Truffa a Casalp per tenere la casa popolare. E in suo possesso Ferrari e auto d’epoca
Finisce nei guai un 75enne proprietario di un appartamento di 100 metri quadri. E nel suo "parco macchine" vetture di lusso
Un uomo di 75 anni ha patteggiato la pena di un anno di reclusione (con la condizionale in quanto incensurato) e 400 euro di multa per truffa e falso ai danni di Casalp. Si è conclusa così, in un’aula del tribunale penale di via Falcone e Borsellino, l’indagine condotta dalla polizia municipale iniziata ormai anni fa nei confronti di una cittadino livornese il quale dichiarava di abitare in via Badaloni, in una casa popolare, quando in realtà conviveva con la sua compagna in via del Fagiano in un appartamento di sua proprietà di circa cento metri quadri.
La polizia investigativa della municipale, guidata da Marco Vaccai, ha accertato come il 75enne nel corso degli anni avesse prodotto delle “certificazioni mendaci per trarre in inganno Casalp” sulla sua vera residenza.
Il giudice per le indagini preliminari, Antonio Pirato, ha dunque ordinato la restituzione dell’immobile entro quattro mesi dall’emissione della sentenza.
Inoltre, cosa che esula però dal reato contestato, in suo possesso sono state trovare auto di lusso e auto d’epoca per un valore di circa 80mila euro. La lunga lista stilata dagli agenti della municipale parla di una Ferrari F106 308 Turbo del 1983 dal valore commerciale di circa 40mila euro. Ma nel “parco auto” ecco spuntare anche una Lancia Delta Hf Trubo del 1991 (valore 5mila euro), una Mazda Mx-5 (5mila euro), una A112 Abarth del 1979 (valore 5mila euro), una Fiat 128 Sport degli anni ’70 dal valore di circa 10mila euro, una Fiat 500 del 1969 (circa 5mila euro di valore commerciale), una A 112 anni ’80 (3mila euro) e un motociclo “Lambretta” anni ’60 dal valore di circa 6mila euro.
Per la nuova legge regionale la casa popolare gli è stata revocata non per il possesso di auto superiore a 25mila euro di valore ma perché proprietario di un altro appartamento. Se si possiedono auto d’epoca e di un certo valore infatti vasta avere l’Isee superiore a 16.500 euro per non incorrere in sanzioni.
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