Truffa Ghiaccioni, rinviati a giudizio gli 8 indagati

Truffa Ghiaccioni, dopo due anni di indagini riguardo la presunta truffa immobiliare alle porte di Collesalvetti dove furono costruite villette e appartamenti mai terminati, mercoledì 21 gennaio sono stati rinviati a giudizio gli otto indagati coinvolti in questa inchiesta della procura della Repubblica di Livorno. La prima udienza del processo è fissata per il 4 giugno alle 9.  Un raggiro da quasi tre milioni di euro quello che secondo l’accusa avrebbero messo in piedi i protagonisti processuali di questa vicenda che va avanti ormai da tanto, troppo tempo. Le accuse, a vario titolo nei confronti degli otto che adesso possono definirsi imputati a vario titolo, sono truffa, estorsione (per due di loro) e ricettazione.
“Non possiamo nascondere – dice Federico Nocchi, in rappresentanza delle famiglie – la nostra grande soddisfazione per il pronunciamento, dopo anni di buio finalmente intravediamo una possibilità di riuscire ad avere giustizia. Vorremmo ringraziare tutte le istituzioni che ci sono state vicine, dalla Procura, all’Arma dei Carabinieri fino alla solidarietà del comune di Collesalvetti”.
La  “truffa di Ghiaccioni” vede quindi una luce in fondo a un tunnel nero che dura dal 2006, anno in cui fu deciso di costruire un bel complesso immobiliare in questa piccola località a Collesalvetti. Appartamenti, case, garage, un piccolo quartiere dove 18 nuclei familiari avevano deciso di vivere il resto della loro vita. “Abbiamo investito tutti i nostri averi – ha spiegato più volte Federico Nocchi, giovane padre nonché uno dei tanti coinvolti nella truffa di Ghiaccione – Noi abbiamo versato circa 300mila euro, venduto la nostra casa e a distanza di otto anni ci troviamo con cemento e allacci pronti, case ad un passo da essere abitate ma senza un tetto dove stare. Da anni ormai – continua amaramente il racconto Federico Nocchi – viviamo a Livorno in una casa di 50 metri quadri con mia moglie mio figlio e i miei genitori. Una situazione impossibile che vogliamo termini il prima possibile”.

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