Uno senza lavoro, l’altro ai domiciliari tentano il suicidio. Salvati dalla polizia. Le ricostruzioni
Due tentativi di suicidio sventati dalla polizia. Il primo episodio è avvenuto in via Garibaldi nella notte del 7 novembre. Un giovane senegalese di 32 anni ha chiamato il 113 spiegando di volersi gettare dalla finestra della propria abitazione. L’agente, con molta professionalità, ha tenuto impegnato l’uomo facendolo parlare riuscendo a carpire informazioni utili al suo rintraccio. Nel frattempo si è portata sul posto una volante.
Con cautela e muovendosi lentamente, i poliziotti hanno iniziato a parlare con lui riuscendo ad instaurare un dialogo. A quel punto il 32enne ammetteva di avere regolare permesso di soggiorno e di aver bevuto alcune birre. Dopo essersi tranquillizzato ha poi mostrato dei documenti dove si evidenziava la sua condizione attuale, ovvero senza lavoro e in ritardo con il pagamento dell’affitto della casa.
Dopo aver cercato di farlo ragionare e avergli spiegato che per eventuali aiuti economici si poteva rivolgere alle strutture idonee, lo straniero ha ribadito la volontà di buttarsi dalla finestra in quanto non vedeva altra soluzione possibile, avvicinandosi pericolosamente verso la finestra. A quel punto è stato bloccato e affidato alle cure del medico del 118 che ne ha disposto il trasferimento al pronto soccorso.
Un altro tentativo di suicidio è stato sventato nella notte dell’8 novembre in via delle Sorgenti. In questo caso a chiamare è stato un cittadino albanese spiegando di aver avuto poco prima una discussione con un amico italiano, il quale stava armeggiando in casa alla ricerca di alcune lenzuola per usarle come corda. Lo straniero ha aggiunto un particolare importante, ovvero che l’amico era sottoposto ad arresti domiciliari. Questo particolare, dopo una veloce ricerca, ha permesso di indirizzare la pattuglia all’abitazione dell’aspirante suicida che si trovava in una zona difficile da raggiungere. Giunti di fronte alla casa, i poliziotti hanno notato attraverso una finestra l’uomo in piedi su di una sedia sopra ad un tavolo con la corda al collo. Trovando la porta aperta, i poliziotti sono entrati in azione riuscendo a tagliare la corda e a sorreggere le gambe dell’uomo che nel frattempo si era lasciato cadere nel vuoto. La persona, in uno stato di semi incoscienza, è stata affidata alle cure del personale sanitario.
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