costi maggiori, e con l’impossibilità di avere a disposizione tutta l’attrezzatura necessaria, che solo il mezzo pubblico può garantire.
Tutti i piani di emergenza per queste aziende prevedono l’utilizzo della Motobarca di grandi dimensioni. Questo orientamento industriale è comune a pochi porti in Italia, ma il taglio che viene operato su Livorno è il medesimo di quello agito su di uno scalo esclusivamente passeggeri, dove i piani d’evacuazione dei traghetti, inutile ricordare il caso della Nave Concordia, prevedono l’utilizzo di lance di media grandezza per la raccolta veloce dei passeggeri.
2. Negli altri Comandi il taglio del personale viene ridistribuito presso il Comando provinciale, al fine di evitare gravi scompensi nell’organizzazione del servizio di soccorso, ma anche in questo caso il Comando di Livorno viene nuovamente penalizzato in misura superiore alle altre realtà italiane, perchè il taglio del personale portulae non viene riassegnato al Comando provinciale ma viene trasferito a favore di altri Comandi, a titolo d’esempio si evidenzia che il personale del Distaccamento Porto di Livorno era presente in prima partenza in soccorso delle popolazioni colpite dagli eventi sismici dell’Abruzzo e dell’Emilia, permettendo il proseguimento della quotidiana attività di soccorso nel territorio livornese. Da sottolineare la difficoltà che si avrebbe nel garantire alla sede di Portoferraio il mezzo d’appoggio, ma questo merita d’essere trattato con dettaglio nel proseguo di questa lettera. Come conseguenza di questo piano di riordino avremo che i servizi ad altissima specializzazione ed a rischio rilevante, che si erano consolidati a Livorno, rimarrebbero scoperti e la cittadinanza non avrebbe più la garanzia della propria sicurezza, offerta dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Altro taglio si abbatterebbe sul nucleo Sommozzatori ed Acquatico (NSSA-Sommozzatori). Il Nucleo rimarrebbe operativo solo di giorno con una riduzione di organico di 10 unità rispetto all’accordo del 2008 e riteniamo tale scelta immotivata e pericolosa. Il NSSA di Livorno ha una statistica di interventi e salvataggi di persone che lo vede tra i più attivi su tutto il territorio nazionale, ed agisce su 300 km di costa, i nuclei più vicini rimarrebbero Roma e Genova, visto che Grosseto e Viterbo, già ridotti a un solo turno, sono in osservazione per una imminente chiusura. Il Nucleo da anni è stato inserito nel piano SAR della locale Capitaneria di Porto, che lo ha anche inserito nel Piano di emergenza per il soccorso ad aeromobile in mare sul corridoio di atterraggio/decollo dell’aeroporto Galilei di Pisa come unica forza di soccorso subacqueo del Porto di Livorno. Dal 2003 lavora in sinergia con il Servizio Portuale VVF aumentando la risposta VVF in ambito acquatico. L’incidenza di interventi con alta magnitudo e pericolo per la vita umana, seppur con minore frequenza, si ha sopratutto la notte e quindi la decisione di limitarlo al turno diurno risulta ancora più incomprensibile, come incomprensibile è tagliare del 50% la forza di intervento subacqueo e acquatico del Comando livornese, andando contro le premesse e ai fondamenti della Piano di riordino stesso, quali sono l’ottimizzazione delle risorse e l’economicità della manovra.
La forza Sommozzatori non deve essere vista come risorsa del solo Comando di Livorno, ma è una risorsa per il territorio regionale, infatti lo stesso piano di riordino (allegato Q tabella 5.3), in contraddizione con quanto previsto, vede Livorno al decimo posto assoluto per il rischio acquatico severo, e tra le province di competenza ne vede un’altra a rischio severo e le altre tre a rischio ordinario, quindi nessuna a rischio lieve. I sommozzatori nel Comando labronico hanno la possibilità di mantenere uno standard addestrativo di altissimo livello, con costi relativamente bassi, grazie alla dislocazione presso il Distaccamento Porto e alla vicinanza dei luoghi per effettuare gli addestramenti obbligatori, impegnando il personale in servizio per tempi brevi. Il NSSA non è solo un dispositivo del Comando di Livorno ma lo è di tutta la Regione Toscana, ed è doveroso chiedersi quale risposta saprà dare il Corpo dei Vigili del Fuoco in Toscana alle domande di soccorso, se il Piano di riordino stravolgerà il dispositivo come oggi previsto?
Il Distaccamento di Portoferraio subirà fortemente le conseguenze del riordino, anche se in apparenza non viene modificata la sua categoria, D2. Da segnalare innanzitutto che nella prima stesura della bozza di riordino l’Isola d’Elba veniva declassata a Distaccamento misto Permanente Volontario, e solo a seguito delle vibranti proteste è stato riportato a sede permanente, D2, ma sempre monopartenza senza l’ausilio del mezzo di supporto, ad esempio l’autobotte e l’autoscala. E’ necessario precisare che il servizio del mezzo di supporto, ad oggi viene garantito tramite accordi sindacali siglati tra i Dirigenti e i rappresentanti dei lavoratori, che negli anni, attraverso la volontà dei lavoratori di sacrificarsi, hanno garantito la sicurezza dei cittadini che vivono la difficile condizione dell’insularità. Questo perchè da sempre si comprende che tale servizio è essenziale per la terza isola italiana, dopo Sicilia e Sardegna, sulla quale insistono otto Comuni, e la cui popolazione nella stagione estiva arriva a centinaia di milgiaia di unità, non può che ritenersi folle garantire l’arrivo del mezzo supporto solo in base all’orario dei traghetti, o al funzionamento degli stessi o ancora peggio alle condizioni meteo. Gli accordi vigenti, tra Comando provinciale ed OO.SS. , sono messi in forte discussione dalla significativa riduzione del personale che subirà il Comando di Livorno. Considerando che le due unità Capo Reparto, presso i distaccamenti territoriali sono inserite nei turni ad orario differenziato, non sono inquadrabili nel dispositivo di soccorso, di conseguenza il numero reale sarebbe 212 con un taglio reale di 28 unità. , prima conseguenza diventerà impossibile garantire la presenza del mezzo di supporto presso il Distaccamento di Portoferraio, sarà impossibile garantire un adeguato livello di sicurezza nel Porto di Livorno. Questa bozza di riordino potrebbe divenire definitiva già mercoledì 09 aprile 2014, di conseguenza ci sono solo due giorni per mobilitarsi affinchè si ponga rimedio ad un grave danno per i cittadini del territorio Livornese e per la loro sicurezza e per lo sviluppo industriale di questo territorio, considerando la riduzione del livello di sicurezza del Porto che potrebbe portare gli investitori presenti o potenziali a scegliere altri siti italiani o del bacino del mediterraneo per l’installazione si siti produttivi o commerciali.
FP CGIL Livorno
CISL FP Livorno
UIL PA Livorno
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