Caos in disco. “Zuffa sì, ma niente danni”

E’ stato necessario l’intervento della polizia, arrivata alle 3 di notte tra sabato 2 e domenica 3 maggio all’ingresso del locale Precisamente a Calafuria, per sedare l’esagitazione di un giovane di 22 anni. Il ragazzo infatti aveva danneggiato l’interno del disco-pub forse dopo aver alzato un po’ troppo il gomito. A chiamare il 113 sono stati gli stessi addetti alla sicurezza che, dopo aver provato ad arginare la situazione, hanno deciso di far intervenire le forze dell’ordine. Gli agenti della polizia hanno dunque identificato il 22enne livornese e lo hanno denunciato per ubriachezza e danneggiamento del locale. Il ragazzo, in evidente stato di alterazione da alcol, aveva infatti danneggiato un lampione all’interno della sala da ballo.
Poco dopo la pubblicazione della notizia il padre del ragazzo ha scritto nei commenti sotto all’articolo per scusarsi a nome del figlio di quanto è avvenuto.
“Dal momento che sono il padre,  mi dolgo e mi vergogno per primo di quello che è accaduto – scrive il signor Fabio – E’ chiaro che sarò responsabile di tutto, compreso i danni, che a questo punto diventano secondari. Il problema primario per me è capire perché è successo, dal momento che non è una situazione usuale in famiglia da chissà quanti antenati”.
“Zuffa sì ma niente danni”- E’ ancora il padre del 22enne a scrivere alla redazione di Quilivorno.it specificando di aver parlato con il titolare del locale e di aver chiarito come siano andati i fatti.
Ecco la sua spiegazione
Allora,di ritorno da Calafuria,dove ho ritenuto per prima cosa,di scusarmi e di prendermi le mie responsabilità con il Proprietario della Discoteca,poi ho parlato un po’ dei fatti,e lui stesso,mi ha detto che non c’è stato nessun danneggiamento,il lampione è tranquillamente al proprio posto(e anzi mi ha autorizzato a parlare a nome Suo)praticamente c’è stata la zuffa che,comunque a me non va bene,condanno per i più riottosi,e lascia intatta la punizione verso mio figlio,ma come da testimoni,siccome mi pare giusto incolpare e pagare,sulle cose fatte,ribadisco che non possa esser giusto,attribuire lanci di cose,a chi non è stato,in conseguenza di questo dal momento che vedo ancora qualche irriducibile moralista,chiederò la correzione anche a quelle testate dal titolo eclatante”ubriaco fa il diavolo a quattro …”, quando non c’è neanche la certezza dell’ubriachezza, ripeto condanno e punisco in grande umiltà,ma non mi va di prender tutto, un grazie al proprietario signor Enrico Catanzano per la disponibilità e la franchezza.Vi auguro ogni bene a tutti, a chi ha scritto cercando di capire, e anche a chi si è dimostrato rigido ed inflessibile,anzi a quest’ultimi gli auguro di non trovarsi mai con i figli protagonisti di situazioni simili.

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