Tifosi aggrediti, convalidati i 5 daspo. Indagato il barista
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Livorno ha convalidato i daspo nei confronti di 4 tifosi ritenuti responsabili dell’aggressione nei confronti di supporter del Latina. “Ritenendo – si legge nella nota – ampiamente motivata e giustificata la specifica prescrizione sulla base dei comportamenti delittuosi tenuti dai 4 giovani è stato loro inibito per 5 anni l’accesso ai luoghi dove si svolgono incontri di calcio con obbligo di firma negli orari di svolgimento delle partite di calcio del Livorno sia in casa che in trasferta e comunque quando si svolgono incontri di calcio in competizioni ufficiali e amichevoli”.
5 Daspo, tra loro un arrestato – Il questore di Livorno, Marcello Cardona, ha usato il pugno duro nei confronti dei tifosi che ieri, 15 settembre, hanno aggredito quattro supporter del Latina al Pick Bar sul viale Italia. Rispetto alle primissime notizie della mattinata, in cui si parlava di tre identificati, nel corso della conferenza stampa delle 16 settembre la polizia, rappresentata dal questore assieme al vice Paolo Rossi e al capo della Digos Alessandro Castiglione, ha reso noto un numero ben più pesante: un arresto (con daspo) e altri quattro denunciati (con daspo).
I 5 livornesi sono stati individuati, a circa metà del secondo tempo, dalle telecamere presenti allo stadio. Gli agenti hanno lavorato no stop per 20 ore analizzando centinaia di foto e di frame. Tutti indossavano la maglia del Livorno calcio. Per il “capo” del gruppo (che a marzo aveva finito di scontare un precedente daspo), un livornese di 28 anni, è scattato il daspo amministrativo di otto anni ed è stato arrestato per rapina, lesione e danneggiamento. Secondo gli inquirenti si sarebbe reso responsabile di aver strappato, tra le altre accuse, una maglietta e una sciarpa del Latina ad un tifoso avversario. Gli altri quattro aggressori (tutti di età compresa tra 25 e 30 ani) sono stati denunciati per lesioni, danneggiamento e rapina in concorso e anche per loro è scattato il daspo. In questo caso di cinque anni.
Pick Bar, denunciato per favoreggiamento il barista – Sul Pick Bar, come accade in questi casi, sono stati svolti accertamenti soprattutto per capire come sia stato possibile che appena 30 minuti dopo l’arrivo dei laziali nel bar siano giunti i 5 livornesi. E a distanza di neanche 24 ore dall’arresto di un tifoso amaranto e della denuncia di altri 4 ultrà livornesi, un comunicato della Questura dà conto della denuncia per favoreggiamento del barista. Il titolare del locale, spiega la polizia, ha prima riferito agli agenti di non conoscere gli aggressori “ostacolando le indagini”, contattando “immediatamente dopo all’aggressione uno degli ultrà livornesi indagati lamentandosi dell’accaduto”.
La ricostruzione – Secondo la ricostruzione diffusa dalla questura, verso le 17.30 (alcune ore prima del fischio di inizio del match, ore 20,30) i tifosi del Latina (la polizia ha escluso che indossassero maglie con scritto Duce e/o inneggianti al fascismo) sono arrivati al Pick Bar indossando la maglia della squadra del Latina per una bevuta. Intorno alle 18 è sopraggiunto il gruppo di ultras livornesi che a viso scoperto ha fatto irruzione nel locale individuando i tifosi ospiti e intimando loro di togliersi le maglie. In tre sono riusciti a fuggire, mentre uno è rimasto a terra. A lui è stata portata via la maglia del Latina, oltre alla sciarpa della squadra e una catenina. Al pronto soccorso ha riportato lesioni guaribili in dieci giorni. Contuso anche un poliziotto libero dal servizio che era a Livorno per tifare la propria squadra. Il Pick Bar ha subito il danneggiamento di un tavolo, che nella colluttazione fra i due gruppi è rovinato a terra, e la rottura di alcuni bicchieri.
Il commento del questore – Cardona, che ha voluto personalmente parlare con 3 dei 5 livornesi ritenuti responsabili, non si è risparmiato ed è andato giù duro con le accuse: “Quello che è successo è una cosa seria e importante. Non scordiamoci la drammaticità di quanto è accaduto a Roma nei mesi scorsi. Il Governo ha voluto dare un segnale forte con l’inasprimento di tutte le pene. C’è stata una vera e propria ritorsione fisica. Si è trattato di un assalto squadrista. Chi non è riuscito a scappare ha subito una violenza inaudita”.
La figura del tifoso speciale Slo – Durante la partita, quindi successivamente all’accaduto, è stata determinante, ha aggiunto Cardona, la fattiva collaborazione dell’incaricato, chiamato Slo (supporter layson officer), della società del Latina per i rapporti con la tifoseria, che ha consentito di tranquillizzare i tifosi del Latina nella curva ospite durante il match. Va detto che durante la partita i sostenitori del Latina hanno intonato comunque cori fascisti.
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