Mille cuori per l’ultimo saluto a Simone

Folla commossa ai funerali del giocatore della Pro Livorno Sorgenti

di Gianni Picchi

Ci sarebbe voluto il Duomo e non la chiesa San Martino di Salviano per contenere tutti coloro (oltre mille) che non sono voluti mancare in un freddo martedì di dicembre per dare l’ultimo saluto a Simone Brilli, morto dopo aver perso il controllo del suo scooter in via del Levante. Tra i tantissimi accorsi per abbracciare il 17enne i dirigenti, gli allenatori e i compagni di squadra della Pro Livorno Sorgenti al completo, in tuta di rappresentanza, dove Simone giocava come difensore. Molti gli striscioni dove spiccavano i cuori disegnati sulle parole. Dalla tragica notizia della sua scomparsa, prima al cimitero dei Lupi poi a Salviano, migliaia di persone si sono avvicinate alla bara. Orario continuato, grazie ad una deroga concessa dal sindaco Nogarin. Il mondo dello sport, e specialmente del calcio, ma non solo si è stretto intorno a Simone. Sportivi di tutte le età e tantissimi giovani: un segno tangibile di quanto era, e resterà amato il biondo con il sorriso stampato sul viso.
Con fatica il feretro riesce ad entrare in chiesa. Appena davanti all’altare, il capitano della squadra juniores della Pro Livorno Sorgenti, Luca Brondi, a nome di tutti i giocatori, si avvicina alla bara e la copre con la maglia che Simone indossava quando scendeva in campo. Una scatola di cioccolatini, un pallone da calcio con le firme dei compagni di squadra, il saluto dell’allenatore. Poi altre maglie delle società dove aveva giocato in passato e una sciarpa del Livorno Calcio hanno contribuito ad adornare il feretro.
La bara bianca di Simone era contornata di fiori, tanti fiori, il tutto sopra un “tappeto” di petali di svariati colori ed intorno tanti palloncini con i colori bianco, verde, blu e amaranto (i colori della squadra di Simone) in mezzo a tanti altri di colore azzurro. Le note dell’organo avvolgono la chiesa ed il parroco inizia il rito funebre. Poi la lettura di due salmi del vangelo. Uno, letto in rappresentanza dei giocatori della Pro Livorno Sorgenti da Gianluca Spagnoli, l’altro da Andrea Domenici, in rappresentanza degli allenatori della società.
Infine il parroco alza l’aspersorio per benedire la salma e ondeggia il turibolo per cospargere incenso per la purificazione. I genitori di Simone, con la sorella, si avvicinano al microfono ed esprimono le loro parole, libere, in ricordo del loro figlio e fratello. La commozione prende il sopravvento sui presenti, che si abbracciano piangendo.
I compagni di squadra fanno cerchio, abbracciati, intorno alla bara (come fanno all’inizio di ogni partita) e la parola “Simone” risuona più in alto delle altre. La chiesa si svuota e per ultimi escono i ragazzi vestiti con la tuta della Pro Livorno Sorgenti lasciando volare verso il cielo i palloncini al grido “ciao Simone”.

La cronaca dell’incidente – Un ragazzo di 17 anni, Simone Brilli, studente all’Iti, è morto in via del Levante intorno alle 15 di domenica 7 dicembre (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere le foto dell’incidente stradale di Simone Lanari). Si trovava a bordo del suo scooter in direzione centro città quando, terminato un sorpasso nei confronti di un’autovettura che transitava nella stessa direzione, avrebbe urtato con la ruota anteriore contro il cordolo del marciapiede che divide le due carreggiate dello stradone. Il mezzo è volato a circa cento metri dall’impatto, purtroppo però per il 17enne non c’è stato niente da fare. Fatale per lo scooterista infatti la violenta caduta sul selciato. “Abbiamo visto questo ragazzo superarci con lo scooter, poi un forte botto e il motorino che scivolava sull’asfalto – racconta una donna a bordo dell’auto superata dal ragazzo – Mio marito che era alla guida si è fermato immediatamente e ha cercato di soccorrerlo mentre io ho subito chiamato il 118. Ma tutto è stato inutile”. Pochi minuti dopo si sono precipitati sul luogo dell’incidente anche i genitori di Simone avvertiti della disgrazia. Le urla strazianti del padre e della madre hanno gelato il sangue ai soccorritori e agli agenti di polizia.
Sul posto, oltre ai soccorritori della Croce Rossa, si è portata un’ambulanza della Svs con medico a bordo che ha potuto soltanto constatare il decesso dell’adolescente. In via del Levante anche la polizia e la municipale al lavoro per cercare di capire l’esatta dinamica del sinistro stradale.

Simone, il calcio e il dolore dei compagni e della società (di Gianni Picchi  Simone giocava a calcio nel ruolo di difensore nella squadra Juniores della Pro Livorno Sorgenti. Domenica 7 dicembre a sua prima squadra era in campo a Livorno contro il Camaiore mentre il giovane aveva giocato ieri indossando la maglia della Pls contro il Piombino. La notizia è arrivata anche sul campo del Gymnasium al termine del triplice fischio finale. La Pro Livorno Sorgenti ha pareggiato 2-2. L’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Gioia, con una punta di amarezza per il gol subito all’87esimo e il conseguente pareggio con il Camaiore, mista a rabbia quando arriva la notizia. Una notizia che taglia le gambe, di quelle che ti fanno restare incredulo, e senza parole. “E’ morto Simone Brilli in un incidente stradale con lo scooter…”, si sente parlare sugli spalti e fuori dal campo.  La notizia è appresa, nel giro di pochi minuti, da tutto l’entourage della società. Lacrime, qualcuno emette parole suggerite dalla rabbia, altri si lasciano andare seduti per terra con la testa tra le mani. Ieri pomeriggio Simone aveva giocato contro il Piombino al Gymnasium con la squadra degli Juniores regionali; ma era stato convocato due volte in prima squadra in partite di Coppa Italia. Molti dei presenti lo avevano visto sul terreno di gioco guadagnarsi a testa alta il suo spazio.  Una frase risuona nello spogliatoio: “Come è possibile morire a 17 anni?”. “Giocatori, dirigenti, ed allenatori della Pro Livorno Sorgenti – scrive in un comunicato la società di calcio – si stringono attorno alla famiglia in un momento particolare di così profondo dolore per la prematura perdita di Simone”.

 

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